Tutti abbiamo seguito con sentimenti contrastanti la vicenda della signora Giuseppina Fattori, unica abitante della frazione di Fiastra, in provincia di Macerata. La vecchia signora vive in una casetta di legno prefabbricata, sul terreno di fronte alla sua vecchia casa distrutta dal terremoto. E’ terreno di sua proprietà, con regolare concessione edilizia, mancante tuttavia, dell’autorizzazione legata al vincolo paesaggistico. La verifica sarebbe scattata dopo una segnalazione anonima. Detesto usare il condizionale, dando una notizia, chiedo scusa ma qualche volta devo ricorre ad esso poichè tutti hanno riportato la notizia in questo modo.
Mi rendo conto di sorvolare il territorio dell’ovvio… tutto su questa vicenda è già stato scritto, letto e riletto. Ma, indipendentemente dal fatto che la signora sia una simpatica, mite vecchina, indifesa e quasi con un secolo sulle spalle, se la sua casa non è in regola, poichè la Legge è uguale per tutti, lei quella casetta in legno fra il verde, su terreno di sua proprietà, deve lasciarla.
La legge, certo, dura lex, sed lex. Ma vale davvero per tutti? Le cronache ci riportano notizia di palazzi abusivi, di interi villaggi abusivi, di campi Rom abusivi…per i quali non si sono presi i provvedimenti drastici che l’abusivismo richiede.
Inoltre, quel patetico per non pietosamente farsesco sfratto, sotto gli occhi delle telecamere, con la vecchia signora in lacrime, non ha richiamato, come in altre occasioni, paladini a difesa dei deboli, nè giovanotti dei centri sociali, nè santone e patronesse…che in altre occasioni scesero in piazza a manifestare contro gli sgomberi, ad esempio quello dello stabile di piazza Indipendenza, a Roma, dei mesi scorsi.
Forse la signora non è abbastanza esotica per attirare la protezione elargita a piene mani da costoro, pertanto, che la legge faccia il suo corso, i paladini dei deboli rimangono in silenzio davanti allo sfratto di una novantacinquenne, in attesa del fatidico 6 ottobre, in cui è atteso il pronunciamento del tribunale del riesame che deciderà del suo destino.
La casetta di legno di Fiastra, costruita su terreno di proprietà con concessione edilizia, manca dell’autorizzazione “”Paesaggistica””. Da cui il provvedimento di sequestro, lo sfratt e tutto quello che ne è seguito. E’ la legge, lo sappiamo. Ma, più di questa innocente casetta di legno, ci sono persone che rovinano qualsiasi paesaggio, sia esso bucolico o cittadino. Certe persone probabilmente non otterrebbero l’autorizzazione a circolare. E non parlo solo di bruttezza esteriore. Di quella non si ha colpa. Quella non fa danno. A quella ci si abitua.
Ma alla bruttezza di uno Stato che fa il forte con i deboli e si rassegna ai reati e alle colpe dei prepotenti, non ci si può rassegnare.
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Come di consueto, qui di seguito presento brevemente il numero on line da oggi. I titoli in grassetto portano direttamente ai relativi pezzi. Questo per consentire anche a chi ha poco tempo, di poter sfogliare più facilmente il giornale.
Vincolo paesaggistico
di A.D.Z.
Concorsi truccati all’Università
di Massimo Nardi
Si grida allo scandalo per i concorsi truccati all’Università. Io credo che ci sia tanta ipocrisia. Corruzione e raccomandazione sono antichi quanto il mestiere della prostituta.
Il mezzo giustizia il fine
di Alberto Venturi
Esistono motivi serissimi, gravissimi, epocali, per contestare il G7. Ma non esiste alcun motivo per la violenza. Sono arrivato a ritenere che uno non scelga razionalmente la violenza come strumento per conseguire un fine, ma applichi quella che è già in lui.
Bitcoinmania
di Eugenio Benetazzo
Uno dei miei redazionali più letti in questi ultimi tre anni è stato proprio Inside Bitcoin pubblicato il 1 Giugno di quest’anno in cui si menzionava per analogia l’ascesa della criptomoneta più conosciuta al mondo con la bolla finanziaria più impattante e devastante nella storia del capitalismo umano. Sostanzialmente tre mesi dopo la mia pubblicazione anche uno dei più grandi banchieri al mondo ha avvalorato questa mia rappresentazione
Javier Marín: Daidalos. Labirinto della Masone
di Corrado Corradi e Giuliana Pini
Nell’articolo il mondo dello scultore messicano Javier Marín. La mostra continuera’ sino al 14 gennaio 2018.
Quella sporca ultima meta: Dunkirk
di Francesco Saverio Marzaduri
A più di un mese di distanza dalla sua uscita, è il momento di un primo bilancio sul caso cinematografico d’inizio stagione: decimo lungometraggio dell’inglese Christopher Nolan, sull’epica evacuazione militare dell’ultimo conflitto mondiale, Dunkirk è un magniloquente spettacolo, almeno se lo si guarda come puro intrattenimento.
Il “pericolo fascista”
di Paolo Danieli
Non si sentiva il bisogno di un’altra legge da aggiungere a quelle già vigenti contro il fascismo. A meno che non venga considerato fascista quel grande schieramento populista e identitario che si va componendo anche in Italia e si preparino a fronteggiarlo con bavagli e manette. Ma in questo caso il pericolo per la democrazia sono loro.
Auguro a tutti buona se
ttimana e buona lettura del n. 577 – 255