Vincitori e vinti

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L'impressione, comunque sia andata la tornata elettorale, è che i politici siano sempre   vincitori, anche coloro i quali hanno  avuto una solenne bastonatura  con la matita copiativa, avranno comunque una vita di privilegi e di  tranquillità  economica; i  vinti, invece, saranno sempre i cittadini. Anche quando il loro partito o la loro fazione sarà vittoriosa, dovranno riprendere la vita di ogni giorno, con  i sacrifici, i problemi, le difficoltà... mentre i politici,  riprenderanno tranquillamente la loro vita, anche se all'opposizione...E neppure si accorgeranno, di aver perduto.

 


Quel “”4 marzo 2018″” che sembrava così remoto, quelle elezioni, che apparivano lontanissime, un miraggio irraggiungibile quasi…  sono infine arrivati. Dopo essere stati martoriati da una campagna elettorale di inaudita violenza, fisica e verbale, becera e intollerabile nei modi e nei termini, persino ridicola, se avessimo voglia di ridere, per la gara a chi le sparava più grosse, con promesse elettorali da barzellette di quartordine, ora, vedremo cosa accadrà.
Solo qualche donnicciola improvvisatasi commentatrice politica, o qualche bontempone non del  tutto sobrio, può affermare che non sia cambiato nulla.

Molto, invece, è cambiato.

Le  urne ci hanno restituito un risultato per molti versi strabiliante… sia per l’inconsueta debacle della Sinistra, sia per l’entità del successo di un partito, come il Movimento5Stelle, paladino dell’antipolitica, antisistema… sistema nel quale, comunque,  agisce e opera.

Mi fermo qui, non intendo  addentrarmi nei meandri delle valutazioni politiche, a questo hanno ottimamente provveduto altri Autori, in questo stesso numero; le mie sono considerazioni generali.

Talvolta,  benchè tardivamente, noi cittadini elettori ci siamo  resi conto di aver permesso a certi  nostri  eletti, codardi senz’anima, di venderci. Eletti cui avevamo affidato il nostro destino e le nostre speranze,  come singoli e come nazione. Abbiamo quindi esercitato il nostro sacro diritto dovere, tornando a votare, esprimendo il nostro favore ad altri partiti, ad altri candidati.

Pur con tutti i suoi limiti, notoriamente la democrazia è pur sempre la meno imperfetta di  tutti i sistemi di governo, quindi qualsiasi risultato elettorale ha pari  dignità e valore, in quanto espressione del popolo sovrano.

A meno che il popolo non sia sovrano, padrone del proprio destino, solo quando esprime  un voto  che stia bene a una certa fazione  e sia, invece, popolo bue, se vota diversamente.

Ci sono, come in ogni confronto, vincitori e vinti.

L’impressione, comunque sia andata la tornata elettorale, è che i politici siano sempre   vincitori, anche coloro i quali hanno  avuto una solenne bastonatura  con la matita copiativa, avranno comunque una vita di privilegi e di  tranquillità  economica; i  vinti, invece, saranno sempre i cittadini, sia quelli accusati  dai perdenti di aver votato male, di pancia, con i visceri  … sia quelli osannati dai vincenti, poichè hanno scelto bene, hanno votato con altre parti del corpo,  più nobili, intendiamoci, con la testa, col cuore, e via dicendo.

Anche quando il loro partito o la loro fazione sarà vittoriosa, dovranno riprendere la vita di ogni giorno, con  i sacrifici, i problemi, le difficoltà… mentre i politici,  anche quelli perdenti, anche quelli che loro  hanno punito, negando il consenso… riprenderanno tranquillamente la loro vita.  Invece  che al governo, all’opposizione… E neppure si accorgeranno, di aver perduto.

 

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Come di consueto, qui di seguito presento brevemente il numero on line da oggi. I titoli in grassetto portano direttamente ai relativi pezzi. Questo per consentire anche a chi ha poco tempo, di poter sfogliare più facilmente il giornale.

Vincitori e vinti

di A.D.Z.

Viale del tramonto

di Massimo Nardi

La resa dei conti è arrivata. Destra e sinistra lasciano il passo al nuovo che avanza, anche se sarebbe meglio dire, al comico che avanza.

Il re è rimasto nudo

di Alberto Venturi

Dopo il responso delle urne, la palla passa probabilmente ora al centrodestra ‘Made in Salvini’, o ai Cinquestelle ‘Made in Di Maio’. Hanno fatto mirabolanti promesse, ma se non avvieranno una riforma strutturale dello stato fatta di semplificazione, federalismo, autonomia, competenze, rimarranno soltanto annunci.

Cinque anni in vacanza, la vita che cambia

di Il Pensatore Libero

Calano a Roma gli eletti. Ci sono facce nuove, ma tanti volti di professionisti della politica con molti mandati sulle spalle, per non parlare dell’età anagrafica che supera abbondantemente l’età pensionabile della legge Fornero.

Nessun posto per nascondersi

di Luigi Guicciardi

Una nuova indagine del modenese Commissario Cataldo, ambientata nel mondo del Calcio. Le prime presentazioni del libro dello scrittore Luigi Guicciardi, sabato 31 marzo a Modena (libreria Emily Bookshop, via Fonte d’Abisso, ore 17.30) e sabato 7 aprile, sempre a Modena (Amici del Libro, via San Giovanni Bosco, ore 17.

 

Siempre mas vivienda

di Eugenio Benetazzo

In assenza di alternative di investimento tradizionale, soprattutto per il significativo rischio di rotazione dei portafogli finanziari da parte degli investitori istituzionali, il mercato immobiliare iberico rappresenta ancora oggi il miglior mercato immobiliare in cui investire all’interno ovviamente dei confini europei.

Auguro a tutti buona settimana e buona lettura del n. 597-277

 

 

 

 

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