Da qualche tempo Prissy sembra avere perso smalto. È nervosa, aggressiva: evidentemente qualcosa
– Perché mai non dovrei guardare?
– Orrore e ribrezzo. Gli ha stretto
Si trattava ovviamente del servizio riguardante l’incontro fra Bush e Prodi.
Prissy aveva incassato la battuta senza scomporsi, ma aveva accusato il colpo.
Al rientro dal consueto giretto mattutino con passaggio all’edicola, Renzo legge con interesse la prima pagina del “Giornale” e commenta a voce alta:
–
Prissy non resiste alla curiosità, e, seppur guardinga, chiede:
– Con chi ce l’hai?
– Con certi giornalisti corti di cervello.
Sempre più curiosa Prissy insiste:
– insomma posso sapere a che ti riferisci, o preferisci il soliloquio?
– Nel sottotitolo questo tanghero scrive, riferendosi alla proposta di Prodi di affidare all’Iran la mediazione fra hezbollah e Israele: “Gaffe dell’Italia”. Non capisce la sottigliezza del ragionamento.
Prissy è leggermente disorientata dalla strana posizione di Renzo, ma commenta ugualmente:
– certo si tratta di una mossa intelligente che unisce alla necessità del dialogo e del disarmo, la volontà di responsabilizzare in un ambito di crescita democratica e di convergenza, attraverso la concertazione diplomatica di posizioni apparentemente divergenti, i vertici di uno Stato costretto a difendersi in un’ottica di …
– Scusa Prissy, a quale Stato ti r
iferisci?
–
–
Trascorrono le ore, a sera durante il Tg, il diretto interessato smentisce di avere proposto la mediazione iraniana per dirimere la questione, definendola un’idiozia. Peccato. Era veramente un guizzo geniale degno di lui.