“”Le code chilometriche verificatesi il 26 dicembre al drive through di via Minutara a Modena, fino a giungere alla rotatoria di via Divisione Acqui, rappresentano un episodio intollerabile per la nostra città. Ricordiamo che all’interno delle autovetture in coda si trovavano anche cittadini con sintomi in attesa di effettuare il tampone che sono rimasti in fila sotto la pioggia per ore e che in molti casi si trattava di prenotazioni fissate dalla stessa Ausl””. A interrogare l’amministrazione comunale su quanto accaduto il giorno di Santo Stefano all’hub di Modena sono i consiglieri di Fdi-Popolo della Famiglia Elisa Rossini e Antonio Baldini.
“”Ricordiamo che il drive through di Modena era l’unico aperto in tutta la provincia e l’Ausl aveva disposto all’interno della struttura solo due addetti al tampone, ebbene i tempi di attesa sono arrivati fino a 5 ore e la polizia locale è stata impegnata nella impresa improba di smaltire il traffico – continuano Baldini e Rossini -.
A due anni dall’inizio della pandemia, con la contagiosità della cosiddetta “variante omicron” che si sta diffondendo, è evidente che i vaccini, seppur strumento fondamentale per contenere i sintomi ed evitare i ricoveri, non sono in grado di limitare i contagi. Chiediamo dunque all’amministrazione quali misure si intendono adottare al fine di evitare disagi simili e quanti operatori si intendono destinare a tale attività sino a fine gennaio. E ancora è opportuno chiarire quali siano i tempi di refertazione del tampone e quanti tra i cittadini che hanno effettuato il tampone nella giornata del 26 dicembre presso il drive through di Via Minutara avessero effettuato almeno la doppia dose del vaccino””