Versi di un tempo che fu … San Martino del Carso

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Forse è stato per effetto dell’inchiesta sullo stato della scuola o, forse, l’aver ritrovato il decrepito sussidiario di quinta elementare. Fatto sì è che sfogliando quelle pagine di un tempo straordinariamente lontano sono riaffiorati alcuni versi che era costume far imparare a memoria agli scolari.

Cose di poco conto, non impegnative, poesiole in rima senza pretese letterarie, ma traboccanti di ricordi, di tenerezza. Un’onda di nostalgia che mi ha inumidito le palpebre.

Oggi di quei versi, di quelle rime baciate non v’è più traccia, si ha orrore di allenare la memoria degli alunni con siffatte sciocchezzuole.

Però, ho pensato (forse m’illudo), che a qualcuno potrebbe fare piacere ritrovarle, rileggerle …

 

Alberto Broglia

 

San Martino del Carso                                              

Di queste case

non è rimasto

che qualche

brandello di muro

Di tanti

che mi corrispondevano

non è rimasto

neppure tanto

M a nel cuore

nessuna croce manca

È il mio cuore

il paese più straziato

Giuseppe Ungaretti

 

Non credo sia necessario un commento a questa breve poesia, tutt’altro che ermetica, che esprime il dramma dell’Ungaretti combattente della Grande Guerra. Egli, arruolatosi volontario nel 19° Rgt. Fanteria, combatté sul Carso.

 

Alberto Broglia

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