Il 25 aprile, la festa della liberazione, dovrebbe essere restituita ai cittadini, caricata del prezioso senso di Unione che pare abbia perso negli ultimi anni.
Libertà, un termine che acquisisce ancora più forza nel decennio che verrà ricordato per l’IS e l’intolleranza tout court.
Perché se oggi festeggiamo la Liberazione significa che è esistito un passato in cui la libertà non c’era, o si era indebolita, ingrigita in mezzo alla nebbia della mediocrità e delle vane parole.
Se oggi qualcuno di voi può dire “chi se ne frega del 25 aprile” lo può fare solo in nome della liberazione, perché è grazie ad essa se può fregarsene. 25 aprile come libertà di stare uniti, questo dovrebbe essere il motto per i prossimi 70 anni.