Uscita dal PdL

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Quando l’On. Berlusconi propose di unire le forze moderate del Paese per costituire il PDL, i cittadini e i politici dell’area riformista, liberale e socialista, risposero con entusiasmo, tant’è che l’adesione al PDL da parte degli esponenti e degli elettori di area Socialista fu immediata e incondizionata. Ci eravamo illusi di dare alla luce un nuovo soggetto politico plurale ed includente, che sarebbe stato unito e amalgamato dalla forza delle idee.

Purtroppo nulla di quanto atteso si è realizzato. Il PDL di oggi è in gran parte  ostaggio della destra di provenienza AN e non ha realizzato nessuna politica volta al rinnovamento del Paese. L’area riformista, specialmente in Emilia Romagna, è stata spesso emarginata e non conta assolutamente nulla, sebbene abbia sempre portato voti e idee. La mediocre classe dirigente locale del PDL, è diventata una rissosa accozzaglia di politici che litigano solo  per mantenere la propria poltrona ed il loro misero pezzetto di potere, escludendo chi ha una storia politica diversa dalla loro o appartiene all’area laico-riformista. Siamo esclusi dalla maggioranza degli organismi direttivi, dalle più banali occasioni pubbliche del partito (inaugurazioni di sedi, manifestazioni, incontri, ecc.), siamo ignorati ogniqualvolta inviamo una lettera o facciamo una proposta.

Evidentemente esiste un dichiarato intento politico di snobbare l’area riformista, nonostante che tra noi ci siano una discreta quota di tesserati al PDL e tanti elettori.

Da questa situazione bisogna, almeno a livello locale e regionale, trarre  una riflessione politica, che è la seguente:

i Coordinamenti provinciali e regionale del PDL dell’Emilia Romagna sono guidati da un conformismo spento, che si traduce in una totale assenza di un progetto politico e di una opposizione reale a chi governa queste terre.

Perciò abbiamo deciso di prendere in considerazione la possibilità di chiudere una stagione  di collaborazione con chi ci considera corpi  estranei in un movimento politico che ormai  non ci rappresenta più. Nei prossimi giorni i socialisti e i riformisti aderenti al PDL si riuniranno proprio per decidere sull’uscita dal movimento, nel qual caso ci adopereremo per tessere nuove alleanze e  per coagulare altre forze politiche più interessate alle nostre idee.

 

Il Segretario Provinciale del Nuovo PSI

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