L’Atcm lancia una task-force contro i portoghesi del biglietto ed è pronta a varare un piano che prevede l’impiego di quasi 30 uomini, che saranno autisti volontari che potranno esibire, anche in borghese, un tesserino identificativo. I numeri degli evasori sono allarmanti: uno studente su due non paga il biglietto, percentuale che diventa più elevata quando i controlli vengono effettuati sugli extracomunitari.
Claudio Cerioli, direttore di Atcm, che numeri ci può fornire?
Nella settimana prima di Natale abbiamo effettuato per esempio un controllo sulla corriera che va da Campogalliano a Modena. Quando hanno visto i controllori venti studenti sono fuggiti sia dalle portiere che dai finestrini per non farsi multare. In altri casi ci siamo trovati di fronte ad una sorta di cupola organizzativa che faceva scattare un meccanismo ben oliato. Scattava la solidarietà per evitare tutti una sanzione: i primi quattro o cinque pagavano e si sacrificavano per tutti gli altri li risarcivano. Infatti durante il tempo della corsa un solo controllore non è in grado di effettuare un numero di sanzioni che vale per tutti. Tentennando i primi portoghesi evitano che il controllore si addentri nella corriera salvando tutti gli altri che viaggiano senza pagare.
A rincarare la dose c’è anche Alfredo Negri, presidente del comitato utenti. Ci può dare un quadro generale della situazione?
E’ un fenomeno che si estende a macchia d’olio, quasi dilagante. Soprattutto tra gli studenti ci si vanta di non pagare e lo fanno diventare un diritto acquisito quando viaggiano in gruppo. Noi riceviamo decine di segnalazioni da parte di utenti onesti, ma non ci sono i mezzi per contrastare questa situazione. Oltretutto a non pagare ci sono anche persone insospettabili, benestanti e che violano la legge per dispetto. Il ragionamento è: se lo fanno gli altri e sono impuniti allora lo faccio anche io che non sono più fesso di lui.
Negri, quanti sono gli euro non pagati che ricadono poi sull’intera cittadinanza? Perché poi l’Atcm va comunque pagata.
Le stime da noi registrare si aggirano intorno al milione di euro di cui almeno il 70% può essere recuperato. E’ bastato aumentare, dall’estate all’inverno, la squadra di controllori, portandola da 6 a 9, per vedere salire i verbali da 400 a 650 al mese.
L’ultima annotazione arriva da Laura Tosi (presidente Atcm) e Nerino Gallerani (presidente Agenzia per la mobilità). Quali sono gli obiettivi della nuova task-force: solo repressione?
Non sarà un’operazione solo repressiva, anche se avere molti controllori in più significherà inevitabilmente vedere aumentare le multe per chi non paga. Per due mesi organizzeremo una campagna pubblicitaria multi-lingue, incontreremo la consulta degli stranieri per spiegare la nostra iniziativa e le quaranta comunità di immigrati che vivono a Modena. Stesso discorso sarà fatto con gli studenti attraverso un giornalino redatto da loro sulla mobilità e l’ambiente. In quest’ottica abbiamo già coinvolto l’istituto Venturi. Ma vogliamo che sia chiara anche un’altra cosa: finita la fase di spiegazioni e informazioni passeremo ai controlli veri