Nel corso del 2019, finalmente, dopo anni di richieste da parte dei sindacati Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl per arrivare alla sottoscrizione di accordi integrativi decentrati uguali in termini di diritti e modalità comportamentali sull’intero territorio del Frignano, tutte le amministrazioni del Frignano, eccetto il Comune di Serramazzoni, hanno sottoscritto un Contratto decentrato avente le stesse caratteristiche di uniformità richieste dai sindacati.
Avere un unico testo contrattuale con identico regolamento delle progressioni economiche orizzontali per i 10 Comuni del Distretto a cui si aggiungono l’Unione del Frignano e l’Ente Parco , vuole dire avere stessi diritti e stesse regole da Fiumalbo a Serramazzoni, vuole dire agevolare, favorire il percorso complesso delle Gestioni associate nel Distretto.
Tutti hanno sottoscritto, tranne il Comune di Serramazzoni con cui si sono interrotte le trattative a giugno 2019, per le posizioni assunte dagli Amministratori nei confronti del personale e più in generale nei confronti del percorso ancora fragile delle gestioni associate in Unione.
I sindacati hanno tentato di ricomporre un minimo di dialogo con l’Ente, il 5 luglio 2019 anche il Prefetto ha tentato, inutilmente, una sua proposta di mediazione accettata dai sindacati, ma rifiutata dal Comune, che di contro, modificava il conferimento o meno e l’ importo dei compensi degli incarichi di responsabilità, affidando all’esterno consulenze e nuovi incarichi per un valore di quasi €100.000.
Più volte i sindacati hanno tentato di ricomporre la vertenza, senza alcun risultato concreto.
Sino ad arrivare a fine 2019 a sottoporre alla Corte dei Conti ciò che ai sindacati pareva viziato di illegittimità, ovvero un utilizzo, eccessivamente esteso di consulenze esterne.
Alla Corte dei Conti i sindacati avevano inoltre chiesto di verificare gli incarichi extra organico a tempo determinato (ex art.110 c.1 d.lgs 267/2000 – incarico fiduciario del Sindaco), sia l’adeguatezza della pubblicità delle selezioni, sia la verifica dei requisiti attitudinali e professionali richiesti (come di recente ribadito dalla Corte dei Conti del Veneto sentenza n° 182/2019). Attualmente l’esposto non ha ancora avuto risposte.
Comunque e nonostante sia trascorso più di un anno dalla proclamazione dello stato di agitazione a giugno 2019, nulla si è mosso compreso il clima interno tra i dipendenti che rimane pesante e conflittuale nei rapporti con l’Ente.
Un vero peccato per un territorio “ il Frignano “ che avrebbe bisogno di meno conflitti e maggiore coesione tra gli Enti, amministratori e dipendenti compresi.
Claudio Pasquesi Fp Cgil Frignano
Sabrina Torricelli Cisl Fp Emilia Centrale
Giuseppe Belloni Uil Fpl Modena e Reggio Emilia