Sabato 8 aprile 2017, a partire dalle ore 20,00, a “Villa Cesi” ( Strada per Nonantola) di Bagazzano, si svolge la cerimonia di premiazione dei vincitori della 61.ma edizione del “Premio Ragno d’Oro pro-Unicef” , che la giuria (presieduta dal Rettore dell’Università di Modena e Reggio Emila, Angelo O. Andrisano , vice-presidente la presidente provinciale UNICE Modena, Adonella Ferraresi) ha scelto tra i tantissimi concorrenti. Come suggerisce lo statuto , ogni anno, il Premio viene attribuito “ ai modenesi per nascita o per adozione che in patria o all’estero con genialità o intraprendenza onorano la città di Modena”. I vincitori della 61.ma edizione del “Premio Ragno d’Oro pro-Unicef 2017” sono (in ordine alfabetico) Michele COLAJANNI (“Premio Ricerca e Innovazione”), Fabio FERRARI (“Premio Startup Giovani”), Anna Marchetti (“Premio Industria”) e Cristian PEDERZINI (“Premio Organizzazione Industriale”) .
Il “Premio Ragno d’Oro pro-Unicef” è l’unico in Italia (in passato c’era anche il “David di Donatello” a Roma) vanta la più antica e gloriosa tradizione in Europa. Nel mondo , sono soltanto 24 le manifestazioni pro Unicef.
Il “Premio Ragno d’Oro pro-Unicef” si propone di informare-sensibilizzare i cittadini sulle meritorie attività dell’Unicef e di raccogliere risorse finanziarie per la realizzazione delle attività stesse. Grazie all’Unicef Modena e al “Premio Ragno d’Oro pro-Unicef” , tra l’altro, l’Unicef Modena ha realizzato il Progetto finalizzato alla assistenza dei bambini di strada della Repubblica democratica del Congo , con la creazione e gestione (dal 2002) del “Centro di accoglienza e il Villaggio “Città di Modena” , per i bambini di strada di Kinshasa ( in tutta la Repubblica democratica del Congo, l’Unicef Modena ha offerto l’assistenza integrata a più di 36.700 bambini di strada, vulnerabili, ogni anno) .
Il ricavato della 61.ma edizione del “Premio Ragno d’Oro pro-Unicef” sostiene, in particolare, il progetto “Vacciniamoli tutti” , che si prefigge di ridurre quanto più possibile il numero di bambini che, ogni giorno, nel mondo, muoiono prima di compiere cinque anni, vittime di malattie prevenibili con un vaccino , o, soltanto con la conoscenza di alcune basilari norme di igiene e profilassi.
Segue la testimonianza del Presidente Unicef per Modena e provincia, Prof.ssa Adonella Ferraresi Ferrari sull’Unicef e sulle sue meritorie attività, ai giorni nostri
Roberto Armenia
UNICEF: Una Storia bellissima
Bambine e bambini malnutriti, abbandonati, soli. Bambini soldato, bambine spose. È vero, il mondo è carico di orrore, miseria, povertà, guerra, ma l’UNICEF lavora ogni giorno per assicurare loro un futuro dignitoso, durante le emergenze e nei luoghi più remoti della terra, affinché tutti i bambini e le bambine possano crescere sani, giocare, andare a scuola e realizzare i loro sogni nel pieno rispetto dei loro diritti. Perché i bambini sono sempre bambini, ovunque nascano o crescano.
Quella dell’UNICEF è una storia di infanzie negate e ritrovate, di bambini curati e protetti, di bambini salvati. È la storia di quanti risultati si possono ottenere quando si collabora tra governi, individui e comunità e si investe per tutelare i diritti dei più piccoli e vulnerabili.
Eppure ancora oggi, nel mondo, muoiono ogni anno quasi 6 milioni di bambini sotto i 5 anni per cause prevenibili. Non c’è tragedia più grande della morte di un bambino. E non c’è tragedia più inaccettabile di questa se pensiamo che, nell’assoluta maggioranza dei casi, a spezzare una vita appena iniziata non sono patologie incurabili o incidenti imprevedibili, ma banali malattie che si potrebbero prevenire o curare con vaccini o medicinali di base.
L’UNICEF lavora ogni giorno per garantire loro sopravvivenza e sviluppo, in particolare ai bambini più vulnerabili, quelli che vivono nelle zone sotto assedio, o in quelle colpite da catastrofi naturali, nelle strade di città in degrado o nei villaggi più isolati, cercando di raggiungere fino all’ultimo bambino in pericolo. Lavoriamo con programmi nel campo sanitario, dei servizi igienici e forniture di acqua, dell’istruzione, della protezione e dell’assistenza alle madri. Interveniamo nelle emergenze umanitarie, non solo con l’invio di aiuti di primo soccorso, come alimenti terapeutici per i bambini malnutriti, kit sanitari e medicinali, tavolette per potabilizzare l’acqua, teli impermeabili e coperte, ma anche con programmi di sostegno psicologico per i bambini traumatizzati dai conflitti o dalle catastrofi naturali. E ora più che mai con particolare attenzione a quei contesti di crisi che sono alla base dei principali flussi migratori.
Le calamità naturali, i conflitti armati e le migrazioni espongono ulteriormente i bambini ai peggiori rischi di abuso e sfruttamento, soprattutto quando rimangono soli. Secondo le stime più recenti quasi 250 milioni di bambini – 1 su 9 – vivono in zone e regioni coinvolte da conflitti armati. Dietro questi numeri ci sono storie di enormi sofferenze. Oggi milioni di famiglie – di cui 50 milioni bambini – sono costrette a lasciare le proprie case per fuggire da violenze, persecuzioni e privazioni, troppo spesso rischiando la vita in cerca di sicurezza e di un futuro migliore.
Le statistiche testimoniano che sono stati realizzati molti progressi in termini di sopravvivenza e di salute infantile, ma il lavoro da fare è ancora immenso, perché oltre alla sopravvivenza è necessario garantire ai bambini e ai ragazzi protezione, istruzione, una giusta opportunità per il futuro in modo da realizzare i loro sogni e le loro aspirazioni più profonde.
Il nostro compito è di continuare il lavoro facendo tesoro dell’esperienza e del supporto di tutti coloro che nel tempo non hanno mai cessato di credere in un futuro migliore per l’umanità. Da chi ha fondato l’UNICEF, a chi ha contribuito a farla crescere, a coloro che ogni giorno lavorano sul campo. Ma anche ai partner, ai testimonial, ai volontari e alle istituzioni che ci accompagnano da sempre in questa “Storia bellissima”. Storia che è arricchita e caratterizzata anche da manifestazioni come il “Premio Ragno d’Oro pro-UNICEF”, che, da 61 anni, concorre a sensibilizzare i cittadini sulle meritorie attività dell’UNICEF , anche con la raccolta di importanti risorse finanziarie
Adonella Ferraresi Presidente UNICEF Modena e provincia
Nella fotografia, da sinistra: Il Sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli ( componente la giuria “Premio Ragno d’Oro 2
017”), il Presidente Unicef Modena ( e vice-presidente della giuria 2017) Adonella Ferraresi , autrice della testimonianza soprascritta, il Rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia, Presidente della giuria 2017, Angelo. O. Andrisano e il Presidente nazionale Unicef Giacomo Guerrera.