Zona Tempio e viale Gramsci: “no al ghetto”
Dovremmo appoggiare tutti quanto cercano oggi di fare i residenti di Via Gramsci, Via Attiraglio e della zona Tempio-Stazione. Dopo mesi, anni di silenzi da parte dell’Amministrazione, scendere in strada e manifestare è diventata l’unica strada possibile.
Nonché, un segnale che l’Amministrazione ha fallito.
Di nuovo.
Criminalità, furti, spaccio di droga, prostituzione. Senza alcun controllo. Con promesse vane e mai mantenute.
In compenso, anziché assicurare sicurezza per i cittadini, l’Amministrazione sceglie di spendere centinaia di milioni di euro per acquistare, e riqualificare, l’edificio noto come “Hotel Eroina”. Milioni di euro che potrebbero essere spesi altrimenti, per impedire questi traffici.
Guarda caso, per bonificare la zona saranno spesi 25 milioni di euro, gestiti da “CambiaMo”, una società di trasformazione urbana, costituita dal Comune di Modena e dall’Acer.
Alla Circoscrizione 4 : Serata musicale per una Democrazia Partecipativa, che non ascolta i cittadini
Era usanza dire “che chi si loda si imbroda” forse un modo di dire che calza pienamente ai nostri amministratori.
Alla Circoscrizione 4 i cittadini zitti, hanno avuto poco spazio per dire la loro.
In compenso, musica elogianti alla libertà e alla partecipazione, documentari ambientalistici su quello che potrà succedere se non saremo attenti al rispetto dell’ambiente e disc- j e musiche dal vivo.
Forse sarà un nuovo restiling, forse le riunioni nelle circoscrizioni non trovano più interesse nei cittadini e bisognava riproporsi in un modo nuovo ed anche un po’ inconsueto cercando maggiori attrattività.
Non sarebbe meglio far parlare i cittadini, ascoltarli e cercare per lo meno di esaudire le loro richieste? Ma dalla musica alla sfilata degli Assessori elogiando le realtà e le politiche del Comune, le giuste scelte dell’Amministrazione, il passo è stato breve.
E a quelli che dicono che le circoscrizioni costano troppo, e a che cosa servono la risposta l’altra sera l’abbiamo avuta: si vede che oltre alle polisportive presto potremo avere anche le sedi delle circoscrizioni per fare feste e di certo una nuova aggregazione.
E’ proprio vero il modo di dire “canta che ti passa”.
Esiste un piano provinciale commerciale con regole fra la grande distribuzione e piccolo commercio ?
Alla realizzazione del primo IPERCOOP, le strategie comunali , gli studi di settore evidenziarono alla Amministrazione Comunale che l’insediamento di questo ipermercato avrebbe creato grossi problemi al piccolo commercio.
Questo a Modena è stato l’ultimo pensiero degli Amministratori di allora, non per niente la nostra città detiene il primato
di più alta densità di grossa distribuzione in metro/quadrato per abitante d’Europa, e fatti specie monomarca.
Questo non sarebbe nulla se la città nel corso degli anni, ad arrivare ad oggi, ha modificato e continua a modificare la sua urbanistica , costruendo tangenziali, rotatorie e parcheggi privilegiando principalmente queste realtà commerciali.
Per ultimo il progetto approvato mesi fa in Comune riguardante la viabilità con la realizzazione di un nuovo accesso e la realizzazione di un’ennesima rotatoria in prossimità dell’Ipercoop i Portali. Chiaramente in Consiglio Comunale si è discusso di accessi di viabilità di percorrenze.
Questo ci può anche stare, ma vedendo crescere come funghi questi Ipermercati:
I Portali, il Grand’Emilia, le Magnolie e prossimamente a San Cesario e a Spilamberto.
Mi chiedo se esiste un piano Provinciale per gli insediamenti commerciali , se esiste una commissione di controllo, quali sono le regole e i rapporti che stabiliscono gli insediamenti della grossa distribuzione nei confronti della iniziativa privata?
Se no, altro che concorrenza dei prezzi al bancone, e nonostante l’uscita del libro
“Falce e Carrello” è una guerra oramai persa in partenza.
Peggio per tutti quei giovani che non trovano lavoro , quelle attività private che non hanno la forza di competere con questo strapotere Politico-Economico, che non godono di agevolazioni fiscali. Ma “la COOP sei tu chi può darti di più”.
Sergio Celloni
Consigliere UDC
Presidente della Commissione Controllo e Garanzia