Con particolare emozione vi presento Graziano Piccinini, poeta di Nonantola, persona eccezionale, per sensibilità, simpatia, umanità. Lo conosco fin da quando ero una bambina, lo stimo sempre di più. ha composto questa poesia all’indomani del sisma che ha ferito e ucciso, che ha fatto perdere i beni materiali e la serenità, ma che non ha neppure scalfito il grande cuore dell’Emilia. Grazie a questa poesia, tante generose persone hanno, con le loro offerte, aiutato i terremotati. Un gesto generoso ne ha fatto scaturire migliaia di altri (adz)
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Solidarietà “Una Croce Blu”
Ha tremato la terra
hanno tremato i cuori
d’improvviso, rapidità di baleno.
Poi…dirupi, sfasciame, desolazione,morte:
grottesco palcoscenico di dolore.
Ovunque silenzio
tra le macerie,occhi impietriti
incapaci di lacrime,in cerca
disperati, d’un palpito di vita
e cento mille mani diverse, tese ad aiutarli
a frugare.
Qua una bambola rotta, petali di fiori
fra cumuli di sassi, là
una foto sgualcita senza volto
un quaderno strappato senza nome:
brandelli di ricordi
Sola a brillare in tanto squallore
quella catena lunga di mani intrecciate
scaturita da riposti angoli di cuori aperti
come per incanto alla luce
che nel riflesso illumina
“Una Croce Blu”
Graziano Piccinini