Ho la sensazione che la campagna elettorale che si aprirà fra qualche settimana a Modena porterà nulla di particolarmente interessante o stimolante che varrà la pena segnalare…
Ovviamente sto pensando a qualche cosa di diverso dalla ovvia e scontata banalità di slogan e dintorni che ci allieteranno fino anche al dopo elezioni.
Mi aspettavo qualche novità; una scossa dovuta per esempio ad un percorso non solo contro …, ad un progetto positivo per.., ad una nuova camminata stracittadina che silenziosamente sognavamo di potere fare , ma non lo pensavamo possibile!
Purtroppo temo che non sarà così. Ad ognuno di noi, alle nostre certezze come ai nostri dubbi e alle nostre immancabili contraddizioni, alle nostre inquietudini, perplessità, speranze e rassegnazioni questa prossima campagna elettorale porterà un indistinto e diffuso “nulla” o “niente in tutto”.
Ovviamente questo vuoto non meglio identificato non è ciò che sta cercando Modena, non è ciò che stanno chiedendo e aspirando i modenesi, eppure il “niente sostanziale” il vanesio “bla” “bla “ bla”, il parlottare a vuoto” mi pare che sia tutto quello che si sta predisponendo sulle bancarelle del grande bazar elettorale prossimo venturo.
Sappiamo tutti molto bene che avremmo bisogno d’altro.
Siamo a volte come quei genitori che si raccomandano per il/la loro discoletto /a …”prova tu , perché ormai a noi non ci ascolta più” .
Siamo in molti che come questi educatori si sono accorti di aver abusato in troppi “lascia fare “ e ora avvertono la urgente e obbligata necessità di affrontare qualche passo indietro anche se non hanno il coraggio di ammetterlo.
Purtroppo il convento passa invece candidati alla ricerca di “facile consenso” mentre occorrerebbe anche “un consenso sofferto” perché nuove stagioni e nuove frontiere devono essere esplorate.
Ma l’impressione che avverto mi dice del contrario.
Per carità tutte brave persone, anche teste buone. Infatti avvocati, ingegneri, medici, professori e anche Rettori universitari busseranno alla nostra porta per chiederci di scommettere e di prestare loro solo un poco della nostra fiducia, ma ..abbiamo già dato tanto!
Ieri , un altro lunedì nero ha negativamente e pesantemente affossato i mercati finanziari del pianeta. Tutto questo mentre il nostro ineguagliabile premier, ogni circa mezz’ora, continua a ricordare “urbi et orbi” che lui per primo in Italia e nel mondo aveva visto e previsto questa catastrofe già dal suo profilarsi all’orizzonte.
Comincio a dubitare che non sappia di cosa stiamo parlando o probabilmente che stia pensando a tutt’altro.
Tutte le foto lo ritraggono sorridente o sghignazzante per il mondo a dispensare buon umore , ricette miracolistiche condite con barzellette a volontà mentre purtroppo ogni giorno ci giungono segnali negativi dal mondo delle nostre imprese produttive.
Come si fa a non cadere in ulteriore crisi di identità? A registrare la non assonanza tra ciò che avvertiamo noi del popolino e ciò che invece riesce a vedere lui?
A Modena siamo prossimi ad entrare nel vivo di una campagna elettorale che vede perdenti le nostre migliori aspettative. Si sente affermare che Modena è diventata una città grigia triste e opaca, ma si può sapere come verrà trasformata in una città solare, sorprendente vitale, frizzante , all’avanguardia per il suo modo di essere governata?
Infatti la forza, la carica propulsiva che sta tonificando i vari competitori che si stanno scaldando i muscoli non è data dai rispettivi pregnanti e coinvolgenti progetti, ma dalla convinzione diffusa in ogni momento della conclamata debolezza dell’avversario .
Questa volta possiamo farcela perché la maggioranza è in difficoltà.
C’è la faremo perché la minoranza di centro destra è divisa.
Se i competitori sono questi a noi può andare molto beme.
Avverto la malinconica sensazione di trovarmi in una città senza idee che esprime una classe politica senza idee
Una città che si sente tradita e reagisce ripagando con altrettanto tradimento.
Non per niente la politica non è l’arte di punire gli avversare ma la capacità di ricreare un mondo possibile per la persona che deve rimanere vitale in quanto talenti da spendereLa grandezza e la profondità del buon governare si fonda sul non tradire mai le prerogative che caratterizzano l’uomo integrale. e che in esso devono sempre albergare. Questo” e non difetti, o vezzi da coltivare ,perseguire, mantenere privatamente.
Non so voi, ma io , in giro per le stanze della politica avverto la mancanza di questi “prezioso talenti”
Dove sono , cosa aspettano, cosa stanno facendo i modenesi dotati di questi particolari e preziosi talenti? Come intendono spenderli in questa fase delicata della nostra storia di città?
So bene che costoro non si aggregano facilmente e spontaneamente nemmeno con l’aiuto di Facebook eppure mi rifiuto di credere che anche in essi prevalga un riflusso rinunciatario che viene consumato poi mediante il tradimento della loro personale mission , pensata invece per essere spesa per la città dell’uomo.
Questa aggregazione sarebbe sì un decisivo “ potere forte” , tanto è vero che in sua assenza per la città sta leggermente solo volteggiando una nube politica composta di nulla.