Un ennesimo favore alle banche: i POS dei professionisti

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È diventata  obbligatoria, dal prossimo mese di giugno,  da parte dei professionisti, l'accettazione dei pagamenti con carte di debito per importi superiori a 30 euro.

 

  Cosa si inventeranno d’altro per far guadagnare soldi alle banche a spese di ogni tipo di contribuente? Adesso si sono inventati di obbligare tutti i professionisti dal mese di giugno ad avere una macchinetta per ricevere i pagamenti tramite POS. Ciò vuol dire che i professionisti dovranno accettare il pagamento dei compensi da parte dei clienti tramite moneta elettronica. È diventata così obbligatoria da parte dei professionisti l’accettazione dei pagamenti con carte di debito per importi superiori a 30 euro. Ciò vuol dire che essi dovranno richiedere alla banca un collegamento POS, sostenere le relative spese e sottoscrivere un contratto.

 

Il genio che ha ideato questo obbligo è Flavio Zanonato, ministro  dello sviluppo economico del   governo Letta, noto per non aver preso altri provvedimenti, ma balzato agli onori delle cronache quando era sindaco di Padova per aver costruito un alto muro attorno alla casa degli spacciatori extracomunitari. Per lui,  questo suo colpo di genio deve servire a “dare ulteriore attuazione ai programmi dell’azienda digitale, favorendo i consumatori nei loro acquisti attraverso una più ampia diffusione della moneta elettronica e garantendo maggiore tracciabilità per le transazioni con imprese e professionisti”. In realtà il compagno Zanonato, con l’ idea, ha raggiunto due scopi: quello di fare un favore  ai poteri forti (che sono amici dei piddini) e di creare  una rogna per gli invisi “liberi” professionisti.

 

Non è passato per la mente al genio che non tutti usano le carte di credito/di debito e non si può costringere chi non volesse utilizzarle a sostenere altre spese a favore delle banche. Inoltre per  i pagamenti ai professionisti solo pochissimi oggi ricorrono al contante, preferendo l’uso di assegni o accettando l’emissione di ricevute bancarie. Anche se risulterà essere l’ennesimo flop, come la Tobin tax o la tassa sulle barche o sulle transazioni finanziarie, pure il  provvedimento di Zanonato, ripreso dall’attuale governo, non è altro che un’ulteriore assurdo balzello sul contribuente sempre più considerato come suddito. Un ulteriore attentato alla libertà dei cittadini e l’ennesimo favore fatto agli istituti di credito per salvarli dalle situazioni pessime in cui si trovano. Ricordiamo l’obbligo dei pensionati di far transitare le loro pensioni tramite banche, sottoponendoli quindi alla possibilità di sequestro totale, cosa  che  sarebbe esplicitamente esclusa dalla legge. Non sappiamo se il governo Renzi, preso da un sussulto di saggezza, provvederà ad eliminare l’assurdo obbligo prima della sua entrata in vigore, ma ne dubitiamo seriamente.

C’è solo da far nostro l’inizio dell’orazione catilinaria: “fino a quando,( governo), abuserai della nostra pazienza?”

 

 

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