Oltre 500 milioni di euro per realizzare lo scalo merci di Cittanova e il progettando collegamento autostradale fra Campogalliano e Sassuolo, in sostanza un hab logistico inutile e una strada ancora più inutile.
Il sistema infrastrutturale del nord Italia prevede un hab ferroviario a Parma per collegare direttamente il Tirreno tramite la pontremolese , ai paesi del nord Europa, FER Emilia Romagna non ha nei suoi progetti l’ utilizzo dello scalo merci di Cittanova, tanto meno le società di Trenitalia.
La situazione è complicata, tante che nell’ ultimo bimensile di Confidustria Modena si enfatizza la necessità di queste due infrastrutture, la società di gestione dello scalo merci non dà però dati sulla crescita economica e sulle reali possibilità logistiche per inserirsi ne “”Sistema”” trasportistico del nord Italia.
Quanto costerà spedire le merci da Cittanova? Quante tonnellate reali la società di gestioni sta contrattando? Se consideriamo che dal 2012 lo scalo sarà funzionante e l’ autostrada, forse, sarà terminata nel 2018, è realistico considerare, con i trend economici ancora per anni in forte ribasso, che lo scalo merci sarà una enorme cattedrale nel deserto! I numeri sono questi; oltre 500 mila metri quadri di territorio sprecati – danni ambientali enormi – mancanza di reale progettualità – scollamento con il sistema inter portuale del nord Italia!
L’ Effetto Modena ancora non l’ abbiamo visto, ma vediamo l’ aumento di ditte che chiudono, l’ alzarsi del numero di disoccupati e cassintegrati. Quei soldi andavano spesi per formare i Cittadini con nuove professionalità e creare lavoro, la famosa “”Green Economy””! E’ stupefacente che la stessa Università di Modena approvi il disastro ambientale e il consumo di territorio senza, in concreto trovare soluzioni per il dramma sociale che sta spalmandosi nel territorio modenese.
Presidente della Consulta per la Tutela dell’ Ambiente.