Ultimi consigli per la bellezza della pelle

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Ultimi consigli per la bellezza della pelle, prima di esporsi totalmente al sole per meritate ferie.

Attivare la bellezza della propria pelle passa per il rilassamento di tutto il corpo. Ottimo  un bagno caldo a 37° della durata di 20 minuti, autentica promessa di distensione muscolare.Anche il massaggio del corpo produce un buon risultato sciogliendo le contratture nervose accumulatesi nel corso della giornata, magari con l’uso di creme con principi attivi naturali possibilmente. Respirare i fiori d’arancio ha una proprietà calmante. Anche il sonno è fondamentale per la pelle.Il sonno viene favorito in particolare dalle camere da letto fresche, dall’oscurità, dalle pareti blu scuro o viola, da materassi e cuscini degni di tali nomi. Se durante la giornata l’epidermide  combatte le aggressioni esterne: l’inquinamento, il freddo, il vento , il sole, durante le ore notturne  approfitta  per riparare i danni procurati dagli agenti aggressori . È nella calma notturna che inizia l’attività naturale di rigenerazione cellulare. Il metodo  più efficace, consiste, ogni sera, nel pulirsi bene il viso e una doccia corporea detergente, si possono usare creme e non oli con principi attivi preferibilmente naturali.Pertanto la pelle prima di affrontare la notte deve essere: pulita, idratata, purificata, coccolata, distesa e stimolata, e al mattino , come nuova.

Altro aspetto importante per la salute della pelle è , di mantenere una buona idratazione.

Il sole conferisce un bell’aspetto alla pelle, ma scatena soprattutto la produzione di melanina, la sostanza responsabile della colorazione della pelle.Per accettare la melanina, la pelle è costretta ad aumentare in modo significativo il suo spessore, che rallenta il ritmo di desquamazione naturale .Le cellule della cute  morte in superficie impediscono l’ossigenazione dell’epidermide e ne rallentano il rinnovamento. Solo la presenza di cellule funzionali determinano una rigenerazione rapida dell’epidermide.Ma perché questo meccanismo si metta in movimento, è necessario sbarazzarsi delle cellule inaridite in superficie. In caso contrario, il trattamento idratante esterno non risulterà efficace.

Stop ai danni del sole!

In estate è facile scottarsi ma la pelle va protetta e preservata dai danni che la prolungata esposizione ai raggi UV può provocare. Scottature, macchie solari e aumento del numero dei nei sono solo alcune delle conseguenze nocive a cui la pelle è sottoposta in seguito ad un’esposizione eccessiva o scorretta al sole, nonché segnali d’allarme che devono mettere in guardia chiunque.

Evitare le ore più calde della giornata e applicare una buona crema protettiva con un fattore adatto al fototipo cutaneo, non è sufficiente per preservare l’epidermide dagli altri danni che i raggi ultravioletti possono provocare.Per ottenere una tintarella rispettosa della salute del corpo, è necessario limitare i tempi di esposizione ai raggi, in quanto anche le migliori creme non garantiscono una difesa totale.I tumori della pelle, sono in agguato  e vanno il più  evitati.Bisogna tenere d’occhio la forma dei nei: i bordi frastagliati e l’aumento delle dimensioni possono essere segnali di qualcosa di non buono. Altra precisazione, molte persone  associano i fattori di protezione delle creme all’incapacità delle stesse di garantirgli la tanto agognata tintarella, credenza dura a morire. Pochi sono a conoscenza che il numero impresso sul flacone è la capacità della crema di allungare i tempi di esposizione al sole del fototipo a cui è associata, senza provocare troppi danni alla pelle.Nonostante ciò molte persone non solo non le applicano regolarmente ma anzi si cospargono di unguenti fatti in casa o semplici creme idratanti che non fanno altro che aumentare vertiginosamente i danni che già stanno subendo senza una vera protezione. L’abbronzatura, altro non è che una risposta del corpo ai raggi ultravioletti del sole.le cellule  della pelle, possono anche rispondere all’aggressione solare con eritemi, edemi, inspessimento , aumento dei peli come protezione a questo attacco e soprattutto, la lunga esposizione provoca delle reazioni pericolose anche per tutto il corpo. L’immunodepressione può essere una di queste, facilitando la comparsa di herpes, infezioni batteriche e micotiche.

Pelle dell’uomo: caratteristiche e differenze rispetto a quella femminile

La pelle ha la stessa struttura di base e la stessa composizione nell’uomo e nella donna, ma mostra delle differenze fisiologiche, dovute fondamentalmente al diverso assetto ormonale.

Gli uomini presentano una maggior secrezione di ormoni steroidei rispetto alla donna. In particolare, fra gli androgeni, l’ormone più importante è il testosterone, responsabile di molte diversità delle caratteristiche fisiologiche nei due generi.

Il testosterone determina l’entità dello spessore della cute, delle secrezioni sebacee e l’attività del follicolo pilifero.

La pelle dell’uomo possiede, uno spessore maggiore, mediamente il 20%, rispetto a quella femminile, e una maggiore ricchezza di fibre, risultando dunque nettamente più densa e resistente, sia a livello dell’epidermide e dello strato corneo, sia a livello del derma, caratterizzato da una maggior densità delle fibre di collagene.

Tuttavia, lo spessore della pelle dell’uomo si riduce progressivamente con l’avanzare dell’età, mentre quello della pelle della donna resta più stabile fino all’età della menopausa, per poi diminuire drasticamente.

La maggior resistenza della pelle dell’uomo rappresenta il motivo per cui, a parità di aggressioni a carico degli agenti esterni, subisce più lentamente variazioni cromatiche, cedimenti cutanei, perdita di tono etc. rispetto a quella femminile.

 

Pertanto, i segni dell’invecchiamento compaiono sul viso maschile in età più tarda rispetto alla donna, ma, una volta comparse, le rughe diventano rapidamente profonde e molto evidenti.

A causa dell’azione del testosterone, che stimola una produzione sebacea fino al doppio di quella femminile, la pelle maschile è più grassa e i follicoli pilo-sebacei maggiormente dilatati. Come conseguenza, è possibile osservare nell’uomo un più elevato contenuto in lipidi, quindi una maggior predisposizione alle impurità cutanee, alla follicolite e all’acne.

Attraverso valutazioni cliniche e metodiche strumentali di bioingegneria, sono state verificate altre differenze nelle proprietà biofisiche della pelle, come l’idratazione o i
l grado di desquamazione cutanea.

Anche la misura della perdita di acqua transepidermica, ovvero la quantità di acqua che viene persa dai tessuti dermici ed epidermici verso l’ambiente esterno attraverso lo strato corneo, evidenzia perdite inferiori nelle donne

L’elasticità della pelle, valutata con un cutometro, non differisce tra i due sessi 6

L’estensibilità della cute è identica negli uomini e nelle donne ma, dopo averla idratata, aumenta solo nelle donne e questa è una conseguenza del minor spessore del derma nelle donne rispetto agli uomini.

La pelle maschile, rispetto a quella femminile, presenta un colorito più spento, dovuto ad un minor rinnovamento cellulare, e più scuro, a causa sia di fattori ormonali, sia delle differenze nel contenuto di melanina, emoglobina e carotene.

In genere, in entrambi i sessi, l’incarnato  diventa più scuro con l’avanzare dell’età, ma è possibile osservare variazioni più complesse.

La variazione cromatica potrebbe essere dunque parzialmente attribuita alle diverse abitudini di esposizione alla luce solare da parte dei due sessi.

Un’altra differenza fondamentale nei due generi è l’acidità della pelle, superiore in quella dell’uomo con un valore di pH di 4,5 rispetto al 5,8 della donna. I valori di acidità superiori, caratteristici della cute dell’uomo e dovuti alla maggior presenza di acido lattico,  la preservano maggiormente dalle infezioni batteriche, ma la rendono più irritabile.

Altra caratteristica della pelle maschile è la presenza di un sistema pilifero molto sviluppato. In particolare, la barba è costituita da circa 15.000 peli con una crescita media di 13,7 centimetri all’anno.

La cute degli uomini presenta ,una maggior predisposizione alle infezioni virali e batteriche e la loro risoluzione è più lenta.  

 

Gentili lettori buone vacanze e a rileggerci a settembre

 

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