Sui migranti zitti e pedalare (insieme)!

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Sono in ballo le vite di tanti migranti ma è in ballo anche la nostra tenuta come società che si definisce civile. Fate una commissione unitaria e lasciate da parte le polemiche che tanto avete tutti torto e avete tutti fallito. Insieme forse qualcosa possiamo riuscire a risolvere.

Negli ultimi quarant’anni l’Italia è stata governata da tutti: destra e sinistra, centro, centro di qua, centro di là, ma nessuno è stato capace di elaborare delle politiche in grado di fronteggiare le migrazioni ed ora, che il problema è diventato emergenza ‘epocale’, il re è nudo nella sua incapacità.

Perciò se i nostri rappresentanti hanno un po’ di spirito di servizio verso noi nazione, smettano di chiocciare e polemizzare a favore di telecamere e uniscano gli sforzi per provare a risolvere un problema ineludibile.Sono in ballo le vite di tanti migranti ma è in ballo anche la nostra tenuta come società che si definisce civile.

Fate una commissione unitaria e lasciate da parte le polemiche che tanto avete tutti torto e avete tutti fallito. Insieme forse qualcosa possiamo riuscire a risolvere. Ha fallito la destra perché è facile gridare gli slogan di ‘respingerli’, poi Cutro ti sbatte in faccia la realtà: significa lasciarli morire. È facile aumentare le pene si scafisti che non catturerai mai perché adesso, arrivati al largo, abbandonano la barca e che si arrangino. È facile dire che deve pensarci l’Europa ma poi ti allei con i sovranisti come l’Ungheria, che non ha accolto un che uno dei migranti arrivati da noi perché quando si dice ‘Prima gli Italiani’ è facile che rispondano ‘Prima gli Ungheresi’.

Ha fallito la sinistra, non solo per l’accordo con la Libia che ha aumentato i lager nel deserto ma perché il giusto dovere di accoglierli non si è accompagnato a politiche di inserimento e di dignità. Perciò, visto che sui migranti è in gioco il loro e il nostro futuro, è ora che gli slogan da salotto lascino il posto alla ricerca congiunta di soluzioni possibili e di riforme.

Smettiamola di classificarli come tutti clandestini o tutti profughi o tutti rifugiati. La migrazione è diventato un fenomeno globale di chi scappa dalla morte ma anche di chi scappa dalla miseria e perfino di chi spera in Europa di incrementare la propria attività malavitosa. Una possibilità va data a tutti a cui deve corrispondere adeguati comportamenti e volontà.

Sapere accogliere significa anche mettere alcuni punti fermi per coloro che vogliono vivere nelle nostre comunità e mi cadono le braccia quando leggo di un giudice che assolve un marito violento verso la moglie perché quella è la sua cultura.

La Meloni ha una stramaggioranza che le permette di governare in tranquillità. Come aveva aperto, seppure probabilmente in modo strumentale, per il salario minimo, altrettanto faccia per i migranti.

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Una risposta

  1. E la UE sta a guardare

    Zitti e pedalare va bene ma se a fianco a pedalare con noi non abbiamo la UE non andiamo da nessuna parte e la gestione dei migranti provenienti dall’universo mondo diventerà insostenibile socialmente ed economicamente.
    Ora è una mina vagante che rischia di esplodere da un momento all’altro. Da soli non riusciremo mai a risolvere il problema dei flussi migratori ormai permanenti .
    Ed oggi con Germania e Francia che si sono chiamati fuori anche dall’impegno morale di accogliere i migranti in base alla ridistribuzione di quote concordata con i partner europei prima dell’avvento al potere degli scappati di casa e poi mandata alle ortiche dall’ex premier Conte il quale, come primo atto del suo governo, accettò la proposta formulata dalla UE di suddivisione in quote su base volontaria , la situazione è quasi irrisolvibile.
    Ricordo che fino al 2018, pur in presenza di un accordo formale, non si era riusciti ad imporre ai partner europei la suddivisione in quote perché Francia, Spagna e Germania, oltre al Paesi del patto di Visegrad , si rifiutavano di accogliere i migranti sbarcati in Italia. .
    Con l’avvento del governo targato Meloni, che quale prima obiettivo si poneva l’eliminazione dell’immigrazione irregolare, il fenomeno è diventato ancora più rilevante perché il numero degli sbarchi, complici il cambiamento climatico, lo stato di belligeranza in varie aree del mondo ed ora anche il conflitto in atto tra russi ed ucraini, si è triplicato rispetto al recente passato.
    Gli è però che la Meloni, come tutti i suoi predecessori, non è stata capace di coinvolgere il resto dell’Europa per la gestione della migrazione selvaggia ed ormai inarrestabile.
    La verità è che non siamo preparati a gestire da soli il fenomeno dei flussi migratori che da transeunte si è trasformato in permanente.
    Purtroppo le altre nazioni europee , invece di ricevere le quote di immigrati spettanti, si sono date da fare ad erigere steccati e muri od anche a dislocare forze dell’ordine a protezione dei confini dall’invasione dei disperati che dal mare od a piedi cercano di superare la frontiera.
    Mi chiedo infine se l’Europa almeno da qui in avanti intenda farsi carico della gestione dei flussi migratori o continuerà, come temo, a prenderci per i fondelli.
    I segnali sono estremamente preoccupanti perché Francia e Germania stanno rispedendo indietro anche quei pochi migranti che sono riusciti a superare miracolosamente gli sbarramenti ai confini.
    Gli sforzi di maggioranza ed opposizione dovrebbero essere indirizzati unicamente a mettere dietro un tavolo i rappresentanti dei Paesi aderenti alla UE per far capire loro una volta per tutte che i migranti sbarcati sul suolo italico di fatto entrano nella UE perché il fenomeno migratorio è un problema che riguarda l’intera Europa , non solo l’Italia.
    Non mi tranquillizza il fatto che la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e la presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen si siano recate a Lampedusa per elaborare strategie per mettere un freno all’immigrazione illegale .
    Temo proprio che anche questa volta come tutte le altre si farà un buco nell’acqua senza risolvere niente perché le strategie si baserebbero fondamentalmente sulle intese formali con i governi del Maghreb.
    Strategia errata come si è visto nel recente passato semplicemente perché quei governi non hanno nessun interesse ad impedire che i loro cittadini intruppati su gommoni, barchini, carrette del mare od Ong si avventurino in mare verso la terra promessa, ovvero la UE ma soprattutto l’Italia.
    L’idea di dare soldi ai governi delle Nazioni del Nord Africa perché impediscano la partenza per l’Italia di milioni di poveri disperati è veramente balzana.
    Sono convinto che quei soldi , a parte quelli che saranno intascati da governanti senza scrupoli, saranno utilizzati per comprare altri gommoni o scafi per traghettare il sempre più nutrito esercito di migranti.

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