“”La polemica sui posti di lavoro che lo stop al via libera della cannabis light starebbe causando è del tutto strumentale e artificiosa ed è solo un modo per aprire le porte alla liberalizzazione della droga, cosiddetta leggera, nel nostro Paese. Benissimo ha fatto la presidente Casellati a fermare questa norma che il governo Pd-5Stelle avrebbe voluto imporre. Non mi pare che la medesima attenzione ai posti di lavoro sia stata utilizzata quando un intero comparto agricolo, quello della barbabietola italiana è stato cancellato in pochi anni””. Così il capogruppo regionale di Forza Italia Andrea Galli. “”In Italia vi sarebbero 800 partite Iva agricole specializzate nella coltivazione della canapa e 1500 aziende di distribuzione e trasformazione e addirittura 10mila addetti – continua Andrea Galli -. Innanzitutto considerata la recentissima introduzione della vendita di prodotti con thc immagino che molte di queste aziende si occupino anche di altro e abbiano delegato solo un ramo di attività a tale settore. In secondo luogo vorrei ricordare che la decisione di abolire le quote zucchero ha definitivamente ucciso un settore italiano d’eccellenza, già piegato dal taglio dei prezzi del 2005. In 10 anni in Italia si è passato da 19 zuccherifici ad appena due, la superficie coltivata è passata da 230mila ettari a 34mila e i dipendenti decimati. Una intera filiera produttiva è scomparsa, ma oggi per difendere la liberalizzazione della cannabis light c’è chi si appella alla difesa dei posti di lavoro. Usare strumentalmente la crisi di un settore per giustificare una ideologia politica malata e pericolosa per i giovani è inaccettabile””.