Sindaco, a che punto è la questione sicurezza a Sassuolo?
“Dire che non si sia fatto nulla è tanto sbagliato quanto dire che abbiamo risolto la situazione: diciamo che c’è ancora molto da fare”
Si spieghi meglio
“Abbiamo già fatto tanto, come la chiusura di via S.Pietro, come i vincoli urbanistici che abbiamo posto sui “ghetti” della città: d’ora in poi, per i palazzi individuati all’interno del nuovo strumento urbanistico come via Circonvallazione 189, via Adda 77, il Ginko, l’ex Cantina Pedemontana, si potrà procedere a ristrutturazioni e riqualificazioni solamente con una StU, Società di trasformazione Urbana, che sarà mista tra pubblico e privato: il modo migliore per avere sotto controllo la nascita di nuovi palazzi a rischio”
Secondo lei tutto questo è sufficiente?
“Assolutamente no, e questo non l’ho mai affermato. A maggior ragione se è vero come è vero che aumentano le richieste di porto d’armi, aumenta la richiesta di spray anti aggressione, aumenta l’insicurezza ad uscire di casa dopo una certa ora: è un fenomeno se si vuole generalizzato in tutta Italia ma che a Sassuolo, alla luce dei fatti di cronaca che hanno portato la nostra città sulle prime pagine di tutti i giornali, è ancora più accentuato”
Allora?
“Guardi, fin dal mio insediamento ho sempre detto che non può esistere integrazione senza legalità: il rispetto delle regole deve essere il punto di partenza per chi ha il compito di amministrare una città. Anche con azioni forti in tema di repressione dei fenomeni d’illegalità e delle loro cause”.
Iniziando da via Circonvallazione 189
”In quel caso abbiamo avviato un percorso che non sarà lungo: o entro pochi mesi raggiungeremo un accordo di riqualificazione del palazzo con i proprietari, oppure sceglieremo la via più drastica. Palazzi come quello, luoghi in cui chi arriva a Sassuolo per delinquere è sicuro di trovare spazio, tranquillità e affari, non possono più esistere a Sassuolo. Si tratta di luoghi disumani in cui la vita non è vita se non per chi ne trae profitto e, tra questi ultimi, mi permetto di inserire anche alcuni proprietari che affittano a prezzi da capogiro sapendo benissimo che, per farvi fronte, gli affittuari sono “costretti” a subaffittare a personaggi discutibili”.
Poi c’è il condominio I Gerani, in via del Tricolore
“Li la situazione è diversa: non è un palazzo ghetto, è un cantiere ancora aperto in cui diverse famiglie hanno già iniziato ad abitare. Abbiamo emanato l’ordinanza di divieto d’uso, la proprietà si è impegnata a terminare il cantiere in poche settimane. Se non lo farà se ne accollerà le conseguenze”
Quando dice queste cose mi sembra un uomo solo: la sua maggioranza pare non pensarla alla stessa maniera
“Guardi, in passato, in alcuni casi, era vero, ma per il futuro sono ottimista. Punto molto sul Partito Democratico e sul congresso che eleggerà i vertici comunali sabato prossimo. Al centro del programma dovrà esserci la novità, la rottura con il passato nel modo di intendere la politica locale. Trent’anni fa era debole e necessitava di aiuto chi arrivava a Sassuolo attirato dal lavoro ma non aveva una casa, un posto a scuola per il figlio. Oggi debole è colui che ha paura ad andare in piazza per una passeggiata serale. A queste persone va data una risposta e sono certo che il PD saprà cambiare rotta
e farsi portavoce di questa esigenza”