Che siano composte principalmente da giovanissimi stranieri, (minori non accompagnati approdati alle nostre coste, o di seconda generazione…) o che tra le loro file ci siano altrettanto giovanissimi italiani… poco importa, non metterò l’accento su questo.
Sono delinquenti perché come tali si comportano e di fronte a questo le etnie e compagnia bella decisamente passano in secondo piano. Cavalcare l’onda dell’indignazione collettiva, fomentando la diffidenza verso lo straniero non rende più efficace, semmai indebolisce, qualsiasi tesi sull’argomento. Non mi addentro pertanto in considerazioni che fioccano principalmente da una fazione, con scopi e finalità per lo più di natura politica ed elettorale, sulla sicurezza delle città, messa sempre più in pericolo proprio dalla presenza incontrollata, sempre più numerosa e invincibile di stranieri illegalmente sul territorio o anche con tanto di cittadinanza
Quello che importa, quello che rappresenta il tema più urgente è che, da qualsiasi parte venga, la violenza sta prendendo sempre più piede nelle città grandi e piccole. L’impunità, il buonismo, l’approssimazione, l’indulgenza assolutamente incomprensibile e ingiustificabile verso i responsabili di quanto avviene hanno portato ad una pericolosa escalation. Sempre più forti, sempre più agguerrite, sempre più certe dell’impunità, quelle che mi rifiuto di definire “baby gang” sanno di poter tenere in scacco i passanti,gli automobilisti, i mezzi pubblici … come abbiamo visto nei giorni scorsi a Milano, un mezzo dell’ATM è stato preso di mira e bloccato; il conducente, con ammirevole sangue freddo, ha mantenuto i nervi saldi nonostante l’aggressione, nonostante i sassi tirati contro il suo mezzo, nonostante il babbeo di turno si fosse prostrato facendo alcune flessioni proprio sui binari… Episodi simili sono ormai frequentissimi e la popolazione residente, esasperata, chiede insistentemente ( e vanamente) all’amministrazione comunale provvedimenti efficaci per riportare la legalità.
Il filobus attaccato non può fare nulla, in casi come quello citato… Né potrà mai fare qualcosa un’auto della Polizia, circondata e presa a calci e sassate… costretta ad allontanarsi, senza alcun intervento come è avvenuto a Torino. Il pretesto stavolta era “sportivo”, con le ironiche virgolette del caso: una volante della polizia accerchiata e presa a calci dai tifosi del Senegal, al colmo della felicità per la prima vittoria della loro nazionale nella Coppa d’Africa; i senegalesi sono scesi in strada per festeggiare e hanno circondato una macchina della polizia e l’hanno poi attaccata, presa a calci. La vettura è riuscita ad allontanarsi ma è proseguita l’esultanza a suon di calci anche verso le altre auto che erano in fila per strada.
Quello che forse non si è capito abbastanza, non ancora, almeno, è che un fatto simile è la rappresentazione plastica della resa dello Stato.
Non ci si può far niente, se non cercare di andare via senza danno, sembra essere la sola risposta…per inaccettabile e assurda che sia. Comandano loro, e lo sanno.
Questo conta, altro che il colore della pelle e la nazionalità…conta che le bande, sempre più numerose, sempre più agguerrite e violente, di minori, come tali non adeguatamente punibili, riescano a impaurire e bloccare una città.
E smettiamo di usare le espressioni “baby gang” o tifosi. Sono bande vere e proprie e loro sono delinquenti veri e propri.
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Come di consueto, qui di seguito presento brevemente il numero on line da oggi. I titoli in grassetto sono link che portano direttamente ai relativi pezzi. Questo per consentire anche a chi ha poco tempo, di poter sfogliare più agevolmente il giornale, andando direttamente all’articolo interessato.
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Smettiamo di chiamarle “baby gang”…
A.D.Z.
I politici nostrani leggono qualche libro di storia?
Massimo Nardi
Io credo di no. Forse la loro lettura preferita, e anche l’unica, è l’estratto conto della banca alla fine del mese? Non è che poi seguendo questa politica rinunciataria, sull’energia, vedremo il Presidente della Repubblica come fece il Duce in Grecia. Stavolta, però, non sarebbe perché impantanata nel fango, ma perché senza benzina!
Alberto Venturi
Dobbiamo intervenire con il treno in corsa e dobbiamo farlo con le riforme: elettorali, della giustizia, del rapporto fra stato e autonomie locali. Dobbiamo semplificare la burocrazia e modificare il sistema fiscale per aiutare le categorie più deboli, favorendo sul fronte delle imprese gli investimenti e non la speculazione finanziaria.
La Reine
Sabato 5 febbraio 2022, presso il Centro Via Vittorio Veneto, si è tenuto uno spettacolo che ha riproposto il Concerto di Vienna che normalmente viene trasmesso il primo dell’anno
Proporzionale con le preferenze. L’unico modo per restituire la sovranità al popolo
Paolo Danieli
Salvare la democrazia riportando la sovranità al popolo intervenendo sul primo meccanismo che realizza la sovranità, avvero il momento elettorale. Primo passo non può che essere un sistema proporzionale con le preferenze, per dare all’elettore la possibilità di votare per il partito e per il candidato che più lo rappresentano.
Mario ha scelto di morire. Fai buon viaggio.
Ugo Volpi
Capisco e posso arrivare a pensare che il suo sia anche un gesto di generosità; liberare gli altri dal suo dolore, dalle fatiche che la malattia comporta loro. Eppure dentro mi porto dubbi sulle porte che si aprono con le più buone intenzioni e poi portano là dove non si pensava.
Chi seleziona oggi la classe dirigente?
Redazionale
Una volta lo facevano i partiti. Ma adesso? Una volta la selezione la facevano i partiti. E che selezione! Se uno era scemo, mica gliele davano le chiavi della sezione! Bisognava prima di tutto sacrificarsi, lavorare gratis per il partito, sporcarsi le mani di colla per attaccare i manifesti.
Renzo Codarin
Leggiamo la storia senza paraocchi e nostalgie totalitarie. Tante sono le foibe in territorio sloveno e croato davanti alle quali sarebbe auspicabile vedere nuovamente due Presidenti della Repubblica tenersi per mano, ma basterebbe che ogni luogo di sepoltura venisse identificato, censito, esplorato
al fine di ricomporre le salme e reso identificabile attraverso un’apposita segnaletica ed una breve descrizione in più lingue.
Buona settimana e buona lettura del n. 787 – 479.