Nota del segretario provinciale Pd Davide Fava sui costi della politica e sui sindaci
“Tutti a deprecare i costi della politica, ma è ora di parlare dei costi della democrazia”: è l’esortazione del segretario provinciale Pd Davide Fava dopo l’avviso di garanzia alla sindaca di Crema. Ecco la sua nota:
“Negli ultimi vent’anni si sono sprecati fiumi di inchiostro per deprecare i costi della politica, ma oggi nessuno sembra domandarsi chi deve o può sostenere i costi della democrazia. L’esempio della sindaca di Crema che ha ricevuto un avviso di garanzia perché un bambino si è schiacciato un dito contro una porta dell’asilo comunale è emblematico. Un sindaco ha uno stipendio non rapportato alle responsabilità che si assume, non ha copertura assicurativa (se la deve pagare autonomamente), se è un libero professionista non ha copertura di contributi previdenziali, però deve rispondere di qualsiasi cosa avvenga nel suo Comune. Con questi presupposti solo un martire, o al massimo un pensionato benestante, potrà dedicarsi alla cosa pubblica. Lo stesso vale per i partiti. Anche qui fiumi di inchiostro per condannare il finanziamento pubblico, ma ora ci si accorge che i partiti non hanno le risorse per assolvere a quel ruolo di ponte tra le istituzioni e i cittadini che la Costituzione ha loro assegnato. È questa la democrazia che abbiamo in mente? Il rischio vero è che solo chi ha soldi potrà fare politica o scendere in politica in questo Paese. Il Pd modenese chiede che si prendano, al più presto, provvedimenti su queste questioni”.