Si può fare veramente tanto, ma servono anche in questo caso molte risorse.

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E’ la volta di Enzo Rinaldi sindaco di Midolla. Prosegue così l’escursione tra i comuni della provincia modenese dove emerge sempre qualcosa di significativo e di novità politica

Si può fare veramente tanto, ma servono anche in questo caso molte risorse.

 

 

E’ la volta di Enzo Rinaldi sindaco di Midolla. Prosegue così l’escursione tra i comuni della provincia modenese dove emerge sempre qualcosa di significativo e di novità politica

 

Sindaco, Medolla è un crocevia tra la Bassa e Modena. In mezzo però c’è la Canaletto, strada pericolosa e che taglia completamente il suo paese. Si discute spesso di mezzi di trasporto alternativi. Potrebbe essere una soluzione per sollevare Medolla dal traffico oppure le esigenze delle industrie che si sono concentrate sulla Canaletto hanno la precedenza?

 

Anche noi, come ad esempio San Prospero per la Statale 12, abbiamo una strada fortemente trafficata che taglia la nostra città in due. E’ la ex SS 468, ora passata in capo alla provincia. I problemi sono di due ordini.

Per sollevare Medolla dal traffico di attraversamento abbiamo bisogno di una circonvallazione. L’opera è in via di progettazione e, risorse permettendo, sarà possibile realizzarla in tempi contenuti. Tengo a precisare che non si tratta di un’opera faraonica ma di un semplice “by pass” del centro, a sud di Medolla, della lunghezza di 1.900 metri.

Poi c’è la questione del collegamento con Modena, che riguarda tutta l’Area Nord. La situazione è ormai al massimo della criticità, in tutti i sensi.

Sulla SS12 che ci collega con Modena devono essere fatte delle migliorie, come l’ampliamento di alcuni tratti, anche se vediamo tutti l’enorme difficoltà a trovare spazi in questo senso.

Poi va aggiunto che questa strada è rimasta in capo ad ANAS insieme alla via Emilia, e siamo a conoscenza delle difficoltà finanziarie che la società sta attraversando.

Da tempo, infine, si parla di come velocizzare il collegamento con Modena con un sistema alternativo.  L’Unione dei Comuni ha già da tempo costruito delle proposte, fatte pervenire all’Agenzia per il Trasporto Pubbico della Provincia di Modena. Ci si sta lavorando insieme. Cito solo alcuni titoli: realizzazione di tratti di Bus-via, cioè percorsi preferenziale dedicati ai mezzi di trasporto pubblico su gomma; azioni di miglioramento di attraversamenti nei comuni, creando situazioni di precedenza dei Bus con sistemi semaforici. Si può fare veramente tanto, ma è chiaro che servono anche in questo caso molte risorse.

 

Per mesi si è discusso della variante al Prg che riguarda Camurana. I toni sono stati parecchio accesi e forse è stato la vera scossa che ha investito il paese dopo un periodo di pacifica convivenza. Sempre convinti di quella scelta?

 

In effetti è vero vi sono stati momenti di discussione, se vogliamo anche accesi, ma sempre nel rispetto delle idee di tutti.La discussione c’è stata in Consiglio comunale, con alcuni abitanti di Camurana e successivamente anche negli incontri con il Comitato che si è costituito spontaneamente. Io credo che il dialogo sia l’aspetto prioritario nel processo amministrativo di una comunità.

Nel merito, vanno tenuti in considerazione alcuni elementi. La scelta dell’amministrazione di predisporre un intervento di urbanizzazione nelle frazione di Camurana, come del resto per la stessa identica motivazione anche nella frazione di Villafranca, è avvenuta a seguito di richieste precise fatte dagli abitanti delle frazioni stesse. Non dimentichiamoci che all’inizio degli anni Novanta ci si lamentava per la chiusura delle scuole elementari, di negozi e bar nelle frazioni, insomma di morte dei piccoli centri. Le Amministrazioni comunali erano accusate di questo.

 

Dopo la petizione dei cittadini pensate di continuare sulla linea intrapresa di lottizzare?

 

Premesso che a qualcuno di coloro che hanno firmato la petizione non erano stati forniti tutti gli elementi necessari (si parlava infatti di distruzione del parco, di costruzione di enormi palazzi), si tratta in realtà di tipologie mono e bifamigliari, rispettose del contesto della z
ona.

Verranno sicuramente accolte le segnalazioni ed i suggerimenti che cittadini, comitato ed enti vorranno sottoporci.  Siamo convinti che questi insediamenti effettuati nelle frazioni di Medolla rientrino pienamente nel contesto della nostra cultura di vita comunitaria.

 

Medolla e Mirandola sono separate da pochi chilometri ma è emersa una sensibilità diversa nella gestione del caso antenne-telefoniche. Voi vi siete schierati dalla parte dei cittadini, il sindaco Costi invece sta tentennando. Perché questa diversità di vedute?

 

Non credo si tratti di diversità di vedute. Siamo sensibili entrambi al tema così come è posto. Il percorso che abbiamo avviato con i cittadini e con il comitato che si è costituito tre anni fa è stato molto impegnativo.

Dobbiamo tener conto che Mirandola è una città con problematiche diverse.

 

Perché non creare in Area Nord un documento unitario che dia indicazioni di carattere generale proprio sulla questione antenne? Finale e Medolla hanno già votato un regolamento che piace, potrebbe essere lo spunto anche per gli altri Comuni.

 

I regolamenti comunali hanno un’importanza relativa. L’importanza è trovare un accordo con i gestori e con i cittadini.

Un lavoro molto complesso. Certo che vi sono delle norme e dei parametri da rispettare; è tutto definito dal legislatore a livello stato e regione.

 

Lei è assessore alla promozione del territorio dell’Area Nord. Come può un comparto come quello della Bassa riuscire ad invogliare turisti e curiosi a prendere l’auto, magari da Modena, e venire da voi?

 

Proprio per uscire da una situazione che ci vede completamente tagliati fuori sul tema della promozione del territorio e turismo abbiamo aderito a numerose iniziative, l’ultima delle quali è un progetto finanziato dalla Provincia di Modena intitolato “” 5 idee per lo sviluppo ambientale, turistico e culturale integrato dell’Area Nord”

 

 Il centro storico è in continuo rinnovamento. Tanti cantieri per cosa? Passa attraverso l’abbellimento del paese anche il rilancio dell’economia?

 

Bisogna tener conto dello stato di degrado in cui versava il nostro centro: un teatro che da decenni ormai era in stato di abbandono, le vecchie scuole elementari di piazza Garibaldi, i viali del centro in disordine, piante malate e seccate. Questa è la ragione per cui abbiamo avviato da alcuni anni un progetto di recupero del centro, articolato su tutte le direttrici citate, per un’azione di forte rilancio del commercio dei negozi nel centro e della vivibilità del “cuore” di Medolla. A tutto questo si aggiungono un progetto di valorizzazione del mercato settimanale e i numerosi interventi effettuati per le frazioni.

 

Si parla sempre di Cappelletta del Duca. Quali sono gli sviluppi e i tempi per la realizzazione della rotatoria che dovrà inglobare il monumento?

 

La realizzazione della rotatoria nell’incrocio della Cappelletta del Duca è veramente una questione infinita. Sono stati fatti alcuni passi in avanti, ad esempio il recente accordo con gli agricoltori proprietari delle aree, ma c’è ancora tanta strada da fare. Mancano i pareri definitivi della Soprintendenza su alcuni aspetti del progetto che riguardano in modo particolare l’accesso alla Cappelletta, considerato che nella realizzazione della rotatoria il monumento finirà all’interno della stessa.

C’è un dato che non va trascurato; i costi lieviteranno notevolmente proprio in relazione a queste continue modifiche che vengono richieste.

 

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