Un appuntamento diventato imperdibile e consolidatosi durante gli ultimi anni, attestato di modenesità, forse, al pari della Fiera di San Geminiano, considerato il grande numero dei presenti, circa 600 persone, i tanti aficionados della centenaria corale più amata dai modenesi.
Una serata dove il presidente della Corale Romano Maletti ha dato ennesima prova di grande entusiasmo nella 29° edizione dell’iniziativa: tutte le volte che la Rossini canta, è sempre una grande festa per Modena.
La brillante serata, in genere sempre vicina all’inizio dell’estate, si può definire manifestazione di “Musigastronomia”, (la parola è proprio questa), geniale definizione ideata dal mattatore e presentatore della serata, Daniele Rubboli, irrefrenabile musicologo, scrittore e regista di opere liriche nella vita, modenese fino al midollo, grande amante del gnocco fritto, cui ha dedicato anche un libro, (edizioni Il Fiorino),oltre alla recente monografia composta in concomitanza con il 150° anniversario della nascita di Giacomo Puccini; oltre ai tanti altri scritti e testi pubblicati che attestano la immensa e straordinaria cultura di storia del teatro come “Alla corte di Sandrone”, Il Fiorino Edizioni.
Il menù gastronomico della serata è stato preparato e cucinato come è abitudine dai componenti della corale Rossini, eccellenti vocalisti, ma anche grandi gastronomi e cuochi.
Con una un menù esilarante, scritto, sempre frutto della mente geniale di Rubboli, all’interno del programma della serata che così comincia: “Quest’anno lasciamo a digiuno il nostro nume tutelare, Gioacchino Rossini, per fare posto, nel 150° anniversario della nascita, a Giacomo Puccini, grande affamato nella storia della musica, poi raffinato degustatore delle delizie del palato.
“Il menù si apre con gnocco fritto e salumi, così abbondanti da sfamare l’intero staff di Bohème.
A seguire gramigna con salsiccia, tanto appetitosa da tirar su il morale perfino a Madame Butterfly.
Arrosto e prosciutto di Praga capaci di conquistare Edgar, avvolti in un Tabarro di verdure fresche di stagione.
Per concludere dolce principesco, degno di Turandot.
Caffè e nocino neri come gli occhi di Tosca.
Fuor scena, come tradizione, l’assaggio di duringo a seguito della cerimonia, immancabile rituale ormai, del taglio della forma del nostro anfitrione Umberto (Bietta) Panini.
Infine dopo le delizie del palato, le delizie dell’udito con i giovani coristi della Rossini, coro di voci bianche alle prese con un inedito repertorio di brani francesi e di un jingle dei Beatles, noto agli ascoltatori perché adottato come colonna sonora di uno spot per telefono cellulare.
Intermezzi comicissimi che hanno fatto letteralmente ridere a crepapelle tutti i presenti grazie alla interprete dialettale Vanna Panciroli che ha letto due esilaranti brani scritti da Luciano Zanasi, il più divertente compositore di commedie dialettali, vero erede di Ugo Preti.
In seguito, l’immancabile cavallo di battaglia della Rossini , diretta dal maestro Luca Saltini, l’Inno Nazionale del patriota Mameli, in realtà, compositore solo delle parole dell’inno; poi l’Inno alla Gioia composto da Beethoven ed infine l’inno tutto modenese “Ghirlandeina”, che attesta il profondo legame esistente tra la Corale, Modena e tutti quanti si riconoscono nel simbolo massimo della modenesità, oggi oscurato purtroppo dal telo di Mimmo Palladino. Poi il Va’ Pensiero del Nabucco di Verdi, i Carmina Burana di Orff con un omaggio, più che dovuto, alla splendida Napoli, con Funniculì Funniculà, O Sole Mio e tante altre note canzoni napoletane.
Un gentile pensiero col quale si sottolinea che l’Unità d’Italia è un dogma ed un valore irrinunciabile. “Una straordinaria terra napoletana”, ha sottolineato il patriota Daniele Rubboli. Poi il contributo musicale a cura della Banda Cittadina “Ferri” che ha eseguito, diretta da Andrea Pedrazzi, musiche di Ennio Morricone, di Vangelis e musiche di Strauss. La Rossini è reduce da una recente quanto importante quanto inedita tappa a Roma, dove si è esibita con l’accompagnamento della Orchestra Nazionale della Guardia di Finanza per raccogliere fondi per opere di beneficenza nel Mato Grosso. Un evento importante che va ad arricchire il ricchissimo ed autorevole curriculum della Corale. Alla fine della serata, il presidente Maletti ha salutato il caro musicologo Gherpelli, grande estimatore della Rossini, assente sabato scorso, promosso al grado di socio onorario della Rossini che ha compiuto 120 anni durante il 2007. Infine estrazione dei premi della lotteria ed attestati di benemerenza verso soci di vecchia data. Era presente anche il Sindaco e l’assessore alla Cultura del Comune di Bressanone. In rappresentanza dell’amministrazione locale c’era il presidente del consiglio comunale Ennio Cottafavi. Arrivederci ala 30° edizione di “Settenote sotto le stelle”.