Se vince il cittadino non perde lo Stato

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Le sconfitte sono ben altre. Lo Stato è sconfitto, quando il cittadino guarda ad esso con timore e sfiducia; è sconfitto, nel suo più alto compito, quando abbandona i suoi figli, di cui pare si ricordi solo  quando vuole  ""battere cassa"" con infiniti balzelli, sempre più gravosi. La sconfitta dello Stato è nella politica sempre meno virtuosa,  sempre più distante dai cittadini; è nella gestione  approssimativa e cialtrona dell'immigrazione.

Ferrara – Palazzo Giulio d’Este, sede della Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo.


In quella che  assume sempre più le caratteristiche di una guerra, i cittadini sembrano aver vinto una battaglia. Ma il prefetto di Ferrara,  Michele Tortora, che ha dovuto soprassedere, cedendo alle proteste degli abitanti di Gorino contro l’arrivo di una ventina di migranti, ha affermato che “”questa è la sconfitta dello Stato””.

Non  entro nel merito della notizia, trattata in altra pagina dall’ottimo Massimo Nardi, ma commento la frase del Prefetto.

La sconfitta dello Stato, Eccellenza,  a me modesta cittadina,  appare evidente e senza attenuanti, quando i cittadini vedono nello Stato stesso un nemico.

La sconfitta dello Stato si verifica ogniqualvolta un suo figlio è vessato, dimenticato, abbandonato, sfruttato.

Sono ben altre le sconfitte dello Stato, a meno che lo esso  non sia un Moloch spietato cui i cittadini devono  tributare  immensi sacrifici. Lo Stato è sconfitto, nel suo scopo,  quando un suo cittadino ammalato non può curarsi, quando un imprenditore che vanta crediti nei suoi confronti non viene pagato, è rovinato e si uccide.

La sconfitta dello Stato è nella corruzione eletta a sistema, nel quale  il merito non è riconosciuto bensì penalizzato e ignorato; è nella povertà materiale in cui troppi cittadini versano senza tutela, dopo aver perso il lavoro per il fenomeno della delocalizzazione delle imprese che abbandonano l’Italia, in cui il carico fiscale è insostenibile; è nella sicurezza sempre più compromessa, nelle città grandi e piccole, in cui i cittadini  devono fronteggiare situazioni di pericolo crescenti; è nella Scuola che cade a pezzi, metaforicamente, con insegnanti sfruttati, demotivati, malpagati e, purtroppo, materialmente, con edifici fatiscenti  e inadeguati, pericolosi per studenti e docenti.

La sconfitta dello Stato è nella costante progressiva depauperizzazione dell’Esercito e delle Forze di Polizia; è nell’abbandono colpevole in cui versa il nostro patrimonio artistico; è nell’assenza di un vero programma di salvaguardia del territorio; è nel dissesto idrogeologico; è nella difficoltà di accedere alle cure; è nella trascuratezza che abbrutisce le nostre città.

La sconfitta dello Stato è nella politica sempre meno virtuosa,  sempre più distante dai cittadini; è nella gestione  approssimativa e cialtrona dell’immigrazione, è nelle spese inenarrabili ad essa collegate: è nelle discriminazioni nei confronti dei cittadini italiani.

Lo Stato è sconfitto, quando il cittadino guarda ad esso con timore e sfiducia; è sconfitto quando un ammalato devo andare all’estero, per cercare una cura; è sconfitto, quando protegge e tutela categorie già  privilegiate, sacrificando i diritti dei cittadini qualsiasi; è sconfitto, nel suo più alto compito, quando abbandona i suoi figli, che pare ricordare solo  quando vuole  “”battere cassa”” con infiniti balzelli, sempre più gravosi.

Ecco, secondo me dov’è la vera sconfitta dello Stato, il quale dovrebbe, per primi, pensare agli italiani che retoricamente definiremmo figli ma che da figli purtroppo non sono trattati.

Lo Stato  esce sconfitto dalla mancanza  dalla sofferenza dei poveri, dei disabili, degi giovani, dei cittadini.

E, nella fattispecie, lo Stato è sconfitto quando afferma che chiunque, anche i migranti economici, climatici, etc,  abbia il diritto di essere ospitato, ignorando  che ormai l’accoglienza è insostenibile; è sconfitto quando le risorse sono impiegate per  gli stranieri e non per i cittadini italiani; è sconfitto quando le sue scelte determinano tensioni destinate a sfociare in conflitti sociali.

Esce sconfitto quando gli  ottusi e miopi governanti sembrano ignorare che siamo seduti ormai su una polveriera.

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Vi illustro brevemente il numero on line da oggi. I titoli in grassetto portano direttamente agli articoli, per rendere più agevole la consultazione di Bice anche alle persone che hanno fretta e che non hanno molto tempo a disposizione.

 

Se vince il cittadino lo Stato non è sconfitto

di A.D.Z

Abbassiamo i toni sull’immigrazione. Tanto tutto e’ gia’ stato deciso.

di Massimo Nardi

Gli abitanti di Gorino hanno pensato bene di salvaguardare il loro campanile. Giusto? Sbagliato? Ognuno è libero di pensarla come vuole. Io sostengo che la politica del buonismo (accettiamoli tutti) che l’Italia è costretta a subire dall’UE, provocherà solo disastri.

Il terremoto, la casa, il mercato e il bisogno

di Alberto Venturi

L’Italia è forse il paese al mondo con il maggior numero di abitazioni in proprietà, da sempre l’unico modo di avere una certezza per sé e per i figli. Chi è tremenda difficoltà, può darsi che debba spegnere l’acqua calda e il riscaldamento, può darsi che debba mangiare le cose che costano meno in assoluto, ma continua ad avere un rifugio che in affitto non potrebbe  permettersi. 

XXIII SKIPASS

di Corrado Corradi

A Modena, la 23esima edizione di Skipass, salone del turismo e degli sport invernali. Organizzato da ModenaFiere, per migliaia di appassionati della montagna bianca Skipass è l’evento più atteso nel panorama fieristico italiano.Nella rubrica “”Visti da vicino”” la galleria di immagini.

La spesa regionalizzata

di Eugenio Benetazzo

Proseguendo con un altro approfondimento settimanale sul Bilancio dello Stato passiamo in rassegna
uno dei principali centri di spesa per maggior assorbimento di risorse finanziarie: stiamo parlando naturalmente delle regioni.

Scatta l’ Effetto Domino

di Adalberto De’ Bartolomeis

Lo Stato si trova fortemente in difficoltà nel gestire sia  l’accoglienza e le molteplici situazioni, imprevedibili, tragiche e di drammi che a questo fenomeno si accompagnano, sia le crescenti tensioni sociali fra i cittadini esasperati.

 

Auguro a tutti buona settimana e buona lettura del n. 536-209.

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