In una lettera pervenuta di recente a Bice due modenesi concordano tra loro nel lamentare che a Modena una informazione senza censure, senza omissis, tagli o manipolazioni esista solo quando si tratta di descrivere gli incidenti stradali.
Mi chiedo dunque come può essere che Modena possa accettare di diventare sempre più una città imbalsamata , imbavagliata, ingannata con informazioni sempre meno corrette o esaurienti? Può verificarsi a Modena una simile ipotesi senza per questo suscitare un sussulto, una qualche reazione in grado di dare l’allarme da parte di qualche politico ancora sveglio o di qualche pensiero libero non ancora omologato?
Certo è che, con tutta l’offerta presente nelle edicole, appare poco credibile lamentarsi di carenza d’informazioni eppure si avverte tra la gente una percezione ampiamente condivisa di avere a che fare con una informazione che spesso è proposta in modo maliziosamente e dolosamente depistante.
Anche se si rischia per essere catalogato come “imbecille” concordo sul fatto che spesso siamo in balia di una informazione depistante, ingannevole o volutamente reticente.
Vi sottopongo queste mie convinzioni con la speranza di poter leggere anche le vostre idee in proposito.
Obama abbronzato: embè? (non è forse vero?)
“”Ho detto a Medvedev che Obama ha tutto per andare d’accordo con lui: è giovane, bello e anche abbronzato“”. È stata questa la affermazione del nostro presidente del Consiglio Silvio Berlusconi pronunciata durante la conferenza stampa al termine del vertice bilaterale italo-russo e che ha fatto il giro del mondo.
Obama abbronzato? Figuraccia mondiale, sentenziava sdegnata la sinistra. Macché, si è trattato solo solo di una pirlata da oratorio di Silvio Berlusconi, minimizzava la stampa amica!
Mentre la polemica infuriava, col passare delle ore qualche esponente del Partito Democratico parlava nientemeno che di processo di delegittimazione degli Usa nei confronti dell’Italia, portando a prova di questo il fatto che Berlusconi non aveva ricevuto la telefonata di Obama quando invece erano già state fatte a Francia, Germania, Inghilterra, ecc…
“Se qualcuno ha da obiettare sulla battuta relativa all’abbronzatura di Obama, può sempre prendere la laurea del coglione quando vuole. Mi criticano? Li conoscevamo giá ma non pensavamo fossero cosí tanto imbecilli“”.Sic sentenziò il nostro Premier!
Per quasi due giorni la polemica divenne rovente fino quando finalmente “Pronto Silvio? Ciao sono Barak. Alleluia : la telefonata è arrivata!
Per la cronaca, i primi ad annunciare che Obama aveva avuto un colloquio attorno a mezzanotte con il presidente Sarkozy sono stati i francesi. Poi, da quel momento, come era comprensibile, ogni portavoce si premurava di annunciare quanto di competenza e fummo così informati che Obama aveva telefonato ai leader di Francia, Germania, Gran Bretagna, Israele, Giappone, Corea, Canada, Messico e Australia, ma non ancora all’Italia.
Secondo me , non è azzardato credere che il neo eletto sicuramente consigliato in queste sue telefonate, per quanto riguardava l’ Europa, aveva dato la priorità al solito terzetto composto da Francia, Germania e Gran Bretagna. Evidentemente l’Italia, nelle considerazioni di Washington e forse anche di Obama, nonostante gli sforzi profusi dal nostro amato ed impareggiabile premier resta collocata in un gradino più sotto!
Secondo me non avrà sicuramente contribuito ad alzarne le quotazioni presso Obama il fatto che, proprio in quelle ore il nostro presidente del Consiglio si trovasse a Mosca a cazzeggiare in una conferenza stampa congiunta con di fianco un Medvedev ancora fresco fresco di un discorso molto aspro e carico di minacce nei confronti dell’America. Ma, tantè!
Dunque la telefonata giunse e il giorno dopo il direttore di un quotidiano , molto benevolo nei confronti del premier attuale, con un suo editoriale sentenziava: Obama ringrazia Silvio. La sinistra è servita: La sinistra è servita? Scusate , ma giunti a questo punto, letta questa subdola provocazione, ho sentito l’istinto di reagire perché è qui che casca l’asino!
Dopo quello che di veramente inquietante ha affermato il Silvio a Mosca si ha l’impudicizia di nasconderlo,tacerlo continuando sfacciatamente a sviarne l’attenzione con l’innestare appigli per baruffe da cortile.
Già, perché sia da destra che da sinistra c’è la convinzione condivisa che gli interessi superiori della nazione – in questo caso specifico costituiti da gas, gasdotti, petrolio, con annessi e connesse varie ed eventuali – chiedono di essere trattati in colloqui riservati, a microfoni spenti. Si sa che business is business e perciò quando ciò si rende necessario bisogna essere pronti a scaricare sull’opinione pubblica le minuterie, le banalità, che come tante barriere fumogene nascondono i veri fatti, devono distogliere lo sguardo da ciò che invece è bene che il popolo non sappia.
Ma che cosa ha detto Berlusconi, a Mosca di tanto grave, che non riguarda l’abbronzatura e che la stampa nostrana ha sostanzialmente imboscato?
Ha sostanzialmente confermato la sua inquietante scelta di campo nel conflitto russo- georgiano che lo vede in modo incondizionato a difendere l’amico Putin, vittima della “”disinformazione”” da parte di noi occidentali:
Ringraziando Dimitri Medved per l’apprezzamento sul ruolo avuto dall’Italia durante la crisi in Ossezia, il Premier Berlusconi ha osservato: “”La nostra posizione era basata su una diretta conoscenza dei fatti che io credo debba farsi strada nell’opinione pubblica europea e mondiale che ha subito gli effetti negativi di una disinformazione molto lontana dalla realtà””.
“”Il mio invito – ha aggiunto – è stato quello di continuare a far conoscere i fatti veri per come si sono verificati in Ossezia, al fine da rendere consapevoli i cittadini dell’Europa e dell’Occidente di quale sia stata la realtà vera di ciò che si è determinato in quella occasione“”.
Così Berlusconi prosegue questa sua campagna di assoluzione della Russia che è stato il primo paese che dopo seconda guerra mondiale ha invaso in azione di guerra un altro stato con un governo democraticamente eletto. Berlusconi copre questi misfatti perpetrati dalla Russia nei confronti della Georgia e di tutti gli altri paesi Caucasici che i russi rivogliono soggiogati a Mosca. Con questi atti il nostro Premier che si ritiene uno statista, addirittura paraganabile al grande De Gasperi intende difendere i diritti umani calpestati e negati in Russia e dalla Russia. Anzi quando si reca a Mosca così ci racconta Paolo Guzzanti tuttora iscritto al PdL .
Caro Silvio,…quanto a Putin, forse non sai molto su di lui e sulla Russia:
eccoti due notizie in pillole. il conflitto di coscienza permane e, quanto a vomitare, ho vomitato in ricordo dei miei morti, di Sasha, di Anna Politkovskaya che quando tu andavi alla televisione russa a spiegare il paradiso putiniano ai russi, s’incazzava come una belva. poi l’hanno stesa con quattro revolverate e non s’incazza piu’.»
Guarda caso nessun giornale o giornalista parla di questo
Ridurre la visita di Berlusconi a Mosca al fatto che Obama ringrazia Silvio. La sinistra è servita ritengo che in verità ad essere servita non sia stata tanto la sinistra, ma ben serviti sono state le moltitudini di liberi e forti che convintamente lo hanno votato e continuano a stimarlo ed apprezzarlo.
Che fare dunque? Girarsi l’altra parte, assumere l’aria di chi pur tacendo fa trasparire che lui sa ma non può parlare; ci mettiamo in fila uscendo fingendo di entrare?
Oppure timidamente non rinunciamo alla nostra libertà di pensare, alla nostra autonomia di giudizio,a l nostro essere dopo tutto una testa pensante?
Egregio Presidente del Consiglio on. Sivio Berlusconi, provo uguale repulsione nei confronti di coloro che senza motivazione ragionevole, anche se soggettiva, la criticano o la osannano spinti solo da un furore passionale, istintuale ai confini dell’animalesco.
Personalmente preferisco criticarla potendo continuare a guardarla negli occhi piuttosto che tacere ma girandomi dall’altra parte.
Lei afferma Mi criticano? Li conoscevamo giá ma non pensavamo fossero cosí tanto imbecilli“” Io sostengo meglio imbecille, ma intellettualmente libero,piuttosto che furbo mercenario, che servo senza amor proprio; che cortigiano per meschino tornaconto o peggio ancora come clone di un suo acritico fan. Se secondo lei per permettersi tutto questo bisogna essere imbecilli…mi autocertifico come tale…scelgo di apparire ai suoi occhi cosí tanto imbecille