
Intendiamoci, tutto è stato fatto legalmente. Tuttavia legalmente è stato fatto un atto criminoso. Iniquitalia ha potuto impossessarsi dei quattro soldi della povera pensionata solo per un escamotage giuridico permesso dall’ obbligo di far passare le pensioni dalle banche, stabilito dal Califfo sobrio e grigio, come denunciato in tempi non sospetti dalla Lettera Politica.
Se la pensionata avesse potuto ritirare da sola in posta la sua pensione (470 euro!) questa sarebbe stata impignorabile, o al massimo, dopo un provvedimento del giudice, pignorabile solo per un quinto, come giustamente prevede la legge. Non avrebbe mai potuto essere toccata per un debito della figlia. Ma essendo passata sul conto corrente, ha cambiato natura ed è diventato aggredibile in toto. Così con la manovrina di Monti la povera pensionata si è vista privare dei suoi miseri mezzi di sussistenza.
Riteniamo che sia un sistema miserabile per derubare i pensionati degli scarsi mezzi che loro restano per arrivare al fine della vita, magari spesa in anni ed anni di lavoro. E’ particolarmente vigliacco perché colpisce una categoria debole, che non può reagire e che dovrebbe trovare presso i poteri pubblici appoggio ed aiuto anziché vessazione e rapina.
Quante signore Ledda dovranno buttare sul lastrico per recuperare i circa quattro miliardi di euro di denaro pubblico improvvidamente “prestati” dal Califfo ( sobrio e grigio) e dai i suoi vizir (sobri e grigi) al Monte dei Paschi di Siena perchè non finisca a gambe all’ aria e che si presentano di difficile rientro?