Scippo ai pensionati

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Anche atti del tutto legali risultano essere, di fatto, delle gravi ingiustizie.art. di Calibano
 
Non mi sarei mai aspettato che il Califfo sobrio e grigio e le iene beferiane strozzassero i  pensionati.  Invece è successo.  Cito da L’Unione Sarda:  Teresa Ledda, 74 anni, si è  vista svuotare,  per effetto di atto di pignoramento firmato da Equitalia,  il conto corrente. Le sono stati sottratti i soldi da settembre ad oggi. “ Ma io non ho contratto nessun debito” ha obiettato la pensionata. La risposta è stata trovata solo in un cavilloso atto di rivalsa. Sua figlia, cointestataria del libretto su cui  mensilmente viene accreditata la pensione minima della madre (470 euro) aveva contratto un debito di 3000 euro.  Ha tre figli e è in un momento di difficoltà  economica. “ Quei soldi sono l’ unica fonte di sostentamento per mia madre; aiuta anche me e la mia famiglia a sopravvivere . Perché privarcene?”

Intendiamoci,  tutto è stato fatto legalmente. Tuttavia legalmente è stato fatto un atto criminoso. Iniquitalia ha potuto impossessarsi  dei quattro soldi della povera pensionata solo per un escamotage giuridico permesso dall’ obbligo di far passare le pensioni dalle banche, stabilito dal Califfo sobrio e grigio, come denunciato in tempi non sospetti dalla Lettera Politica.
Se la pensionata avesse potuto ritirare da sola in posta la sua pensione (470 euro!) questa sarebbe stata impignorabile, o al massimo, dopo un provvedimento del giudice, pignorabile solo per un quinto, come giustamente prevede la legge.  Non avrebbe mai potuto essere toccata per un debito della figlia.  Ma essendo passata sul conto corrente, ha cambiato natura ed è diventato aggredibile in toto.  Così con la manovrina di Monti la povera pensionata si è vista privare dei suoi miseri mezzi di sussistenza.


Riteniamo che sia un  sistema miserabile per derubare i pensionati degli scarsi mezzi  che  loro restano per arrivare al fine della vita, magari spesa  in anni ed anni di lavoro. E’ particolarmente vigliacco perché colpisce una categoria debole, che non può reagire e che dovrebbe trovare presso i poteri pubblici appoggio ed aiuto anziché vessazione e rapina.
Quante signore Ledda dovranno buttare sul lastrico per recuperare i circa quattro  miliardi  di euro  di denaro pubblico improvvidamente “prestati” dal Califfo ( sobrio e grigio) e dai i suoi vizir  (sobri e grigi) al Monte dei Paschi di Siena perchè non finisca a gambe all’ aria e che si presentano di difficile rientro?    

 

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