In queste ore è piovuto sull’Italia del nord e purtroppo, questo nostro territorio, questa nostra terra nativa, come se fosse divenuta improvvisamente a noi sconosciuta ed ostile è franata provocando lutti e disastri in Toscana, mentre alcuni fiumi sono straripati in Lombardia e nel Veneto
Quando piove con una certa intensità nessuna regione italiana può ritenersi sicura ed immune da questi rischi e pare che sia la sorte a decidere di volta in volta in quale parte colpire in quanto siamo riusciti ad indebolire tutto il nostro ambiente non risparmiando nessun angolo.
Non solo per questi motivi molti di noi sono allarmati e preoccupati per un futuro che ci appare sempre più problematico ed incerto.
Ma c’è di buono che abbiamo una grande capacità di distrarci e da alcuni giorni le vicende di una graziosa giovane, tra l’altro non di cittadinanza italiana sta occupando le prime pagine della informazione e del dibattito politico di sinistra, di centro e di destra. Abbiamo avuto modo chi più chi meno di leggere tutti i risvolti, veri o presunti, della vicenda pertanto non è il caso di riassumerla, ma ritengo invece più interessante valutare le diverse reazioni che sta suscitando e chi in particolare dovrebbe maggiormente farsi carico delle conseguenze che sta procurando.
Essendo trascinato nel fatto anche il nostro premier di conseguenza ogni italiano ha motivi per pretendere di essere esaurientemente informato, ma purtroppo la notizia è tale da aver scatenato un violento gioco delle parti che non aiuta a pervenire a serene valutazioni anche se…
Anche se mi sento di sostenere convintamente che principalmente ai partiti agli elettori di centro destra più che alle opposizioni, che fanno giustamente il loro mestiere ed esercitano a buon diritto il loro ruolo, spetta il compito e la responsabilità maggiore di dare risposte credibili e convincenti a questo affare che indebolisce, per più motivi la figura di Silvio Berlusconi.
In questa prima parte esaminerò quindi le reazione dei giornali e dei politici di centro destra riguardante il caso della ex minorenne Karima Rashida el Marhug detta Ruby rubacuori lasciando alla seconda parte le altre considerazioni e le conclusioni alle quali sarò pervenuto.
I giornali.
Dopo alcuni giorni nei quali tutta la stampa di centro destra aveva di molto minimizzato l’evento è stato Maurizio Belpietro a rompere gli indugi e così domenica 31 ottobre ci deliziava con un suo illuminante editoriale su Libero con il quale così ci spiegava, ci chiariva e ci consolava:
La storia è piena di capi di Stato puttanieri. Il più noto è John Fitzgerald Kennedy, il presidente americano ucciso a Dallas.
Il coriaceo direttore citava dunque un libro di Jed Mercurio, scrittore e sceneggiatore inglese, che descriveva l’uomo che più incarna il mito americano con le seguenti frasi:
«Egli (JFK)ha sempre avuto donne – abbondantemente, in successione,contemporaneamente, sotto forma di amiche di famiglia o di società, ereditiere, modelle, attrici, conoscenze professionali, mogli di colleghi, ragazze incontrate ai ricevimenti, commesse, prostitute – fin da quando scoprì da ragazzo che le donne gli piacevano, e che lui piaceva alle donne».
Ciò nonostante, Kennedy è il politico americano che più piace alla sinistra italiana, la quale, messi in soffitta Stalin, Togliatti e pure Berlinguer, lo ha inserito nel proprio album di famiglia tra i parenti cui esprimere devozione.
Così leggendo sono stato tentato a dedurre che il popolo di destra, essendo concreto e realista guarda alla sostanza delle cose, quindi sorride o alza le spalle di fronte a simili facezie e non si fa condizionare dalla eventualità che il suo capo possa essere considerato nel privato un puttaniere e in ciò si diversifica dalla sinistra che sa gridare allo scandalo solo perché ipocrita. Infatti come si può leggere poi nei vari commenti di lettori che condividono queste saggio editoriale si rimarca il concetto che è meglio “puttaniere” che “ frocio” come lo è il “sinistro” governatore della Puglia, o il frequentatore di transessuali come lo è stato l’altro, anch’esso sinistro, ex governatore del Lazio.
Dunque Belpietro va a riesumare JFK anche per dimostrare che pur nell’america puritana quel grande popolo sa guardare oltre il così detto buco della serratura… Sarà, eppure il direttore di Libero, come me che non sono neanche giornalista, era perfettamente consapevole che non era necessario spingersi fino al lontano 1963, anno dell’assassinio di Kennedy, ma bastava fermarsi al 1988 per constatare che Gary Hart , brillante avvocato, favorito nella corsa alla presidenza per il Partito Democratico, dovette bruscamente abbandonare la contesa, ancora nella fase delle primarie, a causa della scoperta di una sua relazione extra coniugale con tale modella Donna Rice.
In effetti nonostante la nuova strada che Belpietro indica oggi andando a scomodare Kennedy resta il fatto che il modo di ostentare certi “vizi privati e pubbliche virtù”da parte dei politici fa del nostro paese una anomalia negativa non molto diffusa negli Stati civili.
In modo più pertinente, secondo me, nell’editoriale di Ernesto Galli della Loggia sul Corriere della sera del 01 novembre 2010 si sostiene che per il Pdl e per il Premier Non è più il tempo dei camerieri zelanti e bugiardi. È giunto il tempo della verità.Mi chiedo infatti che senso ha, che giovamento si spera di ottenere nello schierarsi nel gruppo degli adulatori, difensori ad oltranza del capo anche quando sbaglia.
Intanto nel frattempo tutti i giornali riportano questa dichiarazione:
Sono un ospite unico, direi irripetibile, gioioso e pieno di vita: amo la vita e le donne» (Silvio Berlusconi, Bruxelles, 29 ottobre 2010).
Di questo suo amore credo che sia noto a tutti gli italiani e non solo: (guarda x conferma)
lunedì 01 novembre 2010, su il Giornale, Paolo Bracaloni intervista il ministro Gelmini.
Sugli assalti al Cavaliere:
“”Ogni sei mesi spunta una falsità, ma così rafforzano Berlusconi: vincerà per altri dieci anni. Io ad Arcore? Ci sono stata mille volte e non ho mai visto festini. Il governo sta facendo molto bene”” (sic!)
Si dice che siano «sconvenienti» certe serate, e che alle istituzioni serve «dignità».
«Troppo facile costruire menzogne e poi scandalizzarsi. Berlusconi non si è mai dipinto come un bigotto ma è certamente una persona perbene. Non è però un ipocrita, ha sempre dichiarato la sua passione per le belle donne, ma da qui ad attribuirgli relazioni con minorenni ce ne passa…».(il Giornale del 01/11/2010)
In effetti, bisognerebbe ricordare alla on.Gelmini, che passerà alla storia più che per la sua inconsistente pseudo riforma, per la sua promozione ad avvocato ottenuta grazie ad un concorso sostenuto in Calabria e non nella sua provincia, che chi ha accusato il nostro premier di questi frequenti trasgressivi eccessi , per la prima volta, è stata nientemeno che la sua seconda moglie signora Veronica Lario.
Probabilmente questa dichiarazione del ministro lascia pensare che la on. Mariastella condivide il pensiero del prode Vittorio Feltri, ritenuto da molti elettori di Silvio Berlusconi, un gigante nonché the number one del giornalismo italiano, che riservò alla signora Veronica un “nobile” editoriale “Veronica velina ingrata”.
Ma non si faccia scrupoli l’on. Gelmini perché si trova in buona compagnia:
“velina ingrata” e anche “infedele” sostenne di lì a poco, sempre sulle colonne de il Giornale la sedicente paladina di tutte le donne deboli ed indifese on. Daniela Santanchè in soccorso, per l’occasione, anche delle ragioni del povero Silvio!
Eppure è mai possibile che nessuno, dico nessuno , senta l’esigenza urgente non di condividere , ma almeno di riflettere su quanto scrive a proposito del PdL e del suo capo “il modo di reclutamento e la qualità del suo personale politico, sempre cooptato e quasi sempre improbabile e raccogliticcio, quasi sempre privo di vera esperienza e di legami con l’elettorato (e in più di un caso anche di dubbia o accertata pessima origine); l’assenza patologica al suo interno di discussione e di decisioni collettive; l’ottuso compiacimento plebiscitario, il disprezzo plebeo per la costruzione di qualunque consenso che non sia quello da comizio. E infine il carattere e lo scopo del proprio programma, del proprio ruolo politico generale. Non si può campare in eterno sull’abolizione dell’Ici o sull’opposizione virulenta alla sinistra e alle procure della Repubblica. L’Italia ha bisogno di qualcos’altro. Di molto altro. Per tutto ciò è inevitabile dispiacere al Cavaliere? Certamente. Ma il destino di un’ormai lunga e importante avventura politica oggi si decide su questo e solo su questo: sulla verità e sul coraggio di dirla. Ernesto Galli della Loggia (Corsera del 01 novembre 2010).
Nel frattempo, in quello che fino a ieri mattina era catalogato come un paese del terzo mondo, una donna è stata eletta 36° Presidente del
Brasile .
La signora Dilma Rousseff subentra a Lula che dopo otto anni di governo ha dovuto lasciare la poltrona a prescindere.
Sempre nel frattempo nella giornata di ieri è arrivata una nota a firma di Silvio Berlusconi:
«Una mia defezione procurerebbe danni seri al centrodestra e a tutto il Paese».
Dunque essendo l’on. Berlusconi sceso in politica dal 1994 in sedici anni non è stato in grado di assicurarsi un suo successore o una squadra in grado di garantire la guida del suo partito e del Governo.
O il nostro premier si crede immortale o c’è materia sufficiente perchè il suo popolo di elettori e di eletti cominci a meditare profondamente e seriamente sul che fare di fronte a chi farnetica “dopo di me …il diluvio!
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Fine della prima parte
La seconda parte verrà pubblicata giovedì 4 novembre p.v.