Nella risoluzione il consigliere sottolinea “”l’importanza di una rete articolata di servizi sanitari, sociali ed educativi per l’infanzia e l’adolescenza”” e chiede la disposizione di un elenco regionale dei professionisti in materia
Un elenco regionale dei professionisti con competenze ed esperienza nell’ambito dei trattamenti per i disturbi dello spettro autistico e un fondo per il sostegno alle famiglie dei minori con disturbi autistici per avvalersi di programmi psicologici e comportamentali strutturati.
Lo chiede in una risoluzione alla Regione Michele Barcaiuolo (Fratelli d’Italia) specificando che “”nel 2018 sono stati 3.769 i minori affetti da disturbo dello spettro autistico in carico alle strutture territoriali di Neuropsichiatria infantile delle Ausl dell’Emilia-Romagna””. Secondo il consigliere gli studi e la pratica dimostrano come sia importante “”poter disporre di un’articolata rete di servizi sanitari, sociali ed educativi per l’infanzia e l’adolescenza dove collocare anche gli interventi a favore dei soggetti con disturbi pervasivi dello sviluppo””.
“”La Regione Emilia-Romagna grazie al progetto PRI-A (Programma Regionale Integrato per l’Assistenza alle persone con disturbo dello spettro autistico – ASD) ha strutturato la rete organizzativa regionale dei servizi competenti in questi disturbi””, scrive il consigliere. Da qui la richiesta di tenere un elenco dei professionisti che sarà “”aggiornato dalla direzione regionale competente in materia di salute e integrazione sociosanitaria insieme a quella in materia di inclusione sociale””.
Il consigliere nell’atto ricorda poi che l’Emilia-Romagna dispone anche del Fondo regionale per la cura dei soggetti con disturbi autistici in cui confluiscono risorse regionali, nazionali e contributi da privati e che la Giunta avrebbe stanziato “”ulteriori 2 milioni di euro per le cure dei bambini autistici più piccoli, fino ai 6 anni d’età””. “”Attualmente – aggiunge – si sta lavorando anche per migliorare la presa in carico della persona giovane adulta con autismo con la costruzione di percorsi dedicati””.
Il consigliere riporta quindi l’esempio della Regione Lazio che avrebbe emanato “”un regolamento per la disciplina degli interventi a sostegno delle famiglie dei minori”” e chiede quindi l’impegno della Regione per istituire un fondo ad hoc per quelle famiglie con bambini fino ai 12 anni “”che intendono liberamente avvalersi dei programmi psicologici e comportamentali strutturati, dei programmi educativi nonché degli altri trattamenti riconosciuti scientificamente””.
(Francesca Mezzadri)