Saman Abbas, diciottenne pakistana, viveva a Novellara nella Bassa Reggiana. La sua scomparsa, la sua sempre più probabile uccisione, secondo gli inquirenti, sono l’epilogo tragico di violenti litigi e dissapori in famiglia per il rifiuto della ragazza al matrimonio combinato dai parenti. La Procura di Reggio Emilia indaga per omicidio cinque persone, al momento: i genitori, due cugini e uno zio. Il cerchio che pare si stia ormai stringendo, ha il suo punto di forza nella testimonianza del giovanissimo fratello della vittima, minorenne, ora in una comunità protetta, il quale avrebbe ricevuto l’atroce “confidenza” dello zio, ritenuto dagli inquirenti l’esecutore materiale.
Non si condannano le persone con i verbi al condizionale, non intendo pertanto trattare dell’omicidio presunto. Ciò che colpisce profondamente, è, per l’ennesima volta, la differenza con la quale si giudicano questi delitti.
Il silenzio assordante, in particolare, di chi ha fatto della lotta alla violenza sulle donne la propria bandiera e che per Saman…tace..
Femminicidio è una parola che uso assai di rado, ritengo infatti che l’omicidio riunisca entrambi i generi… Ma, per Saman, uso questo terribile termine e mi chiedo: – Non è femminicidio, quello di Saman? – È giusto chiedersi anche perché non ci sia per questa giovane lo stesso sdegnato dolore, la stessa indignazione senza fine, che suscitano altre donne uccise, anch’esse per mano di familiari, mariti separati, compagni lasciati …
La terribile violenza della quale è stata vittima Saman, perpetrata nella cerchia familiare seguendo consuetudini, rituali, leggi a noi assolutamente inaccettabili e incomprensibili, è, tuttavia, dalla nostra ipocrita società considerata quasi un affare privato, una questioncella di famiglia nella quale non si debba ficcare il naso… Come dire che sono usanze loro, tradizioni loro, accettando di fatto la mostruosità che la morte per mano dei familiari sia la normale soluzione per le donne che non si attengono alle regole di vita del Pakistan.
Contro ogni logica, si potrebbe ancora sperare che Saman sia riuscita ad allontanarsi, si faccia viva dal Belgio, dove suo padre (peraltro precipitosamente rientrato in Pakistan con la moglie non appena scomparsa la figlia) ha detto che si trova, rispondendo alle domande degli inquirenti. Se la speranza, benché ridotta al lumicino, che sia ancora via c’è, hanno comunque ucciso i sogni, il desiderio di libertà e indipendenza di questa giovinetta. E, guardando le due immagini, della stessa Saman, si ha una stretta al cuore e l’impressione che ne abbiano mortificato e ucciso persino la bellezza. Non parrebbe neppure la stessa ragazza, tanto sono differenti le foto. Eppure, è sempre lei. Saman rifiutava un matrimonio combinato e in questa cultura, la disobbedienza femminile, a qualsiasi imposizione, è inaccettabile. Qualcuno ha parlato di un “delitto d’onore” quando, invece, si tratta sempre e solo di un delitto d’orrore.
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Come di consueto, qui di seguito presento brevemente il numero on line da oggi. I titoli in grassetto sono link che portano direttamente ai relativi pezzi. Questo per consentire anche a chi ha poco tempo, di poter sfogliare più facilmente il giornale.
Delitto d’orrore
A.D.Z.
L’ultimo saluto ad Amedeo di Savoia Duca d’Aosta
Massimo Nardi
Il Duca è stato più volte a Modena e a Fiorano. Ho avuto l’onore di conoscerlo, come mostrano le immagini allegate. Di vasta cultura militare, era anche un abile conversatore in ambito automobilistico quasi al pari di un ingegnere. Di grande stile, si sapeva adattare alla situazione e alla persona che aveva di fronte. Stringeva la mano callosa a un operaio con la stessa affabile gentilezza riservata a qualche quadro. Con lui se ne va un vero signore e anche un pezzo della mia giovinezza
Alberto Venturi
Il comunismo e l’anticomunismo sono finiti da un po’ e perciò questa spinta verso il centrodestra dell’Italia va ricercato altrove; non in meriti di governo, piuttosto nelle politiche ‘non volute’ dal centrodestra e non governate dal centrosinistra, come l’immigrazione, la giustizia, la microcriminalità
La Reine
Memorabile concerto al Centro Via Vittorio Veneto, con gli allievi dei Maestri Llukaci – Biancucci che hanno stupito e incantato il numeroso pubblico presente con la loro bravura e con la loro passione.
Ugo Volpi
Una o più iniziative ricorderanno Seid Visin, un talento dal cuore fragile, scomparso tragicamente
27° Festival Cabaret Emergente
Corrado Corradi
Il sogno di Riccardo Benini, Deus ex machina della manifestazione, di poter effettuare la serata finale dal vivo ed in presenza del pubblico dopo ben 504 giorni si è avverato.
Il DDL Zan? ottimo per vendere un nuovo vino rosato…
Maddalena Morgante
Un noto produttore di blue jeans che, guarda caso, propone il “primo vino a-gender“,né bianco né nero, dove la massima libertà è essere sé stessi..”
Peter Del Monte: lettera controvento
Francesco Saverio Marzaduri
Un ritratto in fo
rma di lettera sul compianto Peter Del Monte, regista e sceneggiatore, mancato lunedì 31 maggio a Roma.
Buona settimana e buona lettura del n. 752– 447.