Oggi si compete anche e soprattutto fra territori e l’economia locale dipende anche da come i territori sanno porsi nel quadro globale.
Si tratta però di un problema anche di natura dimensionale: l’area Reggio+Modena è da anni giudicata sufficientemente ampia e “”dotata”” per costituire un sistema integrato territoriale in grado di valorizzare al meglio le eccellenze di ognuna delle due province. Il caso dell’Università di Modena e Reggio è emblematico e positivo.
Ora occorre, a mio parere, rilanciare almeno su tre fronti, immediatamente:
INNOVAZIONE E TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
I primi passi sono in corso, occorre costituire un unico tecnopolo articolato in diverse parti (Reggio Innovazione, Democenter-Sipe, Ex-Fonderie), fortemente qualificato e sinergico (Università, Imprese, Camere di Commercio, Regione),
FIERE
Occorre pensare a maggiori sinergie collaborazioni, se non anche ad un solo ente, fra le due strutture fieristiche, pur nell’ambito del sistema regionale che si sta consolidando,
FORMAZIONE
Occorre tentare di costituire a breve termine un solo grande e qualificato ente di formazione a prevalente partecipazione pubblica, ma in grado di servire tutte le tipologie richieste dal mercato e dalle organizzazioni pubbliche, migliorando l’efficienza e l’adeguatezza alle esigenze di oggi e di domani. Aggregazioni provinciali sarebbero, a mio parere, insufficienti e continuerebbero a mostrare difficoltà di sostenibilità, anche di carattere economico. Serve un grande attore che si misuri, senza alcuna sudditanza, con le migliori esperienze private regionali e oltre.
Assessore alle Politiche Economiche e Società Partecipate del Comune di Modena