In un liceo milanese, un professore di storia e filosofia (!!!) si rifiuta di fare lezione perché uno studente (ma erano di più) era vestito da donna.
La mia domanda è: gli ha domandato il perché di una simile scelta, visto che, a quanto pare, non è il normale abbigliamento di quello studente?
Se sì, quindi imparando che era una forma di solidarietà nel giorno contro la violenza sulle donne, ha ritenuto più importante l’abito che la sostanza.
Se ha deciso a priori, ha rinunciato ad ogni confronto, agendo in base a pregiudizio.
In ogni caso un prof non rifiuta di fare lezione, ma fa lezione affrontando l’argomento e discutendo con i suoi allievi. Ha fatto bene la dirigente a promettere un provvedimento disciplinare per ’la mancata garanzia del diritto allo studio degli studenti, da parte dell’insegnante, il quale si veste da martire: “”Se il sottoscritto deve essere la pietra dello scandalo perché qualche nodo della situazione ormai insostenibile del sistema scolastico venga finalmente al pettine, ebbene ben venga. Se il sottoscritto deve pagare un prezzo per tutto questo – il prezzo dell’isolamento e dell’ingiustizia – ebbene è disposto a pagarlo””. Vola basso. Hai semplicemente rifiutato di fare il tuo dovere perché davanti avevi un ragazzo vestito da donna, tra l’altro con motivazioni giustissime.