Ridare colore alla città

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La lista civica Modena a Colori sarà presente , nelle prossime elezioni amministrative, anche nelle 4 Circoscrizioni .Questo impegno è stato affidato ai giovani che così si sono espressi parlando dei loro prossimi impegni politici.

“La meglio gioventù modenese” si candida nelle 4 circoscrizioni nella lista civica Modena a Colori  per “ridare colore alla città” e debutta in politica utilizzando l’avveniristica piattaforma Face Book e My Space: i portali internet dove avviene ormai il maggior scambio d’informazioni, dibattiti e blog su argomenti di tutti i generi, due social network sempre più fruiti e consultati da utenti che, d’abitudine o per motivi di tempo o lavoro non hanno modo di vedere il telegiornali locali o quotidiani modenesi.

Già 70 i contatti giornalieri in tre giorni dalla nascita dei due siti, una vera e propria discesa nell’agone telematico politico e 63 nuovi amici che hanno già aderito al progetto dimostrando entusiasmo verso un nuovo modo di parlare di politica, lontano dagli schemi della politica tradizionale.

Tre sono i giovanissimi ideatori e creatori, con ricco curriculum promettente, della piattaforma internet di Modena a Colori, dedicata prevalentemente ai giovani:

Michele Laurenzana, 24 anni, laureando in Ingegneria Edile Architettura all’Università di Bologna, già distintosi per aver partecipato al “16 International Urban Planners Exibition” nella città di Nis in Serbia ed anche alla mostra “Now planning in Tuzla” nella città di Tuzla in Bosnia.

Poi Andrea Morselli, 26 anni, ingegnere elettronico progettista presso la Ask Industries Automotive ed infine Vincenzo della Marca, 25 anni, ingegnere elettronico, ricercatore presso l’Ateneo di Modena e Reggio Emilia che lavora attualmente al progetto “Materiali per memorie non volatili applicate a computer di ultimissima generazione”.

Un valido biglietto da visita coniugato con una concezione fortemente pragmatica della politica come confermano le dichiarazioni rilasciate dagli intervistati.

 “Non siamo interessati ad un ceto politico autoreferenziale che si moltiplica prebende e poltrone col tacito consenso di maggioranza ed opposizione”.

Poi aggiunge un altro

“I nuovi progetti delle “avveniristiche piazze” presentati dall’architetto Botta quanto costeranno alla collettività ora che anche la florida economia modenese sta entrando in recessione e presto aumenterà in rapida progressione il numero dei cassaintegrati o delle industrie o ditte che chiudono? ”.

  “Noi riteniamo che Modena – continua il baldo giovane –  sia una meravigliosa piccola città di impronta medievale ed ottocentesca e strutturalmente riteniamo che tale debba restare con le “piazze della discordia” aperte, libere ed a libera disposizione dei modenesi: ad esempio in piazza Mazzini ci sono già tanti alberi che impediscono la vista della nostra bella Sinagoga eretta dopo l’unificazione d’Italia e dedicata al padre della patria Vittorio Emanuele II: quando anche tutti gli ebrei divennero italiani così come lo divennero i toscani, i piemontesi, i  sudditi dello stato pontificio, i sudditi del nostro ducato estense e del regno delle due Sicilie.

Sono giovani che giudicano bene la nobile figura di Garibaldi, uno degli intervistati, con piglio un po’ guascone, ha garantito: “Se Garibaldi ha fatto l’Italia noi rifaremo Modena!”.

Hanno citato anche il grande scrittore St. Exupery:

Se vuoi costruire una barca, non pensare alle tavole, al legno ed ai lacci ma cerca di risvegliare la voglia del mare” .

 Cioè evitiamo – aggiunge Daria Vecchi, laureanda in Scienze della formazione –  che tante discussioni in consiglio comunale si avvitino su  questioni di lana caprina ed evitiamo di parlare di temi che riguardano esclusivamente la politica nazionale ed internazionale e parliamo di strade, sicurezza, viabilità riguardanti Modena e tutto il territorio modenese, visto che Modena a Colori costituirà una sua lista nelle elezioni del consiglio provinciale per andare a verificare dove si verificano sprechi, disservizi e lungaggini burocratiche che fanno imbestialire il signor Rossi o la signora Maria”.

 

 Circa poi l’ipotesi di installare un servizio col calesse ed i cavalli in piazza Roma – concludono tutti i presenti quasi all’unisono –  presto i modenesi saranno talmente in bolletta che forse i poveri cavalli diventeranno più probabilmente bistecche, un’alternativa migliore ad un vano divertimento costoso quanto forse inutile ed un insulto alla miseria in un’epoca di recessione che, secondo tutti gli analisti finanziari del mondo, avrà le stesse tragiche dimensioni di quella del 1929: insomma il mondo crolla nella più buia crisi finanziaria,
economica e sociale e qui gli amministratori pensano a realizzare inutili orpelli deturpanti nelle più belle piazze di Modena che resteranno solo sulla carta: forse per creare un diversivo da problemi ben più gravi come il piano estrattivo provinciale delle cave di ghiaia, la cementificazione della città, il raddoppio dell’inceneritore e la mancata tutela dell’ambiente come ben attesta il telo di Mimmo Paladino, costato una cifra enorme ai contribuenti, che prima era bianco ed ora sta diventando praticamente nero a causa dell’inquinamento atmosferico”.

Bene,  largo ai giovani dunque.

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