Consiglio Comunale
Gruppo Consigliare Forza Italia
Oggetto: ri apertura del C.I.E. oggi C.P.R.; richiesta di assunzione d’impegni da parte del Ministero del’Interno. Se ben gestito, con “nuovo” personale dedicato, il C.P.R. potrebbe allievare il peso per le Forze dell’ordine che oggi devono sobbarcarsi a lunghe e costose trasferte per spostare anche di centinaia di chilometri i clandestini trovati sul nostro Territorio
Il Consiglio Comunale di Modena preso atto:
- che il Ministero dell’Interno ha indicato Modena con la struttura dell’ex C.I.E. di via La Marmora (Centro Identificazione ed Espulsione), struttura detentiva prevista dalla legge Turco-Napolitano del 1998 e dalla successiva Bossi-Fini del 2002, come futura sede del Centro di Permanenza per il Rimpatrio (C.P.R.) atta a rimpatriare i migranti clandestini nei loro Paesi;
- che questa indicazione travalica le possibilità di scelta/accettazione delle Amministrazioni locali;
- che questo Centro sarà l’unico in Emilia Romagna ed uno dei 18/20 che dovranno ospitare complessivamente fino a 1.100 persone, numero palesemente sottostimato di fronte alle reali necessità imposte da numeri in progressivo aumento (nei primi 3 mesi del 2017 sono arrivati in Italia via mare 24.515 migranti e alla fine di aprile si presume siano arrivati quasi a quota 40.000 con un aumento per i primi 3 mesi del +29%) e di cui si presume, sulla base delle precedenti esperienze, che oltre l’85% non abbia i requisiti per essese accolto;
- che il C.I.E., la precedente struttura da cui il C.P.R raccoglierà il testimone a distanza di quasi 4 anni dalla chiusura ( agosto 2013) ed esercitando pressapoco le stesse funzioni, causò notevoli problematiche alla Magistratura e alle Forze dell’Ordine “modenesi” in quanto la gestione era condotta più o meno con le sole forze già presenti in Provincia, con notevole sovraccarico di sforzi indebolendo così in misura rilevante la Sicurezza nella nostra Provincia distraendo 27 agenti dai compiti d’Istituto;
rivolge appello all’Amministrazione per
accettare questa apertura, collaborando nel miglior modo possibile con il Ministero dell’Interno, purchè:
- siano garantiti adeguati rinforzi in termini di uomini e mezzi per la gestione del C.P.R. stesso mediante una struttura dedicata che non gravi in alcun modo sulle Forze dell’Ordine modenesi (Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Polizia locale) già oggi sottorganico e con alcune decine di uomini della Questura impegnati all’Ufficio Stranieri per passaporti, identificazioni, certificazioni;
- che mediante concerto del Ministero dell’Interno e del Ministero della Giustizia sia rinforzato l’organico della magistratura prevedendo per Modena almeno un nuovo magistrato, e il personale di supporto, a questo dedicato;
- sia stipulato formale impegno del Ministero dell’Interno affinchè le persone che saranno ospitate all’interno di questa struttura provengano solo dal Centro identificazioni e smistamento di Bologna e non direttamente da altre Regioni dando precedenza a clandestini presenti sul Territorio modenese;
- di formulare auspicio che a livello nazionale vengano messe in atto politiche di accoglienza idonee ad aiutare nel modo più ampio i profughi provenienti da zone di guerra e politiche di respingimento e/o reimpatrio per i clandestini e/o migranti non in regola che è impossibile accettare nel nostro Paese.
(Forza Italia)