Oggi, a conferma della tesi, possiamo dare uno sguardo alla posizione della Stampa internazionale sulla prossima crisi economica e che in una “Lettera” recente, indicavo iniziata a maggio di quest’anno.
Come accaduto con il “botto” Lehman del 2008, nonostante i chiari segnali nei due anni precedenti, quando la Stampa si era ben guardata da avvisare della reale situazione, oggi si sta ripetendo lo stesso copione. Solo qualche accenno – il via non è ancora stato dato dai burattinai – ma i colpevoli sono già alla sbarra.
Il motivo? Lo abbiamo detto sopra. Quando la crisi scoppiò nel 2008, ecco l’invenzione: i derivati Qualcosa di difficilmente comprensibile, che ha confuso la gente quel tanto che bastava per far credere che “il mercato”, questa entità soprannaturale governata da draghi e demoni, si era ribaltato e che nessuno poteva essere ritenuto colpevole.
I cittadini hanno incassato il colpo grazie a Governi imbelli e venduti al turbocapitalismo (come scrive il marxiano Fusaro), vedendosi almeno dimezzati i risparmi, per molti, di una vita. BPVerona è tra gli apici del ridicolo.
Oggi la recessione – già in atto – si avvicina ed il mainstream globalista sta già iniziando il ” j’accuse”. I colpevoli? Trump, Brexit, i sovranisti, la Destra.
Trump in realtà, sebbene in contrasto con la FED, sta recitando la parte assegnatagli: coprire la FED e le banche centrali attraverso un’assunzione di responsabilità – dazi alla Cina, distrazione di massa con Iran – che potrebbe costargli la rielezione ma che potrebbe essere merce di scambio di qualcos’altro. Di fatto, molti economisti “non di regime” scrivono da anni che la situazione economica che portò alla crisi del 2008 non è mai stata risolta e che la politica del QE è stata solo accanimento terapeutico.
In Europa le prefiche globaliste, con in testa la Ursula, stanno già strappando i capelli alla BREXIT che sarà chiamata madre di tutti i mali e colpevoli saranno i sovranisti che con le loro politiche anti-immigrazione e anti-euro hanno causato la recessione.
Preparatevi al rogo.