Da piccolo ero un ragazzino terribile.Niente di particolarmente grave e serio. C’erano meno opportunità,meno Soldi,meno costosi diversivi.La strada era la palestra di tanti.Ci si riuniva in gruppi di ragazzi di quartiere e ci si divertiva con ciò di cui si disponeva. Cioè poco. Insomma eravamo una generazione di Sciuscià post guerra.
Alzi la mano chi non ha tirato un sasso ad un lampione.Chi non ha visitato di soppiatto un edificio ancora bombardato e dove fuori stava scritto :Attenzione non entrare bombe inesplose.Chi non ha rubato ciliegie ad un contadino.Chi non ha fatto uno sberleffo ai gufi, una volta i vigili si chiamavano cosi’,scappando poi a gambe levate. Io ero un terribile ragazzo che faceva a sassate fra Via Palestro e Via San Martino. Eravamo una famiglia patriarcale ed essendo il più piccolo spesso i grandi di famiglia, a turno,me la facevano passare liscia. Ma come diceva mia nonna, allargando le braccia, il “”Troppo stroppia”” e ,comunque,presa dal solito buonismo mi sgridava allungandomi,comunque,una fettina di polenta sotto al tavolo dove mi ero rifugiato. Ma poi la sera arrivava a casa il vecchio nonno Emiliano , un nome che è tutto un programma per un Modenese Doc, che messo al corrente delle ultime bravate si slacciava la cinghia dei pantaloni e mi faceva pagare il dazio. Tutto questo per ricordare e ricordarmi che mi sono raddrizzato,obbligatoriamente,la schiena ed ho imparato a comportarmi come un piccolo milordino. Insomma una politica familiare di poca carota e molto bastone. Un consesso di persone dove il vecchio patriarca aveva l’ultima parola senza farsi influenzare più di tanto dagli altri componenti del gruppo. Ricordandomi di questo ho assimilato alcune parole di Prodi dette nel corso delle sue interviste. “”Ho un randello nodoso e lo userò contro tutti quelli che sono contro di me””:Ovviamente inteso per la realizzazione di quel programma che ci intende far digerire. Sto aspettando che cominci ad usare questo randello. Però,come tante altre,mi sembra una affermazione utopica e forse si è già dimenticato in quale armadio sia nascosto questo nodoso bastone. Vedo invece regalare carote a destra e manca.
Nessun preciso intervento verso i dissidenti.Nessuna randellata ai tanti incompatibili all’interno della coalizione del centro sinistra.Nessuna vera botta in testa a tutti quelli che stanno dall’altra parte. Solamente promesse di risolvere i problemi per il nostro bene. Ma allora il randello rosso lo userà dopo !.Quindi verso di noi tutti .A casa mia si dice:Ogni promessa è debito Le elezioni politiche di Aprile “” Dovrebbero”” essere vinte dalla sua coalizione quindi aspettiamoci sangue,lacrime e sudore.A tutti noi randellate a più non posso a “”Loro”” ,i vari impresentabili, carotine o tutt’al più qualche grattatina alle piante dei piedi con qualche piuma di struzzo. E noi ritorneremo ad essere tanti ragazzi di strada che continueranno a tirarsi pietre uno contro l’altro .Abbiamo quasi due mesi per riconfermare una leadership che sicuramente ha fatto dei danni ma che altrettanto sicuramente ha capito che si possono rimettere le cose a posto perchè se avessero la fiducia del 51 percento degli Italiani questa volta un nodoso randello potrebbe essere tirato fuori dai nostri stessi armadi.Caro Professor Prodi cominci a randellare in casa sua. Forse solamente così potrà avere qualche carotina in più di quelle che lei si sente già in tasca. L’aspetto in televisione con il suo bastone.
Sempre che abbia il coraggio di presentarsi. Attento però che il suo randello rosso non si tramuti in una ulteriore zappa da darsi sui piedi.Che cosa devo aggiungere d’altro ?.Vinca comunque il migliore nel bene di questo paese che oramai non ne puo’ più nè di lei nè degli altri. Sono disposto a prendermi anche qualche randellata da lei ma per cortesia cominci per primo ricordandosi del famoso Mea Culpa.