20 maggio 2012
Quando la quotidianità diventa un lusso

Tutto è iniziato nella notte. Chi se lo aspettava?
Molti modenesi e altri cittadini erano stati alla notte bianca, altri erano impegnati in turni di lavoro notturni e festivi. Tutto regolare insomma a parte le notizie dei media che relazionavano sulla tragedia di Brindisi e sull’andamento economico mondiale.
La prima avvisaglia si è avuta all’1:13 di notte di magnitudo 4.1, ma in pochi l’hanno sentita. Quella grossa, 5.9 e 6/6.1 (due scosse gemelle nella zona dell’epicentro), quella si che è stata sentita da quasi la totalità della popolazione di Modena, da tutti sicuramente gli abitanti di Finale Emilia, San Felice sul Panaro, S. Agostino di Ferrara, Bondeno, Mirandola e gli altri comuni nei pressi.
Io ero a dormire. Ad un tratto mi sono trovata sul letto che ondeggiava come se fossi stata su una giostra. Il terrore mi ha colto e come prima reazione ho chiamato mio figlio che dormiva nella stanza a fianco la mia.
Ci siamo precipitati sotto uno stipite mentre sembrava di camminare su un budino di gelatina (abito ad un secondo piano) mentre i muri ondeggiavano come fossero stati fatti di gomma morbida.
Venti secondi interminabili, venti secondi in cui cerchi di ragionare in preda al panico su cosa sia meglio fare se stare sotto lo stipite, precipitarti in pigiama per la via con il pericolo di percorrere le scale pur di non fare la fine del topo sotto le macerie. In quegli istanti mille ragionamenti e mille pensieri …
Terminata la scossa ci siamo vestiti con la prima cosa che ci è capitata sotto mano e ci siamo precipitati per la strada. Sembrava di essere in quei film horror dove i “reduci” si ritrovano per strada. Chi era vestito come noi, chi in pigiama, chi con le scarpe, chi con le ciabatte e chi scalzo. Tutti con il naso in su a guardare se le luci pubbliche ondeggiavano o no. Tutti con la stessa faccia da catastrofe che bisogna subire senza poter porvi rimedio.
Dopo almeno un’ora e più per la via ci siamo attentati a ritornare in casa, sembrava fosse terminato tutto… invece siamo arrivati giusto in tempo per ricevere il secondo “benvenuto” dal terremoto. Una scossa 5.3!
Siamo tornati in strada, stavolta con le chiavi dell’auto per avere un minimo di riparo dall’umidità notturna e abbiamo visto sorgere il sole su una situazione (quella di Modena città) fortunatamente tranquilla, senza grandi danni.
Alle 7 del mattino siamo tornati in casa e con un plaid a turno abbiamo dormito sul divano ascoltando un canale con news 24 ore su 24. Da questi notiziari abbiamo appreso del primo morto a Bondeno mentre lavorava. Da questi notiziari si è visto il crollo dello stabilimento di una ceramica a S. Agostino di Ferrara come se il capannone fosse stato fatto di marzapane e dove hanno trovato la morte due operai. E via via un susseguirsi di notizie di feriti, di morti, di gente che ha perso la casa e i propri beni. E’ arrivata anche la magnifica notizia del salvataggio di una bimba di 5 anni sopravissuta al crollo perché era sotto una trave che l’ha riparata (1).
Durante tutto il giorno scosse di media entità si sono susseguite, alcune così devastanti perché colpivano duro luoghi già feriti dalle prime di grande portata e che hanno provocato il crollo definitivo di edifici pubblici e monumenti storici.
La giornata è stata tutto un attendere notizie, un guardare notiziari, un cercare notizie sul web seguendo l’attività sismica sul sito di geologia e vulcanologia nazionale (2).
Ora si vive al momento, nemmeno alla giornata.
Stanotte ho dormito vestita con una tuta con una borsa pronta con l’indispensabile. Forse sarò anche da compatire per qualcuno, altri invece diranno che sono stata un’incosciente a non andare a dormire in macchina o altrove. E’ andata bene così. Ho dormito in casa mia, non ho sentito le scosse lievi della notte. Ho continui giramenti di capo e sempre l’impressione che tutto intorno mi tremi. Speriamo passi presto. Speriamo che non vi siano altri morti e che i feriti guariscano presto.
La protezione civile si è attivata in modo molto celere. A questo scopo unisco dei recapiti e una serie di inviti.
Chi può ospitare sfollati o garantire almeno un po’ di senso di quotidianità si attivi presso Radio Stella che fa da tramite (recapiti – Radio Stella (www.radiostellaweb.it o RadioStella
contatti Sede di Modena Via Giardini, 476 – 41124 Modena Telefono 059 343060
Fax 059 355113 Sms 333 5077553);
La Provincia di Modena ha aperto una sottoscrizione pubblica di raccolta fondi pro terremotati (Il conto corrente sul quale è possibile fin da subito effettuare versamenti è presso la filiale Unicredit di piazza Grande a Modena, codice Iban IT 52 M 02008 12930 000003398693EUR, indicando la causale “”terremoto maggio 2012″”)
chi potesse aiutare
come volontario .La richiesta viene direttamente dal portale del comune di Mirandola (MO), qui il link. http://www.comune.mirandola.mo.it/news/si-cercano-professionisti Si cercano professionisti (es. ingegneri, architetti) per aiutare nell’emergenza. Chi può dare disponibilità, contattare la Polizia Municipale: 0535/611039, 800/197197.
Protezione Civile Nazionale n. unico 059 200 200.
Grazie per lo spazio concesso e incrociamo le dita!
C.V.
(Riproduzione riservata)
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