Sitta e il viaggio nella necropoli
Perché solo all’architetto Botta è stato chiesto di progettare le Piazze della città? Perché non si è chiesto a Norman Foster o a Oscar Niemeyer o a Sverre Fehn, ancora potevano essere coinvolti Jean Nouvel, Dietmar Feichtinfer o ancora tanti altri che hanno grandi capacità di progettare oltre la parola……tanto cara all‘Assessore Sitta!
La città materiale ha bisogno di una architettura democratica utile agli usi privati commisurati alle esigenze pubbliche, a Modena sta capitando che prevale l’ uso della parola…..che è “” un viaggio”” para-intellettuale tanto caro a Sitta.
Il viaggio che è “”elemento strutturale””, viaggio di “” parola”” e quindi alla fine del viaggio dovrebbe divenire “” elemento di valore””. Manca la partecipazione in tutto questo,anche i professionisti modenesi hanno dovuto urlare che non sono stati consultati, la democrazia delle idee e assente.
Una città che è devastata dalle idee del nulla, i non luoghi che pervadono la vita dei modenesi, dall’eccesso degli ipermercati, i parchi che sono vuoti di vita ma pieni di sporcizia,le strade che sono diventate inutili rondò vitali solo per le imprese edili. L’assessore ha contribuito a costruire il nulla che è conseguente al nulla che già era esistente, una unica continuità di non idee per viaggio che farà di Modena una Necropoli!!
Emilio Salemme
Presidente della Consulta per la Tutela dell’Ambiente
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Il dissenso informato – Giudice Stanzani sulla vicenda Santoro
Poco tempo fa, la vicenda della signora Vincenza Santoro Galani , coinvolse la città e modenesi in un appassionato dibattito sull’ Eutanasia e il Testamento Biologico, i media nazionali pure se ne sono interessati per poi dopo pochi giorni, morta la donna, l’ interesse è calato.
In sintesi la storia narra di un Giudice, il Giudice tutelare di Modena che fu anche il primo ad elaborare la prima sentenza a seguito della Legge 6/2004 ( Attivabilità dell’ Amministratore di sostegno anche d’ ufficio – sentenza del tre febbraio 2005 -).
Il Giudice su richiesta del marito si reca presso l’ ospedale dove la Santoro è ricoverata e dice al Giudice di volere rifiutare la tracheotomia, la volontà della donna è un interesse legittimo, il Giudice applica le disposizioni previste per l’ amministratore di sostegno.
La donna non soffre ulteriormente , ha espresso il dissenso informato al trattamento terapeutico e dopo pochi giorni muore senza altre sofferenze.
Nella vicenda è interessante il ruolo di questo Giudice di “” Provincia””, che balza agli onori delle cronache semplicemente per avere applicato la legge, perché raccoglie la volontà di dissenso informato riconosciuto anche dall’ articolo 32 della Costituzione. E ‘ ancora importante parlare di Testamento biologico e di volontà personali sul ricevere o no cure che il più delle volte sono solamente accanimento terapeutico.
E’ interessante quanto scrive il Catechismo della Chiesa Cattolica ( citato dall’edizione del 2006 dalla Libreria Editrice Vaticana ) art. 2278 ; – l’ interruzione di procedure mediche onerose, pericolose, straordinarie o sproporzionate rispetto ai risultati attesi può essere legittima. In tal caso si ha la rinuncia all’accanimento terapeutico. Non si vuol così procurare la morte: si accetta di non poterla impedire. Le decisioni devono essere prese dal paziente, se ne ha la competenza o la capacità, o, altrimenti, da coloro che ne hanno legalmente il diritto, rispettando sempre la ragionevole volontà e gli interessi legittimi del paziente – .
Lo stesso Woityla chiese di “”……tornare alla casa del Padre””.
Un grazie ancora al Giudice Stanzani che con attenzione a dato seguito alla richiesta della Santo
ro evitandole sofferenze inutili e tutto nel rispetto della Legge, ora bisognerà attendere che il Parlamento faccia la Legge sul testamento biologico.
Emilio Salemme
Associazione Luca Coscioni cellula di Modena
Modena 23 giugno 2008
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Il PTCP e il Sitta – pensiero!!
Il Sitta pensiero dilaga oltremodo fino a rasentare esplosioni di subcultura-amministrativa! L’ ordine delle cose è “” Il Piano territoriale di coordinamento provinciale – PTCP – . Con la Conferenza di pianificazione di variante al PTCP del 29 giugno 2007 approvato nella seduta del 27 luglio 2007 ( Prot. Provincia di Modena n. 93497 del 01/08/2007, ha trattato la Programmazione e Pianificazione territoriale con interventi dell’Assessore Maurizio Maletti del Dott. Eriuccio Nora e dell’Ing. Roberto Farina. L’ Assessore Maletti dice: “”……le potenzialità degli strumenti urbanistici ad oggi consentirebbero di avere un incremento di popolazione dai 660.000 agli 800.000 abitanti…….Si deve porre al centro di tutte le scelte la qualità e la dotazione dei servizi e delle infrastruttura.
Le gerarchie non devono ripetere il modello dello sviluppo urbano”” Interviene l’ Assessore del Comune di Modena, Daniele Sitta che sostanzialmente dice due cose; di non considerare le Reti Ecologiche e che l’ aumento potrebbe essere di 400.000 abitanti, di fatto contesta la quota di crescita “” destinata”” al Comune di Modena di soli 20.000 abitanti.
L’ Assessore all’Urbanistica del Comune di Vignola, Dott. Gino Scaramelli replica a Sitta dicendo che: “”….il territorio provinciale non è Modena – centrico, ma policentrico””.Il Dott. Paolo Mattusi, Responsabile del Servizio Programmazione Territoriale e sviluppo della Regione Emilia Romagna, sottolinea l’ importanza delle Reti ecologiche intese come reti esistenti e funzionali per la riproducibilità di risorse naturali.
Il quadro è questo, anche in considerazione delle osservazioni presentate dalle Associazioni Ambientaliste il 10 maggio 2007 al Presidente della Provincia di Modena dove si chiedeva maggiore tutela delle Aree protette dei Parchi delle ZPS-SIC e la costruzione delle – Rete delle reti ecologiche-.
Il Sitta- pensiero, ha imposto a colpi di flebili maggioranze, ricordiamo il 20 a 20 sulla Pista di Marzaglia di pochi giorni fa scelte non condivise dalla Provincia di Modena ma oggetto di rilievi importanti,infatti Marzaglia è all’interno del Parco Fluviale del Secchia che è un NODO PRIMARIO della RETE Ecologica.
Inoltre varianti e variantine per un’ urbanizzazione selvaggia per arrivare ai 400.000 residenti non previsti dal PTCP. In sostanza è stata bocciata l’ idea del -POLO ATTRAZIONALE-.
Ancora leggiamo del prato in Piazza Roma del restyling delle Piazza Mazzini e Matteotti, quattro anni di sogni………che legano come “”amanti”” il Sittapensiero e l’Archittetto Botta. Sarebbe interessante sapere tutte queste “”idee””quanto costano ai contribuenti che hanno il Piano energetico comunale ma non hanno il Piano Urbanistico!!
Presidente Consulta Tutela dell’Ambiente.
Emilio Salemme
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Modena 21 giugno 2008
Corte di Giustizia europea condanna Provincia di Modena – RIFIUTI
La Corte di Giustizia Europea ha condannato l’ Italia per violazione della direttiva CEE 75/442 e 91/689 sui rifiuti, non avendo l’ Italia provveduto all’adozione del piano di gestione rifiuti di diverse regioni. Procedura 2002/2284, sentenza C- 82/06.
La Commissione si accinge a inviare all’ Italia una prima lettera di avvertimento ai sensi dell’ articolo 228 del trattato in merito alla mancata adozione da parte della Regione Lazio del piano gestione rifiuti. L’ articolo 228 si applica quando uno Stato membro non ha dato piena esecuzione ad una sentenza della Corte di Giustizia delle Comunità europee.Non sono stati adottati i piani di rifiuti nelle seguenti zone per rifiuti non pericolosi Regione Lazio,Province MODENA e Rimini, mentre per la gestione dei rifiuti pericolosi anche la Regione Friuli VG, Puglia, Provincia di Bolzano.
Presidente Consulta Tutela dell’Ambiente.
Emilio Salemme