Don Tarcisio, parroco di Casorate Primo, comune in provincia di Pavia, ma compreso nell’arcidiocesi di Milano, nell’omelia della Messa di fine anno ha criticato i vaccini e la linea adottata dal governo per contrastare la pandemia.
Diversi fedeli, si sono alzati e sono usciti di chiesa.
Don Tarcisio si è così difeso: “”Nella vita bisogna sapere ascoltare anche chi ha un’opinione diversa dalla propria. Se in questa fase storica si dice qualcosa di diverso sulla pandemia rispetto al sentire comune si viene additati come no vax”.
Leggo sull’Ansa che il sacerdote non ha voluto dire se si sia vaccinato: “”A questa domanda rispondo solo ai medici, sulle questioni personali di salute non c’è bisogno di dare risposte a persone che non siano dottori””.
E allora perché, lui che non è dottore, ha voluto parlarne dall’ambone, durante una Messa? E perché dice quel che pensa, ma non vuole dire quello che fa?
Sarei curioso di ascoltarlo per capire come i vaccini siano legati all’annuncio e alla spiegazione della Parola di Dio.
Mah! Come mah! Credo meriti l’uscire per protesta, sia perché le parole del sacerdote, per quanto importanti, non sono il cuore della celebrazione e la sua ragion d’essere, sia perché anche nei confronti dei sacerdoti vale la pratica della compassione