Sassuolo :All’indomani del respingimento del DAT non possiamo che esprimere la nostra contrarietà a quanto è successo nell’aula del consiglio comunale e fare alcune considerazioni.
C’è un partito, esattamente quello di maggioranza in città e in Italia che si chiama “Popolo delle libertà”, ma ci viene il dubbio che le libertà che vengono concesse siano alcune privilegiate, e forse anche il popolo da ascoltare è ristretto. Riteniamo che ieri sera quel popolo che è sceso in piazza a firmare nonostante la pioggia autunnale sia stato ingiustamente snobbato, ed anche provocatoriamente offeso dalle parole del consigliere Benedetti (come se decidere di porre fine all’accanimento terapeutico fosse soltanto una questione di sinistra). E’ stato detto da diversi esponenti locali di quel partito che Sassuolo non ha tempo per dedicarsi a cose del genere, che deve risolvere questioni più urgenti. Si riferiscono per caso all’emergenza burqa o alla necessità dei cartelli “Sasol”? Riteniamo che il più grosso problema che in questo momento sta attanagliando la nostra città sia quello del lavoro, ma ad oggi ci pare che nulla sia stato fatto in quella direzione.
In definitiva quindi, si può dire che questo partito garantisca al popolo alcune libertà, ma soltanto quelle che fanno comodo e soltanto ad una parte del popolo. Libertà come quelle di scegliere di rifiutare l’accanimento terapeutico, di avere uno spazio in cui professare la propria religione, di avere un giornale non gradito dall’amministrazione in biblioteca ed altre ancora che sono state censurate negli ultimi tempi, sono libertà secondarie.
A meno che non si tratti della libertà di saltare diversi processi perché si deve lavorare, ovviamente.
Coordinatore Comunale IDV Sassuolo