Paese di santoni, patronesse e predicatori

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Per un  miliardario, condizione non  molto diffusa nella stragrande maggioranza degli italiani,  l'esercizio della solidarietà generosa e indiscriminata risulterebbe decisamente più facile che ai comuni mortali.

Ci sono persone nate per dare lezioni agli altri. Alcune, danno silenziose straordinarie lezioni,  con il loro esempio, con le azioni, con la coerenza della loro vita, con il sacrificio personale, con la rettitudine

Altri preferiscono metodi più indolori, diciamo, per concionare e tentare di risollevare dalla condizioni di bruti, gli italiani… esortandoli alla solidarietà, educandoli con continue bacchettate  metaforiche (non per questo meno dolorose) all’accoglienza, alla tolleranza, e a tutte quelle  cose che posso sintetizzare in un poco elegante ma efficace “balle varie”…

E’  di questi giorni l’ennesima  esternazione del guru Saviano… il quale  si vergogna di essere italiano, chiede scusa, di appartenere ad un paese così razzista…

Bene…dato che si vergogna molto di appartenere ad un paese razzista… e con sussiego ne dà notizia “”Urbi et Orbi””…abbia, cortesemente, la stessa loquacità (per non dire logorrea) e ci informi anche di quanti sfortunati clandestini, immigrati, richiedenti asilo, rifugiati…accoglie nella sua magione e colà mantiene. E’ miliardario, a differenza della stragrande maggioranza degli italiani, quindi per lui, l’esercizio della solidarietà generosa e indiscriminata risulta decisamente più facile che ai comuni mortali. Di certo è più facile che per un disoccupato, per un disabile, per una giovane coppia in difficoltà, per chi ha perso il lavoro, per chi cerca faticosamente di costruirsi un avvenire  studiando ma non ne ha i mezzi, per un pensionato al minimo, per un anziano solo, per un ammalato …Attendiamo con  molto interesse.

Magari c’è la possibilità di mutare il giudizio  sulla sua  persona.

Nel frattempo, impotenti e indignati, gli italiani continueranno a meditare ogni giorno sui  provvedimenti a favore dei “migranti”… non ultimo e non meno  irritante, delle pensioni elargite  ai parenti ultrasessantacinquenni dei migranti… che in vita loro non hanno mai fatto nulla in Italia, non hanno mai pagato un centesimo  né di tasse, né in consumi…e hanno come unico merito quello di risiedere in Italia, parenti di gente arrivata da clandestina, come ladri nella notte… e poi saldamente  stabilita qui.

Io credo che questi regali agli altri si possano fare solo  quando i cittadini italiani, tutti, hanno almeno il necessario. Cosa dalla quale siamo vergognosamente lontani; perciò mi chiedo, i   santoni e le patronesse che quotidianamente  ci ammorbano con le loro stucchevoli prediche, tacciandoci da razzisti, non si vergognano di queste ingiustizie, di queste situazioni, di queste discriminazioni nei confronti  degli italiani?

Evidentemente, no.

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