Opere e omissioni

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""Invece del simpatico suino, all'interno ho preferito usare un’altra immagine che dolorosamente appare ancora più oscena.""art. di Maria

 

 

Di solito, quando scrivo di qualche maialata, intesa come sinonimo di infinita povertà morale, uso l’immagine di quello che ho simpaticamente ribattezzato Sus Domesticus Perniciosissimus… quest’ultimo aggettivo l’ho aggiunto io, in quanto considero davvero pericolosa questa specie, decisamente numerosa e in ottima salute, tutt’altro che a rischio di estinzione, come sembra essere, invece, la categoria dei galantuomini.

Invece del suino,  intento alla scatolalia telefonica, ho preferito usare un’altra immagine, quella che vedete e che dolorosamente appare ancora più oscena.

A Genova, nelle irriconoscibili vie,  ci sono andati  in molti, Forze dell’Ordine, sanitari, volontari, semplici cittadini, ultras rosso-blu, camalli…per dare materialmente sostegno e aiuto, per ripulire una città martoriata dal fango, per ridare una parvenza di normalità a vite che non saranno più le stesse, per aiutare le persone a rialzarsi.

Al momento in cui scrivo, vigilia dell’uscita di “Bice”, ancora a Genova i politici non si sono visti…ma  forse a breve sarebbe bene che una capatina lì la facesse anche qualche ministro della Repubblica, ad esempio la Prestigiacomo, Ministro dell’Ambiente di rara insipienza.

Non sono la prima, nemmeno sarò l’ultima, ma in molti, dall’inizio del suo mandato, l’hanno ritenuta almeno inadeguata…La sua è una delle tante collocazioni in dicasteri che sembrano fatte a mo’ di dono, per tacitare le velleità e le bizze di persone scelte dal premier e inspiegabilmente destinate a questi ruoli chiave, a questi ministeri così importanti. La Ministro non è mai andata oltre le generiche e inascoltate  geremiadi per la mancanza di fondi, per il taglio alle risorse. E’ quindi assente un piano  di effettiva messa in sicurezza del territorio, a rischio nel nostro Paese per una percentuale allucinante…che oscilla, da Nord a Sud, tra il 45% e il 70% dei comuni a rischio elevato.

Ciò è attribuibile in  parte a cause naturali, dovute alla tipologia e all’età geologica del territorio, in parte all’effetto antropico più dissennato. Disboscamenti selvaggi, fiumi deviati, incendi dolosi nei boschi, manutenzione  sistematicamente trascurata, urbanizzazione insostenibile…questi alcuni dei comportamenti umani più direttamente responsabili.

A tutto questo si deve aggiungere il dato sempre più allarmante  delle mutazioni climatiche, con sempre più ravvicinate e violente alluvioni, alternate a siccità.

Cose purtroppo risapute e colpevolmente inascoltate ma, soprattutto, non abbastanza energicamente sostenute da chi ha il dovere e il potere per farlo. Genova, come ogni altra città colpita, i loro abitanti, i familiari delle vittime… hanno il diritto di essere stanchi di queste catastrofi annunciate e del trito rituale che ne segue….disperazione profonda, cordoglio di maniera, rimpalli di responsabilità, assoluta impunità dei colpevoli. Un copione che ormai è inaccettabile.

Al posto della Prestigiacomo, ora mi dimetterei.

Anzi, mi sarei dimessa da tempo.

 

Maria

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