Riflessione.
Come esponente del movimento politico della Lega Nord, voglio innanzitutto esprimere il mio più profondo, dovuto cordoglio alle famiglie dei quattro militari barbaramente uccisi quest’oggi ed al quinto carabiniere ferito nell’agguato con l’augurio che si ristabilisca al più presto anche per darci testimonianza di quanto accaduto e dell’eroismo di altri tempi con cui affronta insieme a tutti gli altri suoi colleghi la dura missione in Iraq. E’ un momento questo nel quale ovviamente si spreca la solita, comoda, vergognosa dietrologia dei non pochi finti pacifisti, quelli per intenderci,che hanno sempre osteggiato per partito preso la presenza militare italiana a fini umanitari in pieno conflitto; quelli che nemmeno sanno quanto di importante abbiamo fatto e continuano a fare i nostri soldati ma non per questo smettono di dare loro superficialmente dei guerrafondai o , quel che è peggio, tollerare che nei cortei grida “” 10, 100, 1000, Nassirya””….questa è vera barbaria, disonore per il nostro Paese come quello di considerare gli assassini dei nostri poveri militari come dei resistenti”” o magari a loro modo “” partigiani “” mentre si tratta di bastardi tagliagole, di cecchini che sparano alle ambulanze o puntano mortai contro ospedali da campo…Ecco perchè accanto al dolore per i morti e le loro famiglie, provo rabbia e mi consolano le parole dette nel 2004, all’indomani del primo eccidio di Nassirya, dal Generale Calzini, comandante della nostra missione laggiù, che in una intervista rilasciata al Corriere della Sera, mise in guardia dai proclami di ritiro immediato e disimpegno totale su quel fronte di guerra. Il Generale disse che “” se le truppe dovessero andare via i primi a soffrirne sarebbero i poveri, la povera gente che con i nostri militari stanno aiutando con 350 progetti per costruire scuole, ospedali, strade, ponti, linee elettriche e quant’altro…””; nessun altro sarebbe in gradodi fare quello che i carabinieri stanno facendo per un popolo, per il resto privo di tutto…Esprimiamo unanimamente la nostra solidarietà e massima vicinanza alle vittime ed ai loro cari, unimamente condanniamo questo ennesimo barbaro eccidio, moderiamo le parole quando invochiamo il ritiro immediato per lasciare il vuoto in quel Paese martoriato ma sopratutto isoliamo politicamente e ricopriamo del nostro sdegno chi insulta questi nostri martiri e loro famiglie inneggiando gli attentatori. Checchè ne dicano i disfattisti, i demagoghi, i sinistrosi, siamo parte di una civiltà occidentale che sa ancora aiutare qualsiasi popolo bisognoso. Questi nuovi, sfortunati di Nassirya sono il nostro, seppur doloroso, esempio migliore!
Mauro Manfredini 27/04/2006
Esprimo a nome del mio partito il più grande cordoglio alle famiglie dei nostri ragazzi caduti in Iraq.
In questo momento di profondo dolore per la stragrande maggioranza degli italiani, voglio sperare che tra gli esponenti dell’estrema sinistra non vi sia chi abbia stappato bottiglie di champagne nell’apprendere la notizia della vile aggressione terroristica.
Il permanere di atti di tale violenza dimostrano che la normalizzazione è ancora lontana da avvenire in Iraq, il che giustifica ulteriormente la permanenza del nostro contingente militare ed il nostro impegno in questo martoriato paese.
Dott. Giovanni Bertoldi
Segretario Provinciale del Nuovo PSI 27/04/2006
Sgomento e dolore per quello che è accaduto questa mattina in Iraq.
Queste le prime reazioni dei Democratici di sinistra di Modena di fronte alle bombe che hanno colpito il convoglio italiano a Nassiriya. Attendiamo con apprensione di comprendere meglio l’accaduto, ma non possiamo non unirci alle espressioni di cordoglio che stanno raggiungendo le famiglie dei militari scomparsi.
Francesco Ori
Segretario Unione Comunale di Modena Democratici di Sinistra 27/04/2006