Occorre meno “ipergarantismo”

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Intervista all’assessore provinciale all’Ambiente Alberto Caldana del Pd che fa il punto della situazione: da dove ripartire per risalire dalla sconfitta ervista Caldana

Assessore, secondo lei che strategia occorre mettere in atto per invertire la rotta del consenso elettorale totalmente riversato sulla coalizione a voi antagonista?  

Ritengo che si debba partire subito con una forte strategia politico culturale, coinvolgendo direttamente i cittadini ed il territorio e garantendo  il sacrosanto diritto alla sicurezza ed all’ordine pubblico.

Però, a questo proposito, io sottolineo che quando fu varata la famosa quanto inapplicabile Legge Bossi Fini fu contemporaneamente realizzata la più ingente sanatoria mai realizzata in Italia negli ultimi decenni.

Poi, aggiungo che la sicurezza e l’ordine pubblico si ottengono riformando il codice penale in direzione meno “ipergarantista”. Cioè l’esatto contrario di quanto fece Berlusconi, premier per 5 anni che, solo ora, invoca ronde padane e pene più severe per i criminali di strada.

 

Cosa vuol dire che anche su questo versante c’è una responsabilità del Cavaliere ?

 

Berlusconi fu in quei tempi un convinto ipergarantista, per sé ed i suoi, con leggi ad personam.

Ma ora quell’ ipergarantismo è passato di moda con l’escalation di crimini che hanno ormai reso invivibili le nostre strade.

 

Cosa rivendicate dunque una vostra superiore credibilità comparandovi con i vostri avversari politici?

 

Sicuramente la legge Turco Napolitano, più pragmatica e fattibile, ha funzionato molto meglio della Bossi Fini perché ha consentito per 6 mesi a tanti extracomunitari di cercare un lavoro e ottenere così il regolare permesso di soggiorno..

Non si deve dimenticare  che tutte le statistiche attestano che l’80% degli immigrati extracomunitari in possesso ora di regolare contratto di lavoro e di residenza, sono entrati in Italia illegalmente da clandestini. Parliamo di badanti provenienti dall’est, di tornitori e di lavoratori nel settore manifatturiero, tessile ed edilizio, spesso all’inizio sottopagati  in nero e ricattati da datori di lavoro. Sono tanti infatti i titolari di ditte e di imprese evasori parziali o totali  che fanno lavorare in nero gli immigrati clandestini sfruttando manodopera facilmente reperibile e ricattabile.   

 

Quindi nessuno tocchi le garanzie contemplate dal codice di procedura penale, mentre l’unico codice veramente da buttare, come dice Tremonti da anni, è invece  il codice tributario.?

 

Io una volta conobbi un imprenditore di Cremona che, incalzato da alcune mie domande sulla forte pressione fiscale  in vigore in Italia (che tanti imprenditori risolvono semplicemente non pagando le gabelle) mi confidò con estrema disinvoltura di aver intestato la ditta al gatto, una soluzione che probabilmente farebbe aumentare, in direzione però sbagliata, una forte passione animalista per i felini.

 

Circa la forte dieta dimagrante che enti, comuni e regioni dovranno inevitabilmente mettere in atto cosa propone?

 

Questa è una soluzione invocata  da anni, e spesso con buone motivazioni, però non mi risulta che, per esempio, la Lega Nord abbia l’intenzione di procedere con l’eliminazione delle province visto che è stata recentemente istituita la provincia di Lodi, dove c’è una maggioranza leghista: della serie togliete le poltrone, ma non la mia.

Quindi vi sono dei centri della spesa pubblica non si trovavo  a “Roma ladrona”, ma soprattutto negli enti amministrativi del nord dove i leghisti spadroneggiano da venti anni.

 

Concludendo, assessore Caldana, cosa si sente di raccomandare agli attuali vincitori?

 

“Basta con questo impazzare di slogans semplicistici, urlati quanto banali.

Basta con questo walzer delle sciocchezze che presto comincerà a stancare gli italiani che sono alle prese con una crisi economica di rilevanza mondiale”.

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