NOSTRO TEMPO

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“Nella Chiesa, tra la gente”: in uscita domani  un numero speciale di Nostro Tempo, il settimanale cattolico modenese, in occasione del 50° anniversario di vita

 

Un numero speciale di Nostro Tempo per ripercorrere mezzo secolo di fatti e avvenimenti che si sono verificati all’ombra della Ghirlandina e in provincia di Modena in occasione del 50° anniversario del settimanale cattolico modenese.

E’ in distribuzione domani agli abbonati e reperibile presso le rivendite parrocchiali e nella librerie Galleria Incontro Dehoniana e S.Paolo di corso Canalchiaro l’ultimo numero del 2007 di Nostro Tempo che, con il titolo “Nella Chiesa, tra la gente” propone una rassegna dei fatti salienti dal 1957 ad oggi così come sono stati letti e interpretati dal settimanale.

 

La scelta compiuta – afferma  Stefano Malagoli, direttore del settimanale cattolico– è stata quella di focalizzare l’attenzione delle prime pagine di ogni anno sui fatti e le iniziative di natura ecclesiale che maggiormente hanno caratterizzato i mesi da gennaio a dicembre. Ma la sottolineatura dell’informazione di natura diocesana non poteva certo far passare in secondo piano le altre notizie di carattere sociale, civile, politico ed economico che  Nostro Tempo ha riportato di volta in volta e che trovano spazio nel sommario “sfogliando il giornale” che accompagna ogni annata. L’intenzione di questo numero speciale, con tutti i limiti imposti dalla sintesi di 50 anni di vita in spazi relativamente ristretti, è quella di rendere la vitalità e l’attenzione, ma anche i problemi e le difficoltà che caratterizzano l’impegno della Chiesa modenese riguardo alla vita della comunità nella quale essa vive ed opera”.

 

Il primo numero di Nostro Tempo vide la luce il 28 settembre 1957 su impulso dell’arcivescovo mons. Giuseppe Amici. “”Come! A Modena non esiste il settimanale?”” esclamò mons. Amici appena nominato nella sede metropolitana di Modena. Pochi mesi dopo s’iniziò a stampare il giornale.Si trattava di un unico foglio, delle stesse dimensioni del quotidiano bolognese L’Avvenire d’Italia del quale Nostro Tempo usciva come appendice per il modenese.

La redazione si riuniva in Arcivescovado per discutere le linee di fondo; il lavoro vero e proprio veniva eseguito presso la sede del quotidiano che era, allora, in corso Canalgrande n. 49, al secondo piano, sopra la “”Standa””.

Due sole pagine, dunque: in quel numero iniziale comparivano le firme dei primi redattori, Nelio Bertazzoni (che diresse il giornale fino al 1987, anche se il responsabile per i primi mesi fu Angelo Silvio Ori), il benedettino don Giovanni Castagna, don Antonino Leonelli e don Eligio Venturelli; altri redattori di quei primi anni furono Giacomo Ravazzini, don Casimiro Bettelli, Franco Mantovi, Nazario Boschini… Dal 1987 al 2000 direttore di Nostro Tempo, che in questo mezzo secolo di vita ha cambiato più volte sede e componenti della redazione, è stato don Angelo Cocca, ora parroco di Casinalbo.

 

“Una storia di 50 anni, ed anni caratterizzati da eventi di ogni genere, ecclesiali o sociali, può insegnarci – scrive nella prima pagina del numero speciale l’arcivescovo mons. Benito  Cocchi – quanto sia utile un settimanale che tempestivamente ci aiuta a leggere gli eventi ed a valutarli nella luce del vangelo e del magistero della Chiesa”.

 

Nella pagine interne, le parole degli altri due vescovi che non hanno voluto far mancare il proprio contributo  in occasione del 50° del settimanale .

 

“Il giornale – scrive mons Bruno Foresti, vescovo dal 1975 al 1983 – accompagnò i miei anni modenesi rendendo un prezioso servizio alla gente residente all’ombra della Ghirlandina e soprattutto a quella più lontana mediante la comunicazione di notizie aggiornate a ritmo settimanale e relative alla nostra vita diocesana e civile.

Anche oggi, mentre i mezzi della comunicazione sociale spalancano nuove ampie finestre sul mondo, rimane molto utile questo caro settimanale che narra i fatti di famiglia e propone la verità ( e la Verità ) in modo dignitoso, rendendosi comprensibile anche a chi possiede un grado modesto di cultura.

A me piace soprattutto scorrerne le pagine – scrive in aggiunta ai suoi ricordi  modenesi mons. Foresti – perché vengo informato sulle vicende di un mondo che continuo modestamente ad amare”.

 

Mons. Santo Quadri, arcivescovo di Modena dal 1983 al 1996 aggiunge che l’azione pastorale e il cammino diocesano “è stato certamente  facilitato dall’intelligente attività giornalistica  imperniata sul nostro settimanale diocesano Nostro Tempo. Un giornale  – dice ancora mons. Quadri – che ho sempre avuto nel cuore e di cui, in tutte le occasioni, ho sempre detto bene, chiedendo a tutti di collaborare per il servizio pastorale che esso svolge, come organo di collegamento e voce della diocesi”.

 

Nelle 28 pagine dello speciale si ritrovano i fatti salienti della vita della chiesa modenese intrecciati alle vicende della città e della provincia: oltre agli ingressi dei vescovi Foresti, Quadri e Cocchi, la visita del papa a Modena e, prima, il cammino post conciliare all’ombra della Ghirlandina, l’impegno missionario in Brasile e l’uccisione di Luisa Guidotti, la costituzione della caritas diocesana e l’avvio del Centro di Consulenza per la famiglia, il sinodo diocesano, i tre convegni ecclesiali della chiesa Modenese, l’attenzione ai malati di Aids, le celebrazioni per i 900 anni del Duomo e l’avvio delle Unità pastorali.

 

Sul piano della cronaca sociale e civile, lo speciale di Nostro Tempo ricorda, tra gli altri,  il problema della casa, la crescita della città, il tema della viabilità e del traffico, quello della scuola e della immigrazione, prima dal sud Italia e poi dall’estero, le vicende sindacali e politiche che hanno caratterizzato in modo particolare alcune stagioni e le cronache, le più varie, dai comuni della Bassa, della pedemontana e della montagna.

 

 

Modena, 28 dicembre 2007

 

 

 

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