Non si rispettano i vivi né i morti

Condividi su i tuoi canali:

Facciamo tanto i virtuosi eppure tutti, in presenza di disastri e di tragedie di ogni  tipo, con cinismo abbiamo detto frasi opinabili. Sui giovanissimi, alla guida di auto  potenti, magari drogati o in preda ai fumi dell’alcool, sugli incoscienti che si mettono in viaggio senza curarsi dello stato dell’auto. Persino di una donna oggetto di violenza, se indossa un abito succinto. si dice  “Se l’è andata a cercare”…

Non si possono mettere  sullo  stesso piano queste dichiarazioni…

«La disperazione non può mai giustificare condizioni di viaggio che mettono in pericolo la vita dei propri figli». MinistroPiantedosi
«Agli extracomunitari ricordo un vecchio detto italiano: partire è un po’ morire. State a casa vostra». Vittorio Feltri

Per quanto siano apparse entrambe infelici,  nelle parole del  Ministro solo  chi è in malafede può ravvisare il cinismo cui, invece, Feltri ci ha abituati, con frasi scioccanti come quella riportata.

Per onestà intellettuale  si  dovrebbe invece ammettere che la dichiarazione del Ministro dell’Interno ha tutt’altro significato.  Facciamo  tanto  i  virtuosi eppure, tutti,  tutti, in presenza di disastri e di tragedie di ogni  tipo, con cinismo abbiamo detto frasi opinabili. Quando muoiono i  giovanissimi, alla guida di auto  potenti, infischiandosene del Codice della Strada, magari drogati o in preda ai fumi dell’alcool, diciamo che  “Se la sono andata a cercare”… altre volte critichiamo gli incoscienti che si mettono in viaggio con le gomme lisce, o senza preoccuparsi minimamente di  verificare lo stato delle auto, talvolta veri e propri catorci.  Si dicono anche cose peggiori di una donna oggetto di violenza, se indossa un abito succinto. Ma,   quando a pronunciare le nostre stesse parole sono  persone che rivestono un ruolo pubblico, li critichiamo con sussiego.

Per quanto riguarda la spinosa situazione relativa all’immigrazione illegale, il trascorrere del  tempo  ingigantisce il problema e il cambiamento  di  governo  sembra aver peggiorato, anziché migliorato, la situazione, sia per la sicurezza dei migranti (e i recenti fatti  ne sono  esempio) sia per contenere il loro ingresso non autorizzato sul territorio  italiano.

Il tragico naufragio sulla spiaggia di Cutro ha riproposto  drammaticamente  il problema della sicurezza. Davvero ben poco importa che, in tutti i naufragi,   ci siano a monte il reato  commesso  dagli scafisti, l’imprudenza  di affidarsi a delinquenti, a mezzi  fatiscenti… Certo, la disperazione fa fare questo ed altro ma  la realtà è che il Mediterraneo è divenuto un immenso  cimitero ….

A proposito di questo, quando si accetta aiuto,  forse si  dovrebbe essere grati di questo, senza dettare le condizioni… Non è così, per i familiari dei migranti che riceveranno  totale sostegno da parte dell’Italia per  seppellire i loro parenti periti nel naufragio.

Sull’intricata vicenda, in  totale rispondenza a collaudati copioni, stanno già lautamente banchettando  gli sciacalli, con  accuse, addebiti di responsabilità, voluta distorsione della verità, cui si aggiunge anche un “dopo” irto di difficoltà e problemi. Fra questi, anche la volontà, discordante, dei parenti sull’ultima dimora dei loro cari.  Alcuni, vorrebbero che fossero portati in Germania (dove già, a quanto dicono) vivono  da tempo… altri, accetterebbero che i loro congiunti venissero inumati nel cimitero islamico di Borgo Panigale, Bologna.  Altri ancora, li  vorrebbero inviare a riposare nella terra d’origine.

Ora, pur nello strazio che si può immaginare  domini non solo chi è direttamente coinvolto nel dolore ma anche  soccorritori, istituzioni, etc. … si devono anche esaminare gli aspetti  di queste decisioni.

I costi, veramente  enormi, di questa operazione, potrebbero essere tema di molti articoli. Ci sono altre domande, tuttavia, che razionalmente è  necessario porsi: sul perché i migranti che avevano i parenti in Germania, stabilmente residenti, non abbiano scelto un viaggio in aereo per raggiungerli,  sarebbe stato più logico, meno esoso e infinitamente meno pericoloso di un viaggio  per mare su mezzi inadeguati, pilotati da veri delinquenti, quali  sono  gli scafisti.

Altri migranti, “si accontentano” di far traslare i loro  congiunti nel cimitero islamico di Bologna  imponendo però delle condizioni, in deroga alla legge italiana, poiché la religione musulmana non ammetterebbe la riesumazione dei morti, mentre, come è noto, vige sul nostro territorio un regolamento che la prevede dopo un determinato lasso  di tempo.
Ci sono poi molti altri che vorrebbero i propri cari inviati in terra d’origine. Oltre ai costi ulteriormente imponenti di simili trasferimenti… ci si chiede, legittimamente, quale senso possa avere mandarli da morti  in una terra dalla quale sono  fuggiti, perché vi erano vessati, torturati,  minacciati… Chi potrà aver cura di quelle povere  tombe, chi rispetterà i morti in luoghi dove non si rispettano nemmeno i  vivi?

[ratings]

Una risposta

  1. Flussi migratori ed integrazione
    Cominciamo col dire che l’editoriale di questa mattina impone mille riflessioni.
    Non me la prendo con il Ministro per l’interno per le frasi d’occasione pronunciate all’indomani della tragedia di Cutro ma solo perché non si è assunta la responsabilità del fatto che, invece di soccorrere i poveri disgraziati intruppati sull’ennesima carretta del mare , in grave pericolo a causa del mare in burrasca , si è pensato bene di non inviare sul posto la Guardia Costiera , che aveva i mezzi per salvare forse tutte le vittime umane perite nella tragedia , ma di mandare la Guardia di Finanza , trasformando quella che sarebbe dovuta essere una azione umanitaria in un’azione di polizia.
    Sarebbe facile venire a capo delle responsabilità, ma si preferisce nascondere la testa sotto la sabbia giocando a rimpiattino.
    Una cosa è certa : in una costa con secche e scogli, con mare in burrasca, era impossibile che arrivasse a terra in sicurezza una barca segnalata con persone nella stiva e senza giubbotti di salvataggio. Ma non se ne sono accorti la presidente del Consiglio, il ministro Piantedosi ,la Guardia di finanza, e la Guardia costiera.Giorgia Meloni se ne è uscita affermando : ” Noi non siamo stati avvertiti del fatto che questa imbarcazione rischiava il naufragio”.
    E’ invece noto a tutti che Frontex sabato sera alle 22,26 ha inviato una scheda telematica a tutte le autorità competenti italiane, anche alla Guardia di Finanza ed alla Guardia costiera, con tutte le informazioni necessarie, comprese posizione e rotta, a considerare quella barca a rischio naufragio e ad attivare i soccorsi. Non c’era nessun bisogno che Frontex scrivesse “barca in pericolo” perché si avviasse una operazione di soccorso.
    Era chiaro a tutti che si trattasse di un caso di inequivocabile emergenza.
    A tutti , ma non a loro.
    Quelle che pesano come un macigno e dimostrano ancora una volta il cinismo del personaggio sono le parole di Vittorio Feltri il quale ha pronunciato la frase rivolta ai migranti ” partire è un pò morire. Statevene a casa vostra.”
    Come se i poveri cristi non fossero scappati dalla fame, dalla sete, dalle guerre ma si fossero imbarcati sulle carrette del mare per diletto, inconsapevoli del rischio, anche mortale, cui andavano incontro.
    Poi c’è un tema estremamente inquietante che è la difficoltà dell’integrazione degli immigrati,specialmente mussulmani.
    Ero e rimango convinto che l’integrazione tra le due culture sia estremamente difficile.
    Sul tema mi sono soffermato moltissime volte e non ci torno perchè rischio di ripetermi.
    Dico solo che ho paura e non poco che siamo ormai al muro contro muro.
    Semplicemente perchè moltissimi immigrati, specie mussulmani, la rifiutano.
    L’incontro delle culture deve arricchire le persone e non indurli a farsi guerra reciproca.
    Riflessione finale: il problema dei flussi migratori non può essere solo un problema italiano ma europeo.
    L’accoglienza indiscriminata richiede un costo sociale ed economico insostenibile che non può essere posto solo a carico dell’Italia.
    Ma anche la UE preferisce girarsi dall’altra parte.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

In evidenza

Potrebbe interessarti anche...

VISIT CASTELVETRO!

Il nostro territorio, la vostra scoperta! Oh che bel Castello! In versi…Domenica 26 MarzoPiazza Roma, 5 Castelvetro di Modenaore 11.00 Passeggiata storico-culturale nel borgo antico di

Sciroppo di teatro

Si avvia alla conclusione l’edizione 2023 Sciroppo di teatro, il progetto di welfare culturale di ATER Fondazione. Bambini e famiglie a teatro con i voucher