Quello che è accaduto a Trieste nel giorno di venerdì 4 ottobre, credo abbia destato dolore quasi unanime. Dico “quasi” perché ci sono sempre persone che riescono a fare battute, osservazioni meschine, insopportabili dileggi, anche di fronte alla morte.
Dicono che non si dovrebbe mai scrivere sulla spinta di un’onda emotiva, un giornalista, almeno, non dovrebbe farlo dato per riuscire a mantenere imparzialità ed equilibrio, anche di fronte alle più terribili e coinvolgenti notizie.
Poi, penso a quello che, sconvolto, Dino Buzzati scrisse sulla tragedia di Albenga, nel 1947, (vi invito a leggerlo, cliccando su questo link) e, benchè davanti a lui io sia come un filo d’erba di fronte a una sequoia gigante, scrivo profondamente indignata e commossa. L’Agente Pierluigi Rotta e l’Agente Scelto Matteo De Menego, sono gli ultimi di una serie atrocemente lunga… e ho pensato a quanti loro colleghi li hanno preceduti, soprattutto uccisi per mano di terroristi ideologicamente motivati, negli anni di piombo. Impossibile tacere di fronte a quello che, non credo solo a me, appare come un vero e proprio scempio, il reddito di cittadinanza generosamente concesso a brigatisti da quello stesso Stato che così sanguinosamente essi combatterono, uccidendo privati cittadini e uomini delle Forze dell’Ordine, giudici e giornalisti, inermi e innocenti. Ho sempre pensato che i terroristi, come i delinquenti più efferati, di qualsiasi colore politico, etnia, nazionalità, appartengano a una razza unica. Non faccio pertanto alcuna distinzione.
Per non far innalzare pericolosamente la glicemia in chi legge, risparmio gli sdolcinati richiami evangelici al perdono, così come le sbrigative asserzioni sui “”debiti pagati”” con la Giustizia… Francamente, il perdono per quanto mi riguarda appartiene all’Altissimo, alla società civile, invece, attraverso leggi giuste, spetta il compito di punire i colpevoli, per proteggere e tutelare gli innocenti.
Quanto ai “”debiti pagati”” , cavallo di battaglia di chi difende anche i peggiori delinquenti, è assurdo che si possano ritenere le coscienze “”lavate”” da pene irrisorie, consistenti talvolta in poco più di una manciata di anni di carcere.
Che si chiami reddito di inclusione o reddito di cittadinanza, a seconda del governo che l’ha varata, questa legge, che la si ritenga giusta o meno, non dovrebbe comunque “”premiare”” chi si è macchiato di delitti così infamanti.
Non ho mai pubblicato nè lo farò mai, immagini cruente e terribili, di vittime del terrorismo, per rispetto a loro e per rispetto di chi, quei volti insanguinati, quei poveri corpi straziati li aveva indispensabili e cari, amaramente presenti… e sta scontando l’ergastolo del dolore.
Ma , sensibilità personale a parte, ci vorrebbero, quelle immagini, per mostrare ciò di cui sono stati capaci… corpi esanimi di Poliziotti e Carabinieri reclinati dentro l’auto, o per la strada, così come giudici, giornalisti e cittadini inermi… freddati, vigliaccamente, a tradimento, senza motivo, in nome di aberranti ideologie. Per le anime belle, ribadisco il concetto: ideologie di qualsiasi colore che ritengo allo stesso modo ripugnanti, pericolose, ingiuste.
E non si tratta solo di emozione…ma di Etica.
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Come di consueto, qui di seguito presento brevemente il numero on line da oggi. I titoli in grassetto sono link che portano direttamente ai relativi pezzi. Questo per consentire anche a chi ha poco tempo, di poter sfogliare più facilmente il giornale.
Non è solo emozione… è Etica
A.D.Z.
Accoglienza non è abdicare alle proprie tradizioni
Massimo Nardi
Via il crocefisso dalle aule per non urtare la sensibilità dei non cattolici. Tortellini col ripieno di pollo per sederci a tavola con chi non è cristiano. A quando un sorvegliante nei musei per coprire un quadro o una statua raffigurante una donna nuda?
Alberto venturi
La Banca Etica è una cooperativa dove la gestione democratica è assicurata dalla libera partecipazione dei soci secondo il principio di “una testa, un voto”. Il suo profilo istituzionale è espressione della volontà della sua base sociale. E’ l’unica banca in Italia che mostra sul proprio sito tutti i finanziamenti erogati e che, con il risparmio raccolto, finanza organizzazioni che operano in quattro settori specifici: cooperazione sociale, cooperazione internazionale, cultura e tutela ambientale.
Il Centro Via Vittorio Veneto torna a far parlare di sé
La Reine – Servizio fotografico di Corrado Corradi
Il Comitato “Fiorano in Festa” con il Patrocinio del Comune di Fiorano Modenese, si è fatto promotore dei quasi venti incontri che dal 9 ottobre 2019 al 10 maggio 2020 terranno compagnia al l’affezionato pubblico del Centro di Fiorano
Matrimonio Green, grazie al “Bridal Fashion Renting”
Matteo Gavioli
Le future spose potranno fare la loro scelta consapevole anche il giorno del Sì. Presentato a Milano “Yes I Do”, il progetto che porta in Italia il trend del noleggio di abiti da sposa di lusso. Il servizio permetterà, inoltre, di trovare in un unico luogo tutti i professionisti necessari per una cerimonia da favola, dalla “bridal fashion renter” fino all’insegnante di wedding yoga. Un’idea innovativa che permetterà di ridurre lo stress, evitare perdite di tempo e rendere più sostenibili le nozze.
Eugenio Benetazzo
Comprendere il Bilancio dello Stato e la sua struttura a mio avviso
dovrebbe essere uno sforzo civico che dovrebbe fare ogni contribuente almeno per rendersi conto di quale proposta politica sia effettivamente sensata e ragionevole in forza delle dinamiche della spesa pubblica.
Buona settimana e buona lettura del n. 672 – 360