Nei giorni scorsi, i responsabili del Museo di Auschwitz, tristemente noto campo di concentramento nazista, hanno lanciato un appello ai visitatori affinché tengano un atteggiamento più rispettoso della sacralità del luogo. In particolare, l’invito fermo a non immortalarsi in fotografie irriverenti e ciniche, facendo l’asse di equilibrio sui binari della morte, sfoderando sorrisi da copertina con alle spalle la celebre scritta… e via dicendo
Sono innumerevoli, reperibili in rete, senza problemi, queste foto, affidate all’etere informatico, per avere l’effimera notorietà dei social… Foto inopportune, irrispettose, blasfeme. Sorrisi, sbaciucchiamenti di innamorati con lo sfondo del cupo edificio, esercitazioni ginniche sui binari che portavano all’ultimo viaggio tanti innocenti.
Fra i milioni di persone che visitano ogni anno questo luogo, privati cittadini, scolaresche, parenti delle vittime, personalità della cultura e della politica… ci sono anche, assai numerosi, i patiti dei selfie, quelli che amano immortalarsi in ogni momento della giornata e in ogni circostanza, dalle abluzioni, ai pasti, al sonno… figuriamoci se possono lasciarsi sfuggire la ghiotta occasione di regalare al mondo la propria immagine con uno sfondo famoso. Che poi sia stato luogo di sofferenza e di morte, evidentemente passa in secondo piano o addirittura è ignorato. E non sono certamente pochi, se i responsabili del Memoriale hanno ritenuto opportuno e indispensabile intervenire ufficialmente.
Abbiamo visto molto anche in Italia, in questi anni: jogging degli atleti della domenica sui gradoni di Redipuglia, scelti anche da un rapper per dimenarsi a suon di musica, registrando un video; coppiette sorridenti davanti al relitto della Costa Concordia, all’Isola del Giglio, in cui persero la vita trentanove persone o a Rigopiano, accanto alle macerie dell’hotel, dove i morti furono 29 … per una vera galleria degli orrori.
L’esortazione di monito ai visitatori, posta all’ingresso del Sacrario di Redipuglia vale per Auschwitz e per ogni altro luogo di memoria, ovunque nel mondo; una lunga strada, quella della memoria, una strada costellata di monumenti, di cippi, di sacrari… Luoghi meta di visite in cui spesso emerge solo la voglia di mostrarsi lì, in quel luogo, davanti a quel cippo, davanti a quel monumento, sfoderando la soddisfatta e compiaciuta aria del “”C’ero anch’io, quanto sono meritevole!””, con inopportune foto ricordo, con onnipresenti stucchevoli “”selfie””, che ci si trovi a Redipuglia o a Auschwitz, a Ground Zero o all’isola del Giglio o a Rigopiano e in altri luoghi ancora, meritevoli di silenzio, raccoglimento, pietà.
Non esibizione.
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Come di consueto, qui di seguito presento brevemente il numero on line da oggi. I titoli in grassetto sono link che portano direttamente ai relativi pezzi. Questo per consentire anche a chi ha poco tempo, di poter sfogliare più facilmente il giornale.
… Non curiosità di vedere ma proposito d’ispirarvi vi conduca …
di A.D.Z.
La corruzione, un male incurabile
di di Massimo Nardi
Anche i grillini hanno le loro mele marce. Tuttavia, chi è senza peccato scagli la prima pietra. Politica e “”tengo famiglia”” sono la radice di tutto.
di Alberto Venturi
Non sono contrario, sul modello francese, a chiedere una programmazione che tuteli la musica della nostra nazione, ma preferirei parlare di quale musica. Faccio solo rispettosamente notare che nei secoli la musica non ha mai conosciuto frontiere (il Mozart di Bologna è tagliatella o kartoffein?) mentre oggi troviamo motivo di litigio perfino nel marock di un cantante italiano, nato e cresciuto in Italia, soltanto perché ha un nome d’altre culture?
di Roberto Gallo
Il Green Climate Fund è il nuovo organismo dell’Onu che avrebbe lo scopo di aiutare i paesi sviluppati a raggiungere obiettivi ambientali per salvaguardare il pianeta. Nel contesto della propaganda sul cambiamento climatico si inserisce anche la mobilitazione planetaria dell’ambientalista svedese.
di Riccardo Benini. Servizio fotografico di Corrado Corradi
Scelti i Comici che si qualificano per le Finali del Festival, in programma il 30 Marzo e il 6 Aprile al Teatro Fabbri di Vignola (Mo), e il 12 Aprile 2019 al Teatro Astoria di Fiorano Modenese.
di Giuliana Pini. Servizio fotografico di Corrado Corradi
A Mantova, Palazzo della Ragione, Braque, vis a vis Picasso, Matisse e Duchamp. Si potrà visitare la mostra sino al 14 luglio 2019.
di Eugenio Benetazzo
I fondi comuni di investimento hanno ciascuno un proprio rendimento annuo specifico. Combinando tra loro diversi fondi comuni di investimento, selezionati in base alla strategia di gestione ed alle asset class detenute, è possibile realizzare performance che non sono correlate positivamente al risultato dei mercati finanziari globali.
Buona settimana e buona lettura del n. 647 – 332