Annuncio dell’assessora Urbelli che in Consiglio comunale ha anche risposto a un’interrogazione di Carpentieri (Pd) sulla microarea di via Fossa monda nord
“Fare chiarezza verificando alternative a situazioni di sovraffollamento che si sono venute a creare in alcune microaree nomadi e l’eventuale possibilità di regolarizzare situazioni compatibili con quanto previsto dalla legge e dallo sviluppo urbanistico della città”. È questo l’obiettivo del tavolo di coordinamento comunale sul tema microaree nomadi che comprende tutti i settori coinvolti, dal Welfare all’Urbanistica, dalla Polizia municipale alle Attività economiche, deciso dalla giunta nei giorni scorsi e che presto verrà convocato, come annuncia l’assessora al Welfare Giuliana Urbelli che oggi, giovedì 17 settembre, sulla questione microaree ha anche risposto a un’interrogazione consiliare.
Il consigliere Antonio Carpentieri (Pd), riferendosi alla microarea in strada Fossa monda nord, ha chiesto in particolare se il Comune ha autorizzato l’installazione di una casa prefabbricata nella microarea che già da anni ospita alcune famiglie dedite ad attività di giostrai, in cui lo scorso anno è stato realizzato un parcheggio per la sosta di giostre, camion e automobili.
L’assessore ha spiegato che la casetta è stata installata senza alcuna autorizzazione e, anzi, contravvenendo alla destinazione concordata, che è ad uso esclusivo di posteggio per i mezzi propri dell’attività dei giostrai. L’Amministrazione comunale ha diffidato la famiglia che abita nella microarea alla rimozione della casetta e, contemporaneamente ha inoltrato la segnalazione dell’abuso all’autorità giudiziaria.
Visto che alla diffida non è stato dato adempimento entro il 31 agosto, l’Amministrazione provvederà a reiterarla e procederà con tutti gli adempimenti necessari per ripristinare l’uso corretto dell’area in questione, compreso il proseguimento di azioni volte a sanzionare l’abuso perpetuato, sia economicamente che attraverso le vie giudiziarie.
“Da tempo – ha sottolineato Urbelli – ci adoperiamo affinché le famiglie arrivino a utilizzare sempre più risorse private per provvedere alla sistemazione delle aree in cui vivono. Resta però fermo il fatto che devono agire nel pieno rispetto delle regole e di un quadro di interventi condiviso con l’Amministrazione.
Pur nel rispetto delle differenze culturali, riconosciute anche dal Consiglio d’Europa e dal Piano nazionale italiano – ha continuato l’assessore – i sinti devono rispettare le regole che sovrintendono la vita di tutti i cittadini. In questa direzione si inserisce la creazione di aree famigliari che permettano una migliore integrazione e un migliore rapporto con il resto della città”.
In particolare, la microarea di via Fossa monda nord è una delle prime aree familiari attrezzata dal Comune di Modena negli anni ‘90, finalizzata a costituire un nuovo modello abitativo per la popolazione sinta residente sul territorio. Nel corso del tempo, con matrimoni e nascite, la famiglia si è allargata. Negli ultimi anni, durante l’inverno, il nucleo, dedito all’attività di giostrai, ha richiesto di poter accedere all’area sosta di via Divisione Acqui con autocarri e rimorchi; lo scorso anno quindi è stato concesso l’uso di un’area limitrofa alla microarea da adibire all’uso esclusivo di parcheggio e le opere di adeguamento sono state sostenute dagli abitanti della microarea con cui è stato sottoscritta una concessione temporanea.
Nella replica, il consigliere Carpentieri si è dichiarato “soddisfatto e d’accordo con la posizione portata avanti dall’Amministrazione: la scelta è quella giusta – ha affermato – ci vuole rispetto per le differenze culturali ma anche per le regole che devono essere rispettate da tutti i cittadini”.