“Noi non abbiamo un miliardario che paga il conto”

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La replica di Roberto Solomita, responsabile del programma della Festa Pd,

alle dichiarazioni di Ghelfi (Pdl) sulle esenzioni di cui gode il lavoro volontario

 

«Noi crediamo che il modo migliore per finanziare il Pd sia lo straordinario contributo delle migliaia di volontari che si adoperano dentro le nostre feste per sostenere un’idea di politica partecipata, costruita e vissuta dal basso. La festa del Pd modenese non è fatta solo di ristoranti per l’autofinanziamento, ma è un appuntamento largamente consolidato fatto di centinaia di dibattiti, spettacoli e intrattenimenti messi gratuitamente a disposizione di tutti i modenesi. Per questo crediamo che la legge che esenta le associazioni (e quindi anche i partiti) dal pagare imposte su attività basate interamente sul volontariato sia non solo sensata ma giusta.

I cosiddetti costi della politica sono sicuramente una questione da aggredire per sradicare privilegi che gli italiani, specie in un momento come questo, percepiscono come assolutamente insostenibili. Il Partito Democratico raccoglierà nei prossimi giorni le firme  per il dimezzamento del numero dei parlamentari, l’equiparazione dei loro stipendi alla media europea, l’abolizione dei vitalizi, una legge sui partiti che vincoli il finanziamento alla trasparenza. Ma non ci vengano a dire, per favore, che a pagare i costi di una manovra iniqua devono essere i volontari del Pd e non, ad esempio, i capitali “scudati”. E’ veramente il colmo.

Noi quanto incassiamo dalla festa lo rendiamo pubblico sera per sera, così come facciamo per il bilancio complessivo del nostro partito. Non solo i nostri iscritti quindi, ma tutti i cittadini sanno dove prendiamo i soldi e come li spendiamo. Per la quarta volta in due anni torniamo a chiedere: è possibile avere altrettanto dal Pdl modenese? Possiamo sapere chi ci mette i soldi e come vengono spesi? 

Noi continuiamo a credere che le feste basate sul lavoro volontario siano il modo più trasparente per finanziare l’attività politica di un partito. Anche perché noi non abbiamo  un miliardario che paga il conto, come fa il Pdl. Perché non provano anche loro a fare come noi? Forse perché non riescono a trovare volontari?»

 

Cs

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