“MOONAGE DAYDREAM” GIOVEDÌ 3 NOVEMBRE IN SALA TRUFFAUT

Condividi su i tuoi canali:

Dopo il grandissimo successo della scorsa settimana sala Truffaut  ripropone venerdì 11 novembre alle 21.15 in versione originale sottotitolata “Moonage Daydream” (USA 2022, 135’) di Brett Morgen.

Vita di David Bowie, star della musica, icona di stile, artista dai mille volti. In un trascinante flusso visivo e sonoro, è il cantante stesso a raccontare la sperimentazione e la ricerca identitaria che hanno mosso la sua incredibile carriera, da “Life on Mars” al Duca Bianco, fino ad assurgere a idolo pop degli anni Ottanta. “Bowie non può essere descritto. Bowie può solo essere vissuto, ed è per questo che abbiamo costruito il film in modo tale da trasformarla in un’esperienza da vivere” (Brett Morgen). Cinque milioni di registrazioni e filmati inediti e cinque anni di lavoro ci danno il documentario definitivo sulla più misteriosa delle icone rock.

“UN ANNO, UNA NOTTE” IN PRIMA VISIONE ESCLUSIVA SABATO 12 E DOMENICA 13 NOVEMBRE IN SALA TRUFFAUT

Novità in sala Truffaut in prima visione esclusiva: sabato 12 alle 19.00 (versione italiana) e 21.30 (versione originale con sottotitoli italiani) e domenica 13 alle 18.00 (versione doppiata) è in cartellone “Un anno, una notte” (Spagna 2022, 130’) di Isaki Lacuesta.

Ramon e Celine, lui spagnolo, lei francese, sono sopravvissuti all’attacco terroristico al teatro Bataclan di Parigi, la sera del 13 novembre 2015. Da allora la loro vita non è più la stessa, entrambi vivono il trauma a proprio modo e occupano mondi differenti. Ramon, ferito e scioccato, cambia vita, lascia il lavoro, va in terapia, si dedica all’insegnamento, sa di non poter dimenticare. Céline invece va avanti, continua il suo lavoro di assistente sociale, sostiene il suo compagno ma alla lunga crolla anche lei. Come possono tornare a parlarsi e capirsi, a vivere insieme nonostante tutto? Tratto dal romanzo di un vero sopravvissuto al massacro, il film è il resoconto appassionante di ciò che avviene dopo un trauma: l’inevitabile negoziazione tra il ricordo e la realtà, nello spazio e nel tempo di una città ferita. Il film mostra anche come gli attacchi terroristici abbiano del tutto modificato la percezione della città, che da luogo di condivisione è diventato un luogo minaccioso. Mostrando il caos interiore dei due protagonisti (magnifici gli interpreti), il film quasi riconosce la propria impotenza di rappresentare lo smarrimento e trasmette uno stato di tensione irrisolta, un  uovo inizio che non finisce mai, una fine che ricomincia ogni giorno.

“BATTLE ROYALE” RESTAURATO DOMENICA 13 NOVEMBRE IN SALA TRUFFAUT

Domenica 13 novembre alle 20.30 torna  in sala Truffaut per la rassegna “Modern Classics – Grandi film restaurati”, la versione restaurata di “Battle Royale” (Giappone 2000, 121’) di Kinji Fukasaku.

Inizi del XXI secolo. Per fronteggiare un’economia collassata, il Giappone legalizza un reality show dove liceali vengono sorteggiati tramite lotteria e spediti su un’isola a massacrarsi a vicenda. Tocca ai 42 studenti della classe B della scuola Zentsuji: alcuni cercheranno di ammazzarne il più possibile, altri tenteranno di sopravvivere usando meno brutalità possibile, come il coraggioso Shuya e l’ingenua Noriko. Dal romanzo di Takami, poi diventato un manga, uno dei più grandi successi giapponesi di sempre ha suscitato all’uscita un polverone. A tentare di ostracizzarlo è intervenuto addirittura il governo, indicandolo come capro espiatorio dell’incitazione dei giovani alla violenza. Ma l’analisi mediatica e sociale, per quanto cinica, è acuta e in anticipo sui tempi. Molto sangue e momenti splatter. Takeshi Kitano interpreta l’insegnante al servizio dell’esercito che impartisce agli studenti le regole del gioco.

[ratings]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

In evidenza

Potrebbe interessarti anche...

Onore ai fedeli servitori dello Stato

Ogni giorno, in Italia, sono molte migliaia, anzi centinaia di migliaia (3,2 milioni i dipendenti pubblici) i lavoratori al nostro servizio, che operano con impegno,

Gli sciacalli dello scoop

I contenitori pomeridiani  affermano di seguire la cronaca per sete di informazione e qualcuno sostiene giustamente che  indagare sulle reazioni, investigare le emozioni del momento